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Dallas, Arnaldi ha troppa fretta e Munar lo punisce. A Cluj il derby è di Bronzetti. Bolelli e Vavassori ok

Il sanremese cede al terzo set contro Munar, sprecando una grossa chance per risalire nel ranking. Derby italiano in Romania: Bronzetti domina contro Cocciaretto.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Tanti rimpianti uniti a una certezza: Matteo Arnaldi in semifinale all’ATP 500 di Dallas avrebbe potuto starci tranquillamente, ma Jaume Munar ha trovato il modo per anestetizzarlo quando più contava. E così facendo se l’è presa lui la prima semifinale in carriera in 500, piegando la resistenza del ligure che ha provato a risalire la corrente, ma che ancora una volta sul più bello ha smarrito la retta via. Alla fine Munar s’è imposto per 6-4 3-6 6-3 in poco meno di due ore di gioco, riuscendo a volgere a proprio favore i momenti chiave di un match equilibrato e pieno di errori.

Munar è uno spagnolo “atipico”: Arnaldi non resiste

Quelli commessi da Arnaldi sono stati però in misura percentuali superiori rispetto a quelli mandati a referto dallo spagnolo. L’emozione di essere tornato a giocarsi un quarto di finale dopo 6 mesi (l’ultima volta a Monteral lo scorso agosto) potrebbe aver giocato un brutto scherzo al sanremese, che pure contro Eubanks e Davidovich-Fokina aveva mostrato lampi del tennis che l’avevano consacrato nel gotha dei migliori tennisti azzurri verso la fine del 2023.

Dopo aver lasciato le briciole ai rivali nei primi due turni, contro Munar la fatica è stata tanta per Arnaldi, costretto a cedere il servizio nel quinto gioco del primo set. Sciagurato è però il decimo gioco: tre palle break per impattare sul 5-5 vengono sciupate per altrettanti errori non forzati, con lo spagnolo che sentitamente ringrazia andando a chiudere 6-4.

Matteo sembra avere troppa fretta di chiudere lo scambio e così facendo regala tante opportunità a Munar, che non sempre riesce a incidere come vorrebbe. Il break trovato nell’ottavo game del secondo set è però il grimaldello che serve al ligure per riaccendere la luce e giocarsi tutto nel terzo e decisivo set, dove col dritto però continua a sbagliare tanto, finendo per concedere una sola palla break nel sesto gioco e pagandola a caro prezzo. Munar, che sul veloce è forse il miglior tennista spagnolo in circolazione, non si scompone e chiude i conti. Per Arnaldi una chance preziosa buttata alle ortiche, con sorpasso mancato nel ranking su Cobolli e Sonego (sale alle 37).

Bronzetti vince il derby con l’amica Cocciaretto a Cluj

Un’italiana invece in semifinale nel WTA 250 di Cluj ci sarebbe andata per forza, considerando che il quarto di finale metteva di fronte Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto. E a spuntarla è stata la riminese, che di fatto ha messo la freccia sulla compagna di Billie Jean King Cup in ottica ranking vincendo abbastanza agevolmente per 6-1 6-4. Una prova di forza notevole, quella della romagnola, sin qui praticamente perfetta nel torneo in terra rumena dove nelle prime tre partite non ha lasciato per strada neppure un set (6-1 6-1 nell’ultima partita di Simona Halep, 6-2 7-6 alla statunitense Peyton Stearns).

Cocciaretto s’è svegliata un po’ troppo tardi: quando è riuscita ad annullare un match point era già sotto 6-1 5-1, poi però è riuscita almeno a trovare la forza per allungare la partita e arrivare almeno a cedere con un 6-4 un po’ più onorevole. Difficile però arginare una Bronzetti capace di trasformare in punto l’86% degli scambi giocati sulla sua prima di servizio (contro il 52% di Elisabetta), che al netto di una piccola flessione nel finale ha dimostrato di essere superiore.

Adesso in semifinale ad attenderla trova la ceca Katerina Siniakova, fortissima in doppio (è numero 1 della specialità) nonché quinta testa di serie del torneo. Lucia punta a scalare ancora posizioni: già 11 quelle conquistate grazie al cammino fatto a Cluj, e se dovesse andare ancora avanti la top 50 sarebbe davvero vicina.

Bolelli e Vavassori senza freni: semifinale a Rotterdam

Da un continente all’altro, in semifinale sono arrivati anche Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che su cemento indoor di Rotterdam hanno sconfitto 7-6 6-3 la coppia tedesca composta da Schnaitter e Wallner e adesso si apprestano a sfidare quella britannica formata da Glasspool e Cash.

Aver vinto il tiebreak del primo set (7-3) dopo aver sciupato un break di vantaggio ottenuto in apertura di incontro è stato fondamentale per la coppia azzurra, che nel secondo parziale ha subito dovuto annullare una palla break per poi trovare il modo per sfruttare la sola che i tedeschi hanno loro concesso. Non una prova indimenticabile, almeno rispetto a molte altre mandate a referto in questo primo scorcio di stagione, ma anche in terra d’Olanda Chicco e Wave sembrano destinati a voler andare fino in fondo, pensando anche all’uscita della coppia numero 1 del seeding composta da Krawietz e Puetz.

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