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Coppa Italia, Milan in punizione: notte a Milanello dopo il flop con il Torino. Pioli adotta la linea dura

Il ko subito, anche in superiorità numerica da parte dei rossoneri, con il Torino ha imposto a Pioli e al Milan una soluzione drastica

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Una scivolata inarrestabile, che induce a ritenere quel male che affligge il Milan più complesso e complicato da definire rispetto a quel che si annida in una crisi. Insomma, il Milan così non va. La sconfitta in Coppa Italia contro il Torino, il pareggio subito dalla Roma in rimonta in campionato sono segnali da pesare più di quanto fatto fino ad ora? Sembra di sì, perché incominciano a trapelare delle indiscrezioni su quel che è stato.

Milan in punizione: Pioli ha deciso

Stefano Pioli non aveva messo in preventivo l’arresto della sua squadra. La squadra questa notte ha già dormito a Milanello, per essere pronta poi a tornare in campo ad allenarsi per preparare la sfida di Lecce, prossimo avversario in campionato.

Una sorta di “ritiro punitivo” che ha seguito la sconfitta ai supplementari con il Toro e che ricalca il modello del ritiro e della ricerca della concentrazione prima di ogni partita, voluto e sostenuto dal tecnico quando il Milan aveva sorpreso tutti per prestazioni e risultati (non molto tempo fa).

Pioli Fonte: ANSA

Stefano Pioli

Pioli corre ai ripari dopo il flop di Charles De Ketelaere

L’allenatore rossonero ha parlato di “grossa delusione perché volevamo questo passaggio e dispiace non esserci riusciti”. Un modo elegante per ammettere che il colpo si è avvertito e anche con una certa insistenza.

L’ipotesi, suggestiva, delle seconde liee come giovane Milan non piace e non ha convinto se poi si prende in esame il giocatore simbolo di questa idea: Charles De Ketelaere, schierato da prima punta per necessità. Giroud si è allenato poco (e si è notato) e gli altri attaccanti, da Ibrahimovic a Rebic compreso Origi, non sono a disposizione.

De Ketelaere Fonte: ANSA

Charles De Ketelaere

Coppa Italia: il Milan da salvare e da cambiare

Quanto visto in Coppa Italia, anche ai supplementari, non soddisfa né appaga la tifoseria che ha accolto CDK con relativo entusiasmo, comprendendo le ragioni di Maldini e di Massara nell’investire su un talento così promettente.

Non è il solo, però, a destare perplessità: Messias era al rientro, i titolari come Leao o Theo Hernandez non hanno risolto la partita che pure prevedeva u avversario alla loro portata. Addirittura in superiorità numerica non sono stati in grado di approfittare del vantaggio e chiudere la partita che aveva un significato simbolico, oltre che concreto tangibile.

Lo spreco contro il Torino

Un paradosso visto il lusso concessa dall’espulsione di Djidji a questo Milan sprecone e non certo avvenente. Va ritrovata la concentrazione e questo Pioli lo ha compreso benissimo con questa scelta: il calendario parla da sé. Lecce, Supercoppa con l’Inter e Lazio. Non è tempo di riflettere, ma di individuare soluzioni. Anche sul mercato.

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