Perfino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel discorso al Quirinale insieme alla Nazionale campione d’Europa, ha sottolineato come la vittoria di EURO 2020 “farà bene anche al brand Italia.
Mattarella ha ragione, e quella definizione di brand Italia” va canalizzata in due declinazioni: l’Italia come Paese e l’Italia come Federazione di calcio.
I guadagni dell’Italia con la vittoria degli Europei
La Nazionale di calcio guidata da Roberto Mancini è riuscita a portare nelle casse della Federazione 28,25 milioni di euro, il massimo auspicabile avendo praticamente vinto tutte le gare del girone fino al successo finale di Wembley contro l’Inghilterra.
Per la competizione di EURO 2020, la più ricca rispetto alle precedenti edizioni, erano infatti previsti 1 milione di euro per ogni vittoria nel girone, 1,5 milioni per il passaggio agli ottavi, 2,5 per quello ai quarti, 4 per la semifinale e infine 5 per la finale ai quali vanno sommati i 3 per la vittoria nell’ultima sfida e i 9,25 milioni che la UEFA ha distribuito alle 24 Nazionali qualificate.
Una cifra che tra le tante cose positive, farà aumentare i ricavi previsti nel bilancio preventivo stilato dalla FIGC quantificato in 197 milioni. Un bilancio in cui il peso dell’Europeo era stato sminuito per cautela ai soli 9,25 arrivati per la qualificazione alla manifestazione continentale.
Non male per il marketing della Nazionale e della FIGC che arrivava a EURO 2020 già con un primato, quello di prima Federazione europea di calcio per numero di brand con cui c’è in essere una partnership commerciale. In totale si contano 31 sponsor per l’Italia di Roberto Mancini.
Cosa intendeva però il presidente Mattarella quando parlava di benefici economici per il Paese?
Quando una Nazionale riesce a trionfare in una competizione di questo calibro acquisisce un appeal particolare che permette di aumentarne l’esposizione e quindi l’attrattività all’estero sia dal punto di vista del turismo, sia da quello dei prodotti e quindi l’export di questi ultimi.
Successe all’Italia nella vittoria del 2006, è successo praticamente a tutte le Nazionali che hanno vinto queste competizioni, e succederà anche questa volta. È stata la Coldiretti a tracciare una stima di quello che sarà il guadagno economico del nostro Paese: 12 miliardi di euro in più nel PIL e un aumento dell’export del 10%.
Come invece ha ribadito il Premier Mario Draghi il 13 luglio nel discorso a Palazzo Chigi rivolto alla Nazionale: “Tutte le maggiori ricerche stimano l’impatto della vittoria di ieri nello 0,7% del Pil”.
Il Rinascimento Azzurro come brand
Il cammino della Nazionale italiana di calcio è stato un Rinascimento in tutto e per tutto. Dalla parte commerciale, come abbiamo appena visto, e dal punto di vista del movimento sportivo che aveva l’onere di ripartire dal momento più buio segnato con la mancata qualificazione ai Mondiali del 2018.
Questa rinascita è stata protagonista della narrazione messa in piedi dal team comunicazione e marketing della Nazionale che ha voluto esaltare la bellezza nel gioco voluta da Mancini, associata alla bellezza e al patrimonio artistico del nostro Paese.
Se da un lato Roberto Mancini ha sostenuto spensieratezza e coraggio di divertirsi per tutto EURO 2020, dall’altro il team social della Nazionale italiana ha uniformato la comunicazione nel messaggio di bellezza e iconicità di alcuni momenti chiave dell’esperienza azzurra.
Lo storytelling, che ha ingaggiato centinaia di milioni di tifosi, poggia le basi su due concetti fondamentali: “La forza del gruppo” e “L’azzurro che ci unisce”. Concept presentati con un nuovo impianto grafico in totale rottura col precedente.
Troviamo così sui social illustrazioni in cui il momento con la squadra che alza la coppa viene associato alla Primavera di Sandro Botticelli l’esultanza dopo la vittoria con la Spagna con l’Assunzione della Vergine di Antonio Allegri da Correggio, ma anche l’abilità nel dribling di Marco Verratti associata alla Gioconda di Leonardo da Vinci. Senza dimenticare un’illustrazione dedicata a Roberto Mancini che diventa “il tocco del maestro”.
Tutto riunito sotto l’hashtag #RinascimentoAzzurro.
Considerando i numeri invece, a 3 giorni dalla finale di Wembley i social della Nazionale italiana di calcio hanno giovato di una crescita di 720 mila utenti, con le impression totali che superavano quota 300 milioni solo nella prima settimana di luglio. Nello stesso periodo l’engagement della Nazionale contava 30 milioni di interazioni tra Facebook e Instagram.
Un dato importante però nella crescita dell’Italia come brand nel mondo sta nell’apertura dei canali cinesi e arabi a ridosso di Euro 2020 e che nella prima settimana di luglio hanno raggiunto i 10 milioni di impression.
Il 15 luglio, subito dopo la messa in onda dell’ultima puntata di Sogno Azzurro, la docuserie behind the scenes realizzata da Rai per raccontare tutto il cammino della Nazionale di Roberto Mancini fino alla finale di Wembley, la FIGC ha reso noti anche i dati complessivi dei risultati ottenuti dal team azzurro sulle principali piattaforme di social media.
Oltre il miliardo di impression e, per quanto riguarda l’engagement, tra i soli Instagram e Facebook, sono state superate le 100 milioni di interazioni.
Stupisce molto il dato sull’incremento del numero di follower sulle piattaforme, che è stato di oltre 2,7 milioni: su Instagram si è raggiunta quota 5 milioni (+2 milioni); su Facebook 5,2 milioni (+367k); sul profilo Twitter in lingua italiana 838k (+113k); sul profilo Twitter in lingua inglese 732k (+139k); su YouTube 385k (+81k).
Per non creare eventuali confusioni, è importante fare il distinguo tra gli account ufficiali della FIGC e quelli di Vivo Azzurro, le piattaforme interamente dedicate alla sola Nazionale di calcio e di cui abbiamo appena discusso sui numeri e la crescita.
Articolo a cura di Luigi Di Maso