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Giro d'Italia: Campo Imperatore incorona Bais. Leknessund mantiene la rosa

Fuga di 218 km per tre corridori, che si giocano il successo di tappa. I favoriti per la rosa si controllano. Evenepoel il primo tra i big

Ultimo aggiornamento:


Riassunto dell'evento

Ordine d’arrivo della 7a tappa Capua-Gran Sasso d’Italia

  1. Davide Bais (Eolo-Kometa) 6:08:40
  2. Karel Vacek (Corratec Selle Italia) 0:09
  3. Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty) 0:16
  4. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) 03:10
  5. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) 03:10
  6. Thibaut Pinot (Groupama FDJ) 03:10
  7. Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) 03:10
  8. Joao Almeida (UAE Team Emirates) 03:10
  9. Edward Dunbar (Team Jayco AlUla) 03:10
  10. Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team) 03:10

Sintesi della tappa

Duecentodiciotto (218) chilometri di fuga per far avverare un sogno: la prima vittoria da professionista. Come scenario il Gran Sasso d’Italia, la tappa più attesa della prima settimana di Giro con 4mila metri di dislivello. Erano in tre, ad aver creduto nel sogno. Alla fine, la salita ha premiato Davide Bais della Eolo-Kometa. “Una vittoria inaspettata, ma che arriva da un corridore talentuoso”, ha sottolineato Ivan Basso, proprietario insieme ad Alberto Contador della Eolo-Kometa. Non erano quelli i programmi della squadra. “Sono andato in fuga per prendere punti per i GPM e per essere di supporto a Fortunato – racconta Bais subito dopo l’arrivo – Quando ho visto che il vantaggio era buono ho iniziato a risparmiare energie per poi dare il tutto per tutto. Sino alla prima vittoria”.

Il secondo posto può essere comunque una festa. “Sono quattro anni che non avevo più dolori per poter combattere per una vittoria. Non capisco ancora cosa è successo, e pensare che l’anno scorso volevo smettere! Questa per me è un’impresa importantissima” ha affermato un sorridente Karel Vacek (Corratec Selle Italia).

Alle loro spalle Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty), per parte della tappa maglia rosa virtuale. Sconfortato dopo l’arrivo, mentre si chiedeva dove avesse sbagliato. Anche lui ha sperato, per qualche colpo di pedale, di poter festeggiare la prima vittoria da professionista. Un sogno sfiorato, ma con la convinzione che è solo rimandato. Magari ad una delle prossime tappe di questa Corsa Rosa.

Doveva essere lotta tra i big che aspirano alla vittoria finale del Giro d’Italia a Roma. Invece, hanno lasciato andare una fuga sin dall’inizio della tappa (con i primi tre al traguardo c’era anche Henok Mulubrhan della Green Project-Bardian Csf-Faizanè che ha poi perso contatto lungo la salita di Roccaraso), permettendo che guadagnasse un ampio margine di vantaggio (ha toccato anche i 12 minuti), per poi riavvicinarsi grazie al lavoro del Team DSM sino a conservare la maglia rosa di Andreas Leknessund. Compreso che non avrebbero vinto una tappa nobile come quella di Campo Imperatore, non si sono neanche sfidati. Controllo assoluto tra i big e le loro squadre, sino allo sprint sotto il traguardo. Tatticismo? Paura di vincere? Nello sprint finale il primo del gruppo è stato Remco Evenepoel, con a ruota Primoz Roglic. Arriveranno i momenti di lotta, ma oggi resta la sensazione delle opportunità perse. Almeno per lo spettacolo, atteso e non vissuto.

Maglia Rosa – Classifica generale: Andreas Leknessund (DSM)
Maglia Ciclamino – Classifica a punti: Jonathan Milan (Bahrain Victorious)
Maglia Azzurra – Gran Premio della Montagna: Davide Bais (Eolo-Kometa)
Maglia Bianca – miglior giovane: Andreas Leknessund (DSM)

Classifica generale dopo la 7a tappa

  1. Andreas Leknessund (Team DSM), 29:02:38
  2. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), 0:28
  3. Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën Team), 0:30
  4. João Almeida (UAE Team Emirates), 01:00
  5. Primoz Roglic (Jumbo-Visma), 01:12
  6. Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), 01:26
  7. Aleksandr Vlasov (Bora – Hansgrohe), 01:26
  8. Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers), 01:30
  9. Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe) 01:54
  10. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) 01:59

classifica completa


Giro d’Italia 2023
Percorso | Numeri di gara| Montepremi| Regolamento

La tappa di oggi

  1. Evenepoel per lo sprint del gruppo. Leknessund mantiene la rosa

    Controllo assoluto nel gruppo. Sprint anche per loro. A vincere la volata è la maglia iridata di Evenepoel davanti a Roglic. La maglia rosa resta a Leknessund

    17:36
  2. -0km
    Vince Bais!

    Bais riesce a staccare i compagni di fuga. Alle sue spalle Vacek e Petilli

    17:31
  3. -0.8 km

    Bais, Vacek e Petilli si giocano la vittoria di tappa. Il gruppo è troppo dietro

    17:29
  4. -1 km

    siamo all’ultimo chilometro!

