Sarà un finale di stagione molto intenso e potenzialmente ricco di grandi momenti quello che attende Matteo Berrettini, chiamato a prender parte a competizioni molto importanti da qui a fine anno.
- Coppa Davis, Berrettini non teme i prossimi rivali
- La carica di Berrettini per la Coppa Davis
- Laver Cup accanto a Federer, l’emozione di Berrettini
Coppa Davis, Berrettini non teme i prossimi rivali
I tifosi italiani saranno ovviamente concentrati su ciò che Berrettini potrà dare nella prossima fase di Coppa Davis dove lui, assieme agli altri azzurri, dovrà vedersela con gli Stai Uniti.
“Parliamo di una squadra molto forte che potrà contare anche su un innesto come Tiafoe, che ha appena fatto le semifinali a New York” ha affermato Berrettini dopo il 2-1 alla Svezia che ha regalato alla compagine nostrana il primo posto nel Girone A.
“Però quando mi dicono che potevamo avere un accoppiamento migliore io rispondo che credo che anche gli Stati Uniti non siano tanto contenti di doverci affrontare”.
La carica di Berrettini per la Coppa Davis
Provando a guardare più in là, Berrettini sa già che sul cammino dell’Italia verso la conquista dell’insalatiera ci potrebbe essere un avversario ancor più tosto.
“Nella fase finale, se pensiamo alla Spagna al completo, il numero 2 sarebbe Nadal e non è proprio scarsissimo. Poi la Davis ci ha insegnato che i numeri contano fino a un certo punto, l’abbiamo visto purtroppo con Gojo l’anno scorso” ha affermato il tennista romano che però, dopo la prova di forza e la chimica di squadra palesate a Bologna, non vuole certo tirarsi indietro.
“Se l’obiettivo è di arrivare in fondo non importa contro chi giochi tanto bisogna vincerle tutte. E noi stiamo costruendo una squadra molto forte dentro e fuori dal campo. Non dimentichiamoci di Sonego che è rimasto a casa e che è uno dei pilastri di questa squadra”.
Laver Cup accanto a Federer, l’emozione di Berrettini
Berrettini, quindi, conta di regalare e vivere grandi emozioni in Coppa Davis da qui a fine anno.
“Mi emoziona giocare per la Nazionale ed ascoltare l’inno. Amo giocare la Davis, c’è un’atmosfera speciale e negli ultimi anni non sono riuscito a sfruttarla come avrei voluto”.
Quelli in Davis, tuttavia, non saranno gli unici attimi appassionanti ed emotivamente intensi che il romano vivrà da qui a fine anno visto che, nei prossimi giorni, a Londra per la Laver Cup avrà modo di accompagnare verso il ritiro niente meno che Roger Federer.
“Sono molto contento di andare a Londra, sarà un evento storico, un evento che uno dei più importanti della storia. Roger è sempre stato un mio idolo, lo è tuttora, lo sarà dopo. Ho già la pelle d’oca a pensarci ed essere lì mi farà molto piacere”.