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Cristiano Ronaldo via da Manchester: suggestione Roma, opportunità Serie A. E una nuova opzione

Il decreto Crescita potrebbe costituire ancora un'opportunità, ma con scadenza 30 giugno. Tutte le alternative, più un sogno lusitano per Cristiano

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Se ti chiami Cristiano Ronaldo e vanti record ineguagliabili e una quantità impressionante di Palloni d’Oro, che ha superato solo un certo Lionel Messi, c’è poco da discutere. E anche il suo strappo, la decisione di abbandonare un progetto in cui il suo ruolo sulla scacchiera è quello di una pedina e non certo della Regina, ecco che la nebbia si dirama molto velocemente.

Cristiano non è tra gli incedibili del Manchester United, anche perché quando si valuta un top player della sua portata, nulla è assimilabile.

Finisce l’incedibilità di Cristiano Ronaldo

Eppure, Erik Ten Hag ha lasciato intendere proprio questo: Ronaldo è importante, è un giocatore di talento assoluto ma non è poi indispensabile nel progetto che starebbe studiando per il club inglese.

Via da Manchester per Roma: la suggestione

E CR7? Le indiscrezioni che lo volevano un possibile obiettivo della Roma sono poco più che una suggestione, una meravigliosa idea che sarebbe rinvigorita dal link – neanche troppo remoto – tra José Mourinho e il fenomeno portoghese costituito dal comune agente, Jorge Mendes.

Cristiano non ha alcuna percezione che sia giunto il momento del ritiro, a 37 anni, e la sua qualità confermerebbe quanto egli stesso presuppone a questo punto della sua carriera e superati i notevoli momenti difficili, personali e familiari condivisi con la compagna Georgina dopo la perdita del loro bambino, e che hanno segnato gli ultimi mesi a Manchester.

La Roma dei Friedkin è ambiziosa, Mou continua a esercitare un potere carismatico non trascurabile e il precedente al Real Madrid sembrerebbe sostenere un incontro anche nella Capitale, magari.

I problemi che frenano l’operazione

Magari perché i 23 milioni di ingaggio e più che Ronaldo percepisce e ai quali non pare intenzionato – per ora – a rinunciare indurrebbero a ritenere ardua, anche se non impossibile nella speranza del Decreto Crescita, la via dell’accordo con questa società o con una della Serie A in grado di trovare la quadratura del cerchio entro il 30 giugno.

Alternative ve ne sono? Nel caso di Ronaldo non mancano, anche se vanno ragionate le condizioni: il PSG aveva valutato l’eventualità di un mega ingaggio per il portoghese l’estate scorsa, quando ancora era Leonardo a gestire l’area tecnica, ma la decisione di Messi, complice la situazione al Barcellona di accettare Parigi porterebbe ad escludere un’unione in campo così vicina.

Le alternative: Real Madrid e Valencia

Il ritorno al Real Madrid e il trasferimento al Valencia, club dove il suo agente Mendes ha messo le radici, secondo indiscrezioni soprattutto dei media spagnoli potrebbero avere un senso come d’altronde anche la Roma di José Mourinho (artefice di grosse operazioni)e un’altra opzione.

La nuova opzione per CR7

Ci riferimento a un ritorno alle origini, ovvero allo Sporting Lisbona, club che lo ha lanciato e dove calcisticamente Cristiano è cresciuto.

Sarebbe un modo per chiudere il cerchio, anche se è inevitabile ribadirlo, l’ingaggio proibitivo del campione andrebbe rivisto al ribasso per consentire al club lusitano di ambire a questa operazione definitiva.

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