    17:28
  5. davanti al gruppo la Movistar

    17:28
  6. -1.3 km

    è Vacek che ora guadagna qualche metro

    17:27
  7. -1.5 km

    Vacek continua a perdere contatto dai compagni di fuga, Petilli e Bais

    17:26
  8. -2.5 km

    Tra i fuggitivi e il gruppo ci sono circa 1500 metri di distacco. Il vantaggio è ancora di 5’41”

    17:24
  9. -2.6 km

    allungo di Champion (Cofidis) dal gruppo

    17:22
  10. -3.0 km

    Vacek è rientrato su Bais e Petilli

    17:21
  11. -3.6 km

    cede Vaceck su accelerata di Petilli, ma non molla

    17:19
  12. -4.2 km

    Nel gruppo si vedono anche Jumbo Visma e Bora Hansgrohe per Vlasov

    17:17
  13. -5 km

    Tra i fuggitivi a fare più fatica è Vacek

    17:14
  14. La maglia rosa ha un solo compagno a sua disposizione. Si trova intorno alla 20esima posizione

    17:13
  15. -5.9 km

    Petilli prova a cambiare ritmo, subito stoppato

    17:11
  16. -6.4 km
    Grande attesa nel gruppo
    17:10
  17. -7.5 km

    In testa al gruppo ancora molto attivi i gregari, tra cui Puccio (Ineos)

    17:08
  18. -8.3 km

    UAE e Ineos si riportano davanti al gruppo. Sanchez (Astana) è all’ammiraglia: ultime borracce

    17:07
  19. -10 km
    Dieci km al traguardo: l'azione entra nel vivo

    Tra poco il tratto più duro della salita verso Campo Imperatore. Il finale è veramente molto impegnativo

    17:05
  20. -10,5 km

    Evenepoel nelle prime posizioni del gruppo. E’ la sua squadra ora a gestire le operazioni in testa. I corridori hanno vento contrario, a folate

    17:03
  21. -12 km

    Rallentamento in coda al gruppo. Problemi per Gabburo (Green Project)

    17:00
  22. -15 km

    Tratto in leggera discesa per i fuggitivi. Il vento inizia a infastidire l’azione della corsa

    16:55
  23. -16 km

    Nel gruppo inseguitore in testa AG2R, Soudal, DSM. In prima linea anche la maglia rosa.

    16:53
  24. -17.5 km

    Cambi regolari per i tre fuggitivi

    16:51
  25. -20 km
    20 all'arrivo
    16:46
  26. -22.5 km
    106th Giro d’Italia 2023 – Stage 7 Fonte:gettyimages
    Leknessund torna in rosa

    Andreas Leknessund (Team DSM) è nuovamente maglia rosa. Il vantaggio degli inseguitori è sceso sotto i 7’47”.

    16:41
  27. -23.3 km

    I corridori si trovano in un tratto di leggera ascesa, ma tra poco la pendenza arriverà alla doppia cifra. Si attende la sfida tra i pretendenti alla maglia rosa. Riusciranno i fuggitivi, con 7’57” di vantaggio in questo momento, a giocarsi la vittoria di tappa?

    16:38
  28. 106th Giro d’Italia 2023 – Stage 7 Fonte:gettyimages

    Pinot va a conquistare la quarta posizione del GPM per incrementare il suo punteggio e rafforzare il possesso della maglia azzurra

    16:35
  29. 37.490 km/h la media di gara

    16:27
  30. -km 28.5

    Nella prima parte del gruppo con la maglia rosa anche il tricolore di Filippo Zana (Team Jayco AlUla)

    16:26
  31. -30 km

    Le squadre dei big sono tutte in testa al gruppo. Quella che mostra più difficoltà è la Soudal Quick-Step. Non è la prima volta in questa settimana di Giro

    16:24
  32. -32 km
    GPM di Calascio: primo Bais

    Il GPM di Calascio è vinto da Bais, Petrilli e Vacek

    16:21
  33. Nelle prime posizioni del gruppo anche la maglia azzurra di Tibhaut Pinot

    16:19
  34. Ai meno 3 km al GPM i velocisti iniziano a staccarsi dal gruppo principale. Tra loro Milan e Matthews

    16:15
  35. In testa al gruppo a tirare il team DSM, la Ineos e la Bahrain Victorious

    16:08
  36. -39 km

    I tre fuggitivi Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty), Karel Vacek (Corratec Selle Italia) e Davide Bais (Eolo-Kometa) stanno salendo verso il GPM di Calascio (2a categoria).

