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Ciclismo, Volta a Catalunya, 2a tappa: Pogacar senza rivali in salita, vince a Valltier e ipoteca subito la vittoria finale

Come da pronostico, Pogacar piazza un assolo dei suoi salutando tutti ai -7 dall'arrivo e andando a conquistare la prima tappa di montagna del Giro di Catalogna. Bene Landa e Vlasov

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Come la strada s’impenna, non ce n’è per nessuno: Tadej Pogacar domina la seconda tappa della Volta a Catalunya, quella che ha portato la carovana in cima a Valltier, oltre i 2.000 metri, con la pioggia che l’ha accompagnata in una giornata con temperature comunque gradevoli (22 gradi) ma che certo in cima, con la neve ancora ben visibile ai lati della carreggiata, non dovrebbe essere stata poi così tanto gradevole. Pogacar però non se n’è alcuno uno scrupolo: ha salutato la compagnia ai -7 dall’arrivo, nel tratto dove la nebbia era più intensa, e ha chiuso senza assilli infliggendo distacchi importanti ai rivali.

Abbonato al podio: in 4 gare, Pogacar non è mai sceso giù

Quello dello sloveno è un dominio apparso evidente sin dalle prime rampe della salita finale e che conferma il capitano della UAE Team Emirates nell’elite dei corridori di inizio stagione: nelle quattro corse sin qui disputate, Pogi ha raccolto due vittorie (oggi e all’esordio alle Strade Bianche), un secondo posto nella tappa d’apertura disputata ieri e un terzo posto alla Milano-Sanremo.

Ha fatto insomma l’abbonamento al podio, e per ora i conti l’ha fatti sempre tornare, mettendo già una seria ipoteca sulla vittoria finale della breve corse a tappe catalana, che Tadej corre anche e soprattutto in funzione di quello che è il primo grande appuntamento della sua annata, vale a dire il Giro d’Italia (prima correrà la Liegi-Bastogne-Liegi a fine aprile, con il chiaro proposito di farla sua).

Landa ha la gamba buona e precede Vlasov, bene Bernal

Dietro all’imprendibile sloveno s’è piazzato un Mikel Landa che ha dimostrato di attraversare un buon momento di forma: il basco ha regolato di un’incollatura Alexander Vlasov, l’unico che è riuscito a tenergli le ruote, perché del drappello dei più immediati inseguitori nell’ultimo chilometro non ha fatto più parte il giovane francese Lenny Martinez, scavalcato nel finale anche da Joao Almeida.

Landa e Vlasov hanno pagato 1’23”, Almeida è finito a 1’38” e Martinez a 1’43” con Chris Harper (Jayco Alula), appena davanti a Egan Bernal ed Enric Mas. Chiudono la top ten di giornata Wout Poels e Diaz Gallego.

Nella generale, Pogacar ha già oltre un minuto e mezzo su Landa e Vlasov, con Almeida (che fa il gregario) e Martinez, Harper e Bernal intorno a due minuti.

Fortunato il migliore degli italiani. Domani c’è ancora salita

Domani la carovana della Volta a Catalunya dovrà nuovamente affrontare una tappa di montagna, se possibile ancora più dura di quella affrontata oggi: l’arrivo ai 1.960 metri del Port Ainé è posto dopo 176 chilometri, con altre asperità rilevanti come il Port de Toses e il Port de Cantò destinati a fare selezione nella pancia del gruppo.

Possibile, come avvenuto oggi, un nuovo tentativo di fuga di qualche attaccante, con Jansen ripreso poco prima dello scatto di Pogacar. Come prevedibile, italiani in chiaroscuro: Antonio Tiberi ha provato a restare col gruppetto dei migliori ma s’è staccato nel finale, pagando 2’30”. Il migliore di giornata è stato Lorenzo Fortunato, che ha chiuso 16esimo a 2’24”, precedendo di una manciata di metri Simon Yates e Nairo Quintana (più attardato Cjan Uijtdebroeks). Damiano Caruso ha pagato poco meno di tre minuti, salendo del suo passo.

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