Col passare delle ore sta prendendo sempre più spazio sui rotocalchi sportivi la polemica sorta dalle esternazioni fatte da Rafael Nadal dopo la vittoria al Roland Garros di domenica.
- Polemica Nadal, le parole incriminate
- Polemica Nadal, il primo tweet di Pinot
- Polemica Nadal, la reazione di Martin
Polemica Nadal, le parole incriminate
Conquistato infatti il 14° titolo agli Open di Francia della carriera, Nadal ha raccontato a Marca che per lenire il dolore al piede e continuare a giocare si è sottoposto a ”iniezioni con radiofrequenza pulsata” che hanno reso il suo piede “totalmente insensibile”.
Senza ricorrere a tale soluzione, lo spagnolo molto probabilmente sarebbe stato costretto a dare forfait abbandonando ogni velleità di vittoria.
Polemica Nadal, il primo tweet di Pinot
Tale trattamento nel tennis non è vietato per cui Nadal non è incorso in nessun tipo di sanzione. L’esser ricorso a tale pratica però ha infastidito altri sportivi a cui tali possibilità non sono concesse.
Fra questi, in particolare, il primo a condannare lo spagnolo è stato il ciclista francese Thibaut Pinot che, tra il sarcastico e il polemico, ha commentato con la frase “Gli eroi di oggi…” il tweet contenente la risposta di Nadal (“È meglio che tu non lo sappia…“) alla domanda di Barbara Schett riguardante il numero d’infiltrazioni a cui si è dovuto sottoporre durante il Roland Garros.
Polemica Nadal, la reazione di Martin
Molto più diretto ed esplicito del vincitore del Lombardia 2018 è stato invece Guillaume Martin. Reduce dal 14° posto al Giro d’Italia vinto da Hindley, l’alfiere della Cofidis si è nettamente esposto contro la pratica usata da Nadal per arrivare fino in fondo al Roland Garros.
“Quello che ha fatto Nadal sarebbe stato impossibile nel ciclismo. Se uno è malato o infortunato, non corre, non fa alcuna competizione. Mi sembra una questione di buonsenso” ha dichiarato il francese a L’Equipe sottolineando la disparità di trattamento tra gli sport.
“Inoltre, i medicinali e ancora di più le infiltrazioni non hanno solamente un effetto curativo, ma può anche aver effetti sulla prestazione o essere utilizzata per migliorare le prestazioni quindi mi sembra abbastanza al limite” ha proseguito Martin.
“Se un ciclista facesse la stessa cosa, sarebbe vietato. Ma anche se non lo fosse, tutti gli darebbero contro dandogli del dopato perché c’è ormai questo background culturale e questi cliché legati al ciclismo… Mentre invece ci sono persone che esaltano Nadal per la sua capacità di andare oltre il dolore… Passano per eroi perché vanno oltre il dolore, ma in realtà si aiutano con delle sostanze che gli permettono di farlo ed è una cosa veramente al limite” ha chiosato duro l’ottavo classificato al Tour de France 2021.