Mattinata di tensione nei pressi dello stadio Olimpico di Roma, prima del derby Roma-Lazio. Tre arresti e 6 denunce: tutto è iniziato intorno alle 9.30, quando un gruppo di circa 200 tifosi Laziali, con volto travisato, si è spostato da Giusti della Farnesina verso il Bar River per entrare in contatto con i romanisti.
- Lazio, chi è Claudio Corbolotti
- Disordini in Roma-Lazio, armi sequestrate
- Corbolotti e gli Irriducibili Lazio
Lazio, chi è Claudio Corbolotti
È Claudio Corbolotti il capo ultras della Lazio arrestato dalla Polizia di Stato dopo gli scontri davanti allo Stadio Olimpico, mentre il romanista è Fabrizio Simula, classe 1983. All’interno dello stadio nel pomeriggio è stata poi arrestata per resistenza a pubblico ufficiale una tifosa laziale. Sono invece sei i denunciati per possesso di fumogeni, si tratta di quattro romanisti e due laziali. Al vaglio della Polizia, inoltre, la posizione di altri due ultras romanisti. Corbolotti, storico membro della Curva nord, avrebbe preso parte e non solo attivamente agli scontri di questa mattina che hanno visto coinvolti circa 200 tifosi laziali e 150 romanisti.
Disordini in Roma-Lazio, armi sequestrate
Lancio di fumogeni, aggressioni, bombe carta con un poliziotto del reparto Mobile di Napoli ferito a una caviglia e un “repertorio” molto ampio di mazze e arme bianche poi sequestrate dagli agenti del commissariato Ponte Milvio. Sequestrato, dalla polizia, anche un grosso coltello, usato per tagliare il Sushi. Il materiale, tra cui mazze, bastoni, cacciavite e caschi, è stato ritrovato dalle forze dell’ordine sul luogo degli scontri e lungo le vie di fuga.
Corbolotti e gli Irriducibili Lazio
Corbolotti, 58enne, già arrestato nel 2004 per gli scontri all’Olimpico era stato condannato a un anno per il blitz del 24 aprile 2019, alla vigilia della festa della Liberazione, nel quale alcune decine di ultras laziali a due passi da piazzale Loreto, a Milano, esposero uno striscione “in onore a Benito Mussolini”, gridando più volte il “presente” e facendo saluti romani. A chiamare quel “presente”, secondo le ricostruzioni della Digos, fu proprio Corbolotti. Un anno dopo, nel 2020, quando si portò a dama lo sgombero della storica sede degli Irriducibili in via Amulio, zona Appio-Tuscolano, il 58enne si presentò con altri volti storici della Nord con Franco Costantino, meglio conosciuto in curva come “Franchino” e Giordano Moroncelli.
Roma-Lazio, derby ad altissima tensione non solo per gli scontri della mattina