Fiorentina-Juventus è passata alla storia non solo per il pesante tonfo della Vecchia Signora, poi costato la panchina a Thiago Motta. Ciò che si ricorda e probabilmente verrà ricordato della partita è anche la coreografia esposta dalla tifoseria viola in Curva Ferrovia prima dell’inizio del match. Il pubblico a comporre una scritta offensiva nei confronti della Vecchia Signora, che ha fatto sorridere in tanti, meno ovviamente i supporter bianconeri. Chi non l’ha accolta bene è stata anche la Giustizia Sportiva, che ha punito il club toscano con una pesante multa. La storia non è finita, però, perché i gigliati hanno deciso di presentare ricorso.
La storia infinita della coreografia viola
La notizia è questa: la Fiorentina ha presentato ufficialmente ricorso contro la sanzione di 50.000 euro e la diffida della curva dei tifosi viola comminate dal giudice sportivo per il lancio di fumogeni, per i cori ritenuti ingiuriosi e soprattutto per la coreografia, definita ‘oltraggiosa’ nei confronti della Juventus, esposta in curva Ferrovia in occasione della gara dello scorso 16 marzo al Franchi contro i bianconeri.
La battaglia di Commisso
Non si tratta di una mossa del tutto inaspettata. Erano giorni infatti che i viola studiavano la situazione, come avevano peraltro già preannunciato prendendosi tutto il tempo disponibile prima di comunicare la propria decisione. L’obiettivo di Rocco Commisso e del club è quello di far rimuovere del tutto la multa o quanto meno di ridurla drasticamente. Un traguardo che fa leva anche su altri precedenti che sembrano dar ragione ai viola.
I tempi del verdetto
Adesso è attesa per capire il verdetto del Giudice Sportivo. Stando alle tempistiche di rito, non si andrà oltre la prossima settimana. Comunque vada, è un caso destinato a far discutere oltre che a fornire il proprio contributo in tema giurisprudenziale. C’è da dire che non tutti hanno condannato il comportamento della tifoseria viola, ritenendo lo striscione un semplice sfottò (Cruciani docet). La Fiorentina attende, la Juve osserva senza mai essere entrata nella vicenda se non muovendosi informalmente nelle ore immediatamente successive al match per chiedere l’individuazione dei responsabili dell’iniziativa.