La Figc e il suo presidente Gabriele Gravina sono stati portati in tribunale da Luca Campedelli, ex patron del Chievo, che ha avviato una causa per i danni subiti in seguito alla decisione della Federazione di escludere il club gialloblù dalla serie B nel 2021 e al conseguente svincolo dei cartellini dei giocatori: Campedelli ha chiesto un maxi-risarcimento di 140 milioni di euro. Citato anche l’ex bomber Pellissier per aver violato i diritti industriali legati al marchio Chievo con la sua Clivense.
- Chievo, la causa dell’ex patron Campedelli contro la Figc e Gravina
- Il Chievo chiede un maxi-risarcimento di 140 milioni di euro
- Chievo contro Figc e Pellissier: causa in due tribunali diversi
Chievo, la causa dell’ex patron Campedelli contro la Figc e Gravina
L’ex patron dell’A.C. Chievo Luca Campedelli e il socio Paluani hanno intentato una causa presso il Tribunale di Venezia contro la Figc, il suo presidente Gabriele Gravina e Sergio Pellissier, ex bomber gialloblù attuale presidente della Clivense, il club che ha raccolto l’eredità del Chievo e che attualmente milita in serie D. Prima di veder fallire la sua società nel 2022, Campedelli ha presentato domanda per un maxi-risarcimento dovuto per quella che è stata, a suo parere, l’illecita esclusione della squadra veronese dal campionato di serie B 2021/22 per inadempimenti tributari. In seguito a questa sanzione, la Figc dispose anche lo svincolo dei cartellini dei giocatori.
Il Chievo chiede un maxi-risarcimento di 140 milioni di euro
Ma l’azione legale di Campedelli non è rivolta esclusivamente contro la Figc. Altra parte in causa è Sergio Pellissier, ex bomber gialloblù che con la fondazione della sua Clivense avrebbe violato i diritti di proprietà industriale legati al marchio sportivo dell’A.C. Chievo. La richiesta di risarcimento complessiva avanzata da Campedelli e dai suoi legali è di ben 140 milioni di euro.
Chievo contro Figc e Pellissier: causa in due tribunali diversi
Sulla questione dovranno pronunciarsi due differenti tribunali. Lo ha stabilito la Cassazione, pronunciandosi su una questione di giurisdizione. Secondo la Suprema Corte, infatti, la causa contro la Figc e Gravina dovrà spostarsi in ambito amministrativo e dunque proseguire davanti al Tar (probabilmente del Lazio), mentre quella contro Pellissier e la Clivense potrà continuare al Tribunale di Venezia, nella sezione specializzata in materia di imprese. Ciò in seguito al difetto di giurisdizione eccepito dai legali della Figc e accolto dai giudici di Cassazione.