Prima che esplodesse il caso Osimhen, la giornata del Napoli era già stata turbata dalla notizia dell’inchiesta per falso in bilancio aperta contro De Laurentiis per l’acquisto dell’attaccante nigeriano dal Lille. Si tratta di un “atto dovuto”, ma che non lascia comunque tranquillo l’ambiente partenopeo anche per via delle testimonianze dei giocatori ex Primavera che erano stati inseriti nell’operazione.
- Napoli, l'operazione Osimhen e la testimonianza dei tre Primavera
- De Laurentiis indagato: il parere del legale e cosa rischia il Napoli
- Intanto i tifosi della Lazio chiedono lo scudetto
Napoli, l’operazione Osimhen e la testimonianza dei tre Primavera
Osimhen fu acquistato dal Lille nell’estate del 2020 in cambio di 50 milioni più altri 21 in contropartite tecniche. Al club francese andarono il secondo portiere Karnezis più i tre Primavera Claudio Manzi, Luigi Liguori e Ciro Palmieri, valutati 5 milioni ognuno. Repubblica riprende le parole dei giocatori, che ammisero di non essere mai approdati in Francia. “Noi, Lille e la Francia non li abbiamo mai visti” dissero i tre, poi ripartiti dalle serie minori in Italia.
De Laurentiis indagato: il parere del legale e cosa rischia il Napoli
Interpellato dal Corriere dello Sport, il legale del Napoli Mattia Grassani si è mostrato tranquillo: “Il club è serenissimo. Non esiste una nuova indagine penale nei confronti di De Laurentiis: tempo fa i magistrati di Napoli hanno aperto un’indagine in merito all’affare Osimhen che riguardava i reati di dichiarazione fraudolenta e di falso in bilancio.
Per quanto riguarda la prima imputazione non è stata ritenuta meritevole di approfondimento, rimarrebbe quella per falso in bilancio. Ma il Napoli e il suo presidente sono già stati prosciolti dal tribunale federale e dalla Corte d’Appello: la plusvalenza Osimhen, dunque, non produrrà effetti a livello sportivo”.
Intanto i tifosi della Lazio chiedono lo scudetto
La notizia non poteva non avere strascichi sui social. Tra i più scatenati i tifosi della Lazio, che accusano “il Napoli di essere come la Juve” e chiedono l’attribuzione dello scudetto 2022/23, essendosi le aquile classificate seconde alle spalle della squadra campione d’Italia guidata da Spalletti. Del resto, lo stesso invocarono i sostenitori partenopei per il tricolore 2018/19 vinto dai bianconeri. Ma, proprio come in quel caso, lo scudetto resterà cucito sulla maglia azzurra del Napoli.