Può bastare un premio individuale, non certo il primo di una carriera da leggenda, per spazzare via i dubbi sul futuro dopo la terza eliminazione consecutiva agli ottavi di Champions League? Non nel caso di Cristiano Ronaldo, sempre a caccia di nuovi successi e soprattutto di nuove sfide.
A meno di due settimane dalla cocente delusione per il flop della Juventus contro il Porto, CR7 è stato premiato come Giocatore dell’Anno nel corso del Gran Galà del Calcio 2021.
A incoronare Cristiano Ronaldo è stata una giuria composta da allenatori e calciatori di Serie A. Il premio è riferito alla stagione 2019-2020, quella che ha permesso a Ronaldo di conquistare il secondo scudetto con la maglia della Juventus al termine di un percorso da 31 gol in 33 partite di campionato.
L’annata che ha ormai superato metà percorso si sta rivelando ancora migliore sul piano realizzativo in campionato, con quota 20 gol già abbondantemente superata a due mesi dalla fine di un campionato che vede però la Juventus staccata di dieci punti dall’Inter capolista.
La rincorsa al decimo scudetto consecutivo è molto difficile, ma Cristiano Ronaldo sembra motivatissimo come si può intuire dal discorso di ringraziamento effettuato dopo la premiazione, nel quale non ci sono però riferimenti all’intenzione di ritentare l’assalto all’Europa con la Juve:
“È stato un anno strano, che nessuno si augurava di vivere, però a livello personale e di squadra è stato positivo perché abbiamo vinto il campionato. Purtroppo ci è sfuggita la Champions, ma il calcio è così. Il segreto è continuare a godersi il calcio. La costanza, la fiducia nei propri mezzi, il lavoro e la passione sono il segreto. Senza di essi è impossibile giocare a questi livelli a 34, 35, 36, o 40 anni. Bisogna essere motivati ed avere grande disciplina”.
CR7 ha poi proseguito con i ringraziamenti attraverso un post su Instagram: “Permettetemi però che oggi dedichi questo premio a tutti quegli sconosciuti al grande pubblico che lavorano giornalmente affinché la Juventus sia uno dei più grandi club del mondo. Dietro la nostra gloria collettiva e i nostri trionfi individuali, c’è sempre un enorme entourage di professionisti che danno tutto loro stessi perché non ci manchi nulla. Oggi il mio ringraziamento va a questi volti meno visibili ma nondimeno importanti per i nostri successi. Sono degli autentici eroi.
Infine desidero promettere a tutto l’universo bianconero che continueremo a lavorare fino all’ultimo giorno perché possiamo ancora, tutti insieme, avere motivi per celebrare questa stagione”.