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Ciclismo, Giro delle Fiandre: chi può battere van der Poel? Pronostico scontato, ma occhio a Pedersen e Jorgenson

L'edizione numero 108 del Fiandre ha in van der Poel il logico favorito. Senza Pogacar (vincitore 2023) e Van Aert, sono l'acciaccato Pedersen e Jorgenson i rivali più pericolosi

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Chi può battere Mathieu van der Poel? Lecito è il dubbio, tutt’altro che semplice e tantomeno scontata è la risposta. Ci fosse stato Wout Van Aert, magari la storia sarebbe stata differente: i due rivali di una vita l’uno di fronte all’altro, come in una sorta di ruota ciclica che ogni stagione torna e fa felici migliaia di appassionati lungo le strade delle Ardenne. Ma Van Aert non ci sarà dopo la terribile caduta della Dwaars di mercoledì scorso, e allora trovare un anti MVDP è davvero impresa ardua.

Van der Poel per la storia: il tris è a portata di mano

Peccato che l’edizione 108 sia stata privata di un duello che tutti attendevano con trepidazione, ben più di ciò che troveranno nell’uovo da scartare domenica mattina, a poche ore dal via della corsa. Che per 270 chilometri terrà col fiato sospeso milioni di tifosi sparsi in tutto il mondo, che magari saranno davvero curiosi di sapere se ci sarà qualcuno in grado di tenere testa al fenomenale van der Poel ammirato nelle prime uscite stagionali (l’acuto alla E3 Saxo Classic di venerdì 22 marzo vale come monito per tutti).

Difficile però individuare l’identikit più calzante: il neerlandese ha mostrato una condizione eccelsa, e chiaramente avrà gli occhi di tutti puntati addosso. Ma sarà complicato riuscire a restare alla sua ruota, qualora decidesse di attaccare in uno dei tanti muri che fanno la fortuna (o sono l’incubo) di chi va in cerca di gloria. Sul pavé pochi hanno dimostrato di saper guidare il mezzo come MVDP, che viene dalla scuola del ciclocross (come Van Aert) e pertanto sa di avere qualcosa in più rispetto alla stragrande maggioranza dei rivali.

Soprattutto però sa di disporre di un “motore” attualmente fuori portata per gran parte della carovana: se le gambe dovessero girare come venerdì scorso, impedire al nipote di Poulidor di centrare il tris sul traguardo di Oudenaarde (negli ultimi 4 anni due vittorie e due secondi posti) è pressoché impossibile.

Pedersen e Jorgenson i rivali più pericolosi per MVDP

La schiera di possibili rompiscatole è nutrita, anche se è difficile dar loro troppo credito. Non fosse caduto alla Dwaars, probabilmente Mads Pedersen avrebbe avuto qualche carta in più da giocare. Anche perché alla Gand-Wevelgem l’ha spuntata proprio in volata su van der Poel, che in caso di arrivo ristretto qualche volta ha mostrato piccole incertezze.

L’assenza di Philipsen peraltro porterà MVDP ad essere capitano unico dell’Alpecin Deceuninck, dunque chiamato eventualmente anche a giocarsi la vittoria allo sprint. La Visma Lease a Bike può puntare di fatto solo sullo straordinario Matteo Jorgenson di questo primo scorcio di stagione: dopo aver vinto la Parigi-Nizza e pure la Dwaars (per dispersione, verrebbe da dire), ora potrà giocarsi le proprie carte senza troppi assilli, sicuro di ricevere tutto l’apporto dai “calabroni”.

Italiani, su chi puntare? Bettiol la carta migliore

L’UAE Team Emirates proverà a portare davanti Tim Wellens (che è in buona condizione), l’EF Education EasyPost avrà in Alberto Bettiol la sua carta da giocare, peraltro in una domenica nella quale la squadra statunitense si presenterà con un elegante completo in onore dei pionieri del Fiandre (stile vintage, ma di grande impatto).

Le altre carte italiane rispondono ai nomi di Jonathan Milan (in caso di volata), Matteo Trentin e Gianni Moscon, che sul pavé sa sempre il fatto suo. Possibili outsider i soliti Matej Mohoric, Kasper Asgreen, Michael Matthews e Stefan Kung.

Il percorso: tre volte il Vecchio Kwaremont, due sul Paterberg

L’edizione 108 del Fiandre, che tornerà a partire da Anversa, avrà 14 muri e 7 settori di pavé. Dove la corsa potrebbe esplodere è sul Vecchio Kwaremont, il muro di 2.200 metri al 4% di pendenza, da affrontare tre volte e dove è plausibile attendersi l’attacco di un van der Poel o qualche corridore in cerca di gloria. Poi però la corsa potrebbe comunque decidersi sul Paterberg, che ai -13 dall’arrivo offrirà l’ultima grande opportunità per andare all’attacco e staccare soprattutto le ruote veloci (360 metri, ma al 12,4%).

Nella zona di Kluisbergen è prevista un’azione dimostrativa pacifica delle organizzazioni degli agricoltori belgi, che puntano a sfruttare la vasta eco mediatica offerta dal Fiandre per far sentire la propria voce e sensibilizzare quante più persone sulle questioni ritenute più urgenti e sensibili. Lo scorso anno vinse Tadej Pogacar, che quest’anno affronterà come unica gara delle classiche del Nord la Liegi-Bastogne-Liegi in programma il 21 aprile.

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