Dal 1929-1930, anno di nascita della Serie B a girone unico, sono state ben 144 le squadre che hanno preso parte ai 92 campionati disputati fino a qui. Centoquarantaquattro città, centoquarantaquattro storie di sport, di amore e di passione.
Storie che vanno dalle 65 partecipazioni, compresa l’attuale, del Brescia, alle 31 del Taranto che, nonostante i tanti tornei cadetti disputati, non ha mai assaporato il gusto della promozione in Serie A.
Per non tacere del lungo corso nel torneo di grandi città come Verona, 53 campionati in cadetteria, del Bari, giunto a 48 con l’attuale o del Palermo, che di campionati in B ne ha disputati 46.
Serie B, alla quale, hanno partecipato anche le grandissime società del calcio italiano.
Un anno è toccato alla Juventus, nel 2006-2007, un anno anche la Roma nel 1951-1952. Due volte ha giocato in B il Milan, nel 1980-1981 e nel 1982-1983.
Ben dodici volte hanno partecipato al torneo il Napoli e il Bologna, seguite a ruota dagli undici anni di B della Lazio, fino alle cinque partecipazioni della Fiorentina.
- Chi sono le meteore della Serie B
- Il Latina e il Trapani
- Meteore della Serie B: il Piombino e la Cavese
- Un solo giro di valzer
- Il caso della Fiumana
Chi sono le meteore della Serie B
Ma ci sono, ovviamente, anche tante piccole storie relative alle 144 città che hanno dato lustro alla Serie B. Storie di apparizioni sporadiche, di veri e propri exploit, di toccata e fuga anche per il solo piacere di poter scrivere nel proprio palmares che la Serie B è un pezzo della propria storia.
In alcuni casi delle meteore vere e proprie. Storie che però restituiscono in pieno il giusto sapore della competizione, quella che è il sale dello sport e che non nega a nessuno la possibilità di provarci e di riuscirci.
Ne abbiamo scovate dieci, le più incredibili. Eccole nel dettaglio. Partiamo dalla favola per eccellenza quella che vede come protagonista il Castel di Sangro. squadra di un centro di 6.634 abitanti in provincia dell’Aquila. Il centro più piccolo che abbia mai calcato il palcoscenico della cadetteria.
Il Castel di Sangro sale in B dall’allora Serie C1 nel 1995-1996. Ci arriva tramite play off e ci arriva con una banda di mestieranti della categoria guidati da un tecnico, specializzato in promozioni impossibili.
Oltre alla favola abruzzese ha guidato la promozione in Serie A del Lecco nel 1965-1966 ed ha portato in B anche il Savoia nel 1998-1999 e il Livorno nel 2001-2002. Presidente di quel Castel di Sangro era l’attuale numero uno della FIGC Gabriele Gravina.
Il Latina e il Trapani
Altre due meteore della cadetteria sono due formazioni, il Latina e il Trapani, che nella loro permanenza in B, hanno sfiorato la promozione in Serie A perdendo il treno solo all’ultimo tuffo. Nella finale play off.
Al Latina accade nel 2013-2014, l’anno di esordio in categoria sconfitto dal Cesena. Al Trapani accade nel 2015-2016. Sia la formazione laziale che quella siciliano non avevamo mai partecipato al campionato fino al 2013-2014 e dopo la retrocessione in Serie C non vi hanno fatto più ritorno.
Un caso simile lo hanno vissuto il Piombino e la Cavese. Ai toscani è accaduto sessanta anni prima, quando il Piombino, squadra dell’importante centro portuale in provincia di Livorno sale in Serie B.
Meteore della Serie B: il Piombino e la Cavese
Siamo nel 1951-1952 e nell’anno di esordio in cadetteria gli Acciaiati battagliano forte con big come Roma, sarà una delle poche squadre a superare i giallorossi, il Brescia, il Genoa e il Catania.
A fine stagione il Piombino arriva quinto, e al tempo c’era una sola promozione in Serie A. I neroazzurri giocheranno altri due anni in B e dopo la retrocessione del 1954 non vi hanno fatto più ritorno.
