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Ciclismo, Quintana torna alla Movistar: sarà il primo gregario di Mas, ma non solo

Il colombiano Nairo Quintana torna alla Movistar, squadra spagnola, dopo quattro anni: in mezzo pochi acuti e la squalifica "non ufficiale" rimediata al Tour 2022.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Casa, dolce casa. Avrà pensato questo Nairo Quintana quando la Movistar è tornata a bussare alla sua porta. Quattro anni dopo l’addio, il tempo del ritorno è arrivato: il colombiano nella prossima stagione vestirà di nuovo la maglia della formazione iberica, con la quale s’era lasciato un po’ così nel 2019, all’apice di una lunga serie di diatribe interne che finirono per consigliargli di cambiare aria. Accettò addirittura di scendere in una squadra Continental (l’Arkea Samsic) pur di lasciare un ambiente che fino a un paio d’anni prima l’aveva sempre coccolato, ma col quale il feeling dei giorni migliori era andato ormai scemando.

Quattro anni dopo, le cose hanno preso tutta un’altra piega, con Quintata ben contento di ritrovare non soltanto un posto in una squadra World Tour, quanto soprattutto un posto nel mondo del ciclismo che conta. Il tutto dopo che nell’ultima stagione è rimasto a guardare, incredibilmente rimasto a piedi dopo la fine del suo rapporto con il team francese. E quando in tanti ormai consideravano la data del ritiro sempre più vicina, dando per scontato che non ci sarebbe stato un ritorno all’attività dopo la discussa positività al tramadolo, ecco il classico colpo di scena arrivato a capovolgere la scena.

Un nuovo inizio per Quintana

Quintana ha sofferto tanto nell’ultimo anno, costretto a dover fare i conti con una squalifica “non ufficiale” (nel senso che nessuno l’ha mai sanzionato, ad eccezione della cancellazione dei risultati ottenuti al Tour 2022, quello nel quale venne riscontrata in due controlli la presenza di tramadolo nelle sue urine), ma che di fatto l’ha tenuto ai margini di quello che da più di un decennio è diventato il suo mondo. Tanti contatti non andati a buon fine, voci di possibili ingaggi last minute evaporate come una nuvola d’estate, quindi l’annuncio un po’ a sorpresa della firma con la Movistar.

“Per me è una grande gioia essere tornato in quella che considero la mia casa ciclistica”, ha commentato il colombiano. “Ho passato un anno duro nel quale ho fatto enormi sacrifici per tenermi in forma, ma con la testa che non sempre ha risposto come avrebbe dovuto. Ho trascorso parecchie notti insonni a chiedermi perché stesse accadendo tutto questo, ma non ho mai mollato nemmeno un secondo e sono andato avanti ad allenarmi, con il sole e con la pioggia. Adesso posso dire che ne è valsa la pena”.

Quintana avrà un ruolo differente rispetto a quello ricoperto in passato: il team spagnolo punterà forte su Enric Mas, che durante l’ultimo anno si è spesso allenato anche con Nairo sulle strade di Andorra, e il colombiano diventerà il suo primo e fidato scudiero. “Ma avrà le sue possibilità di vincere corse, non soltanto frazioni parziali ma anche a tappe, sebbene nei grandi giri punteremo su Mas”, ha spiegato il diesse Eusebio Unzuè.

Col quale evidentemente il feeling è tornato: “Siamo tutti molto legati a Nairo ed è bello riaverlo con noi. Anzi, se devo guardare il nostro punto di vista, direi che con lui ci siamo rinforzati parecchio, perché ha soltanto 34 anni e dimostrerà di essere ancora competitivo in salita, perché nei 12 mesi passati si è sempre allenato. Ha un buon rapporto con Mas e di questo ne beneficerà tutta la squadra”.

Movistar, un’occasione da non sprecare

Quintana, che 34 anni li compirà il prossimo 4 febbraio, in carriera ha vinto il Giro d’Italia nel 2014 e la Vuelta nel 2016. In Spagna superò Chris Froome, che all’epoca dominava al Tour, tanto da sbarrargli la strada verso la maglia gialla sia nel 2013 che nel 2015, quando Nairo arrivò entrambe le volte sul secondo gradino del podio a Parigi. Nelle ultime stagioni il colombiano ha fatto più fatica a tenere il passo dei migliori, pur ottenendo diverse vittorie di tappa.

Nel 2020, quando passò all’Arkea Samsic, cominciò la stagione alla grande mettendosi in mostra nelle prime corse europee, ma lo stop imposto dalla pandemia finì per interrompere sul più bello la sua preparazione in vista dei grandi appuntamenti estivi (Tour su tutti). Da allora le cose hanno preso una piega differente: Quintana ha faticato a ritrovare il passo giusto, e la vicenda della positività al tramadolo nel Tour 2022 (per l’UCI è un farmaco non autorizzato, a differenza dell’agenzia antidoping internazionale) ha mandato in crisi anche il suo rapporto con l’Arkea, fino ad annullare la clausola di rinnovo già esercitata per il 2023.

Un anno che Nairo ha passato ai margini, sprofondando addirittura al 999esimo posto nel ranking UCI, aspettando di trovare un ingaggio ma senza riuscire ad arrivare a dama con nessuno. La Movistar però è accorsa in suo aiuto. “Non sprecherò questa opportunità, perché conosco i valori della squadra e, cosa ancora più importante, quelli dello sport. Darò il massimo per far bene e per contribuire a conquistare i migliori risultati per il team. Con il cuore e con le gambe darò tutto per chi mi ha riportato a casa, e lo farò anche per coloro che mi hanno sostenuto in questi mesi difficili. Speriamo di aprire un nuovo ciclo di successi e soddisfazioni”.

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