È la Champions, ma sembra una partita di serie A. Dopo i quattro gol al Monza, il Milan si ripete a Zagabria, piegando la Dinamo con un rotondo 4-0. A segno Gabbia, Leao, Giroud e Ljubicic (autorete). Una sfida su un campo difficile – la squadra di Cacic non perdeva in casa da tempi immemorabili – che Leao e soci sono stati bravi a trasformare in una vittoria comoda e larga nel punteggio. Adesso contro il Salisburgo basterà non perdere per guadagnare la qualificazione agli ottavi, con la spinta del pubblico di San Siro.
- Dinamo Zagabria-Milan, i momenti chiave della gara
- Dinamo Zagabria-Milan, l’analisi della partita
- Dinamo Zagabria-Milan, le pagelle
- Dinamo Zagabria-Milan, che succede ora
Dinamo Zagabria-Milan, i momenti chiave della gara
Occasioni da ambo le parti in avvio, ma il risultato non si sblocca. Gabbia salva sulla linea e Tatarusanu respinge su Ivanusec, mentre il Milan si rende pericoloso prima con Rebic e poi con un colpo di testa di Giroud, respinto da Livakovic. La rete del vantaggio rossonero arriva al 40′: punizione di Tonali, sbuca Gabbia che di testa da due passi non dà scampo al portiere avversario.
Nella ripresa dopo una manciata di minuti Leao inventa il raddoppio: micidiale accelerazione, tunnel a Sutalo e destro che batte ancora Livakovic. Poi arriva anche il rigore dello 0-3: tacco di Rebic, spinta di Ljubicic su Tonali. Dal dischetto Giroud non sbaglia. Non è finita perché al 24′ un’altra progressione di Leao propizia la quarta rete: Giroud non c’arriva sul cross del portoghese, è Ljubicic a segnare maldestramente nella sua porta.
Dinamo Zagabria-Milan, l’analisi della partita
Pioli non rischia Brahim Diaz e lancia in formazione De Ketelaere. Il belga agisce sulla tre quarti tra Rebic e Leao, qualche metro alle spalle di Giroud. In difesa c’è Gabbia con Kjaer, a dettare i tempi in mediana il duo Bennacer-Tonali. Dinamo invece con la difesa a tre e due esterni a tutta fascia, Moharrami a destra e Ljubicic a sinistra. Il faro del gioco è Misic, la coppia d’attacco è formata da Orsic e Petkovic.
Dopo una partenza confortante del Milan, è la Dinamo Zagabria a prendere in mano le redini del gioco. Cinque minuti di fuoco, con la squadra di Kacic che trova spazi soprattutto sulla sinistra, sfiorando ripetutamente il gol. Scampato il pericolo, la squadra di Pioli pian piano comincia a dettare i ritmi. Tonali gioca più palloni, i rifornimenti per Leao arrivano con maggiore continuità. I rossoneri iniziano a spaventare Livakovic, anche se passano su calcio da fermo: perfetto l’inserimento di Gabbia, un gol che scompagina il piano partita del tecnico croato.
In avvio di ripresa, non a caso, il Milan prende il largo. Si aprono spazi per le incursioni degli attaccanti rossoneri, che gentilmente ringraziano. Leao firma il raddoppio, poi arrivano anche il tris su rigore guadagnato da Tonali e il poker dopo un’altra giocata magica del portoghese. Visto l’ampio vantaggio, Pioli può gestire con serenità i cambi. L’unico a risultato ancora in bilico era stato quello di De Ketelaere – ancora insufficiente – con Krunic. Poi entrano Messias, Touré e Pobega per dare respiro a Leao, Theo e Giroud. E nel finale c’è spazio anche per Origi, che prende il posto di
Dinamo Zagabria-Milan, le pagelle
Dinamo Zagabria-Milan, le pagelle dei rossoneri
Gabbia 8 Prima nega un gol alla Dinamo, poi sblocca il risultato: l’eroe che non t’aspetti.
Leao 7,5 Quando accelera è immarcabile. Un gol d’autore per chiudere la partita, poi ne propizia un altro.
Tatarusanu 7 Evita guai nel primo tempo, attentissimo anche nella ripresa.
Giroud 7 Non solo il rigore trasformato: sponde, “presenza” in area e conclusioni pericolose.
De Ketelaere 5 Unica nota stonata della serata: un paio di spunti, prima di scomparire dal match.
All. Pioli 7 Missione compiuta, il Milan si mostra solido e maturo anche in Europa.
Dinamo Zagabria-Milan, la pagella dell’arbitro
Arbitro di grande esperienza, Marciniak dirige con sicurezza una partita che offre pochi spunti di discussione. Qualche protesta della Dinamo per un paio di falli non fischiati al limite dell’area rossonera, ma in generale il direttore di gara polacco lascia giocare, fischiando poco e soltanto l’essenziale. Un metro di giudizio “europeo”, che pian piano gli arbitri italiani stanno provando a importare. Voto 6,5.
Dinamo Zagabria-Milan, che succede ora
Grazie ai tre punti conquistati a Zagabria e alla concomitante sconfitta casalinga del Salisburgo contro il Chelsea, al Milan può bastare un pareggio nel match di San Siro della prossima settimana contro gli austriaci per passare da seconda del girone: il primo posto, ormai, è appannaggio del Chelsea. Per la Dinamo, invece, rimane viva soltanto una piccola speranza di arrivare terza: deve tifare proprio Milan contro il Salisburgo, provando nel contempo a bissare il clamoroso successo sui Blues, stavolta a Londra.