Alla Cavese, squadra della città di Cava de’ Tirreni, comune italiano di 50-258 abitanti in provincia di Salerno, tocca nel 1982-1983. La squadra campana sale in B l’anno prima, nel 1981-1982 guidata da Pietro Santin.
Gli Aquilotti hanno un gioco veloce, spumeggiante e rigorosamente a zona. Dopo un primo anno di apprendistato, nel 1982-1983, viaggiano fortissimo ma hanno la sfortuna di trovare sul proprio cammino Milan e Lazio che blinderanno due dei tre posti disponibili per la promozione.
La Cavese, peraltro, uscirà imbattuta da tutti i confronti diretti, 1-1 (al Comunale) a 2-2 (all’Olimpico) con la Lazio 2-2 in casa e con il clamoroso exploit di San Siro con il Milan.
La vittoria di San Siro merita un approfondimento. Accade tutto il 7 novembre 1982 con i campani di Santin che ribaltano il vantaggio rossonero siglato da Jordan al 23’ con le reti di Tivelli al 26’ e Di Michele al 55’. La Cavese chiude la stagione a tre punti da Catania, Cremonese e Como che si giocheranno la promozione in A in un minitorneo a tre.
L’anno successivo Santin verrà ingaggiato dal Napoli e la favola Cavese diventa meteora. Arriva una sfortunata retrocessione. Da allora i Metelliani non sono più tornati in Serie B.
Un solo giro di valzer
Passiamo quindi alle meteore che in cadetteria hanno ballato una sola stagione. Sono 22 squadre in totale comprese la già citate Juventus e Roma e la Feralpisalò che gioca attualmente in categoria e ha portato in B un modello di azionariato con 59 soci diversi.
Tra di esse, va segnalato, che ce ne sono nove che hanno giocato in campionati di Serie B allargati, e non a girone unico. Sono campionati disputati nell’immediato secondo dopoguerra ed erano tornei allargati, in via provvisoria, alle migliori squadre della Serie C.
Ne abbiamo scelte quattro e con storie davvero incredibili.
La prima è il Molinella, centro in Provincia di Bologna che nel 1939-1940 dopo una clamorosa promozione si affaccia in cadetteria. Il Molinella gioca tutti i match interni della stagione allo Stadio del Littoriale, l’attuale Renato Dall’Ara, ma incappa in una sfortunata retrocessione arrivato solo all’ultima giornata in favore del Palermo che resta in B.
La seconda è il Vita Nova di Ponte San Pietro, centro in Provincia di Bergamo, società di grande tradizione, sta per compiere 114 anni e gioca in B nel 1947-1948. La partecipazione non è fortunata perché termina con la retrocessione diretta.
La terza è una storia più recente e riguarda il Matera. Il club della Basilicata arriva in B dopo aver stravinto il Girone B della Serie C1 del 1978-1979. Ma l’esperienza in cadetteria dura lo spazio di una stagione.
Torna in C1 al termine di una stagione dove arriva ultimo con 26 punti su 38 partite. Togliendosi però la soddisfazione di espugnare il campo della Sampdoria e quello dell’Atalanta.
Il caso della Fiumana
Chiudiamo il viaggio con una storia incredibile: la storia dell’Unione Sportiva Fiumana. Parliamo di una società polisportiva italiana di Fiume, oggi città della Croazia, attiva in Italia dal 1926 al 1945.
La Fiumana ha una particolarità. Ha giocato nella prima edizione della Serie B a girone unico della storia, quella del 1929-1930. Nella prima edizione del campionato della Jugoslavia, la Prva Liga e nella prima edizione del campionato della Croazia, la Hrvatska Nogometna Liga.
Un record frutto della particolare vicenda storico politica che la città adriatica ha vissuto nel suo percorso. Oggi il Rijeka è la terza società per importanza della Croazia ma con un antenato meteora della Serie B.
Articolo a cura di Giovanni Cardarello