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Da Alemao a Reina, le monetine di Bergamo scatenano la bufera social

Nei minuti di recupero il portiere della Lazio è stato colpito da una monetina lanciata dalla curva alle sue spalle e sui social monta la polemica

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Atalanta-Lazio finisce con il punteggio di 2-2 ma anche il match di Bergamo è funestato dalla polemiche. Se non bastassero tutte le discussioni per le decisioni arbitrali delle ultime settimane, ora torna a spuntare anche la famigerata “monetina” nello stadio dell’Atalanta. 

Nei minuti di recupero, infatti, Pepe Reina è stato colpito alla testa da una moneta lanciata dalla curva della squadra di casa alle sue spalle. Il portiere spagnolo è tornato a giocare ma dopo qualche minuto ha subito il gol del definitivo 2-2. Un episodio che riporta alla memoria la monetina che colpì  sempre a Bergamo, nel ’90, il giocatore del Napoli, Alemao, e che permise agli azzurri di vincere a tavolino una gara che lì lancio verso lo scudetto. 

Le monetine di Bergamo scatenano la polemica

L’episodio di Alemao, quello di Reina ieri sera e i tanti casi di razzismo danno più in generale la sensazione che la serie A debba ancora fare i conti con una parte di tifosi che si fa fatica a definire in questo modo. Nelle scorse giornate di campionato sono stati tanti gli episodi di ululati razzisti verso i giocatori di colore, ora un altro episodio che mette in cattiva luce tutto il calcio italiano. 

Sui social è il giornalista Giovanni Capuano ad aprire la discussione: “Reazione di classe di Reina, colpito da un oggetto a Bergamo. Applausi a lui mentre lo stadio dell’Atalanta sta diventando un problema da affrontare”. E sui social arriva la risposta dei tifosi che chiedono punizioni severe: “I mezzi ci sono, si devono individuare i colpevoli e si deve comminare il Daspo a vita”. Mentre Claudio tira in ballo anche l’aspetto “sportivo” della vicenda: “Io una volta ho preso una monetina in testa e non è che dopo stessi benissimo, sono dovuto ricorrere all’infermerie. Dopo tre minuti questo giocatore ha preso gol sotto quella curva, se fossi la Lazio non liquiderei la cosa così”. 

La rabbia dei tifosi per i fatti di Bergamo è evidente: “Lo stadio di Bergamo è sempre stato un problema. Sono come il loro allenatore, fin quando vincono gongolano e fanno gli sportivi, altrimenti cori razzisti, ululati e oggetti in calma”. Mentre Gervasoni chiede pene esemplari: “Mi aspetto che quanto meno chiudano la curva per due o tre partite perché certo comportamenti non sono accettabili”. 

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