    16:05
  37. -57 km
    TV Bussi sul Tirino: primo Bais

    Al TV di Bussi sul Tirino passa per primo Davide Bais della Eolo-Kometa, davanti a Petilli e Vacek. Il loro vantaggio è di 10’24” sul gruppo

    15:27
  38. -117.5 km
    GPM di Roccaraso: primo Davide Bais

    Al GPM di Roccaraso passa per primo Davide Bais della Eolo-Kometa. Leggermente attardati Petilli e Vacek. Più indietro Mulubrhan, che si è staccato nel corso della salita

    14:12
  39. -124 km

    I battistrada iniziano la prima salita della tappa: quella verso il GPM di Roccaraso di 2a categoria. Il gruppo è a 8’56”

    13:55
  40. -128 km
    TV Castel di Sangro: primo Davide Bais

    Al traguardo volante di Castel di Sangro passa per primo Davide Bais (Eolo-Kometa). Alle sue spalle, nell’ordine, Petilli, Vacek e Mulubrhan

    13:53
  41. -161 km
    106th Giro d’Italia 2023 – Stage 7 Fonte:gettyimages
    Petilli maglia rosa virtuale

    Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty) è la nuova maglia rosa virtuale. Petilli fa parte del quartetto in fuga, partita dopo soli 7 km. Al moneto la fuga ha oltre 8′ di vantaggio. Insieme al corridore della Intermarché-Circus-Wanty ci sono Karel Vacek (Corratec Selle Italia), Davide Bais (Eolo-Kometa) e Henok Mulubrhan (Green Project-Bardian Csf-Faizanè).

    12:48
  42. UN GIRO IN BIANCO: in forse le Tre Cime di Lavaredo

    Migliorano le previsioni del tempo per la tappa di oggi: cancellato il rischio di neve all’arrivo dei corridori. Resterà, però, il freddo.

    Ma se oggi il pericolo è rientrato, arriva la notizia che è a rischio la 19a tappa con arrivo sulle Tre Cime di Lavaredo. Al rifugio Auronzo, infatti, è caduto oltre mezzo metro di neve che ha spinto gli organizzatori ha pensare al piano B. Come già previsto nel 2013, potrebbero essere eliminate le salite di Campolongo, Valparola e Giau, lasciando solo il Passo delle Tre Croci. L’arrivo essere anticipato a Misurina.

    Piano alternativo anche per la 13a tappa, la Borgofranco d’Ivrea-Crans Montana. La tappa, infatti, prevede il passaggio sul Col du Grand Saint-Bernard (2469 m slm, Cima Coppi), che è messo a rischio dalla tanta neve lungo i tornanti  sul lato svizzero e dal rischio valanghe. In questo caso il piano B prevede il passaggio nel traforo della montagna. La decisione sarà presa 48 ore prima.

    11:48
  43. -218 km
    PARTITI!

    I corridori hanno preso il via delle 7a tappa con il temibile arrivo sul Gran Sasso

    11:29
  44. salita-gran-sasso
    La salita finale

    La salita verso la cima del Gran Sasso è lunga 26,5 km (da Santo Stefano di Sessanio) con una pendenza media del 3,4%. Pendenza che non deve ingannare: se, infatti, all’inizio la salita è pedalabile, negli ultimi 3 km la pendenza media sale al 7,9% con una punta massima al 13% e tratti al 10,5% e al 9,6%.

    09:02
  45. T0CampiImperatore_alt
    Altimetria tappa di oggi: Capua-Gran Sasso d'Italia

    Due sole salite nella settima tappa, la Capua-Gran Sasso d’Italia. Ma sono due salite che lasceranno il segno (4mila metri di dislivello) e che potranno dirci chi non vincerà il Giro. La tappa con i suoi 218 km è tra le più lunghe della Corsa Rosa, seconda soltanto alla Camaiore-Tortona di 219 km: ma con ben altra altimetria. La prima salita è quella di Roccaraso valida come GPM di 2a categoria. Dopo il GPM la strada continuerà a salire leggermente sul Pian delle Cinque Miglia, prima della discesa che porta a Sulmona e Popoli, quando la strada torna a salire leggermente. I corridori si preparano a questo punto per il traguardo volante di Bussi sul Tirino, dopo il quale inizierà la salita finale.

    L’ultima salita è suddivisa in due GPM: quello di Calascio di 2a categoria (13,5 km con una pendenza media del 6% e massima del 10%, quando alla linea del GPM manca poco più di un chilometro) e quello di Campo Imperatore di 1a categoria (posto sul traguardo).

    08:04
  46. capua-gransasso
    La tappa di oggi: 7a, Capua-Gran Sasso d'Italia

    Dalla Campania all’Abruzzo, dai 25 metri slm di Capua ai 2130 metri slm del Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore) per 4mila metri di dislivello complessivo. La tappa è divisa idealmente in due parti. La prima è effettuata su strade a scorrimento veloce con carreggiata ampia e gallerie illuminate, durante la quale la corsa passerà per Isernia e Castel di Sangro (dove è posto il primo traguardo volante di giornata). La seconda parte, che inizia con la salita verso Roccaraso, nel corso della quale i corridori si inoltreranno lungo la SS17 dell’Appennino Abruzzese e Appulo-Sannitico, la SS 153 della Valle del Tirino e ancora la SS17 verso Campo Imperatore. Un viaggio verso l’alto, lungo le salite dei luoghi più noti dell’Appennino Abruzzese.

    08:02
  47. Oggi si corre la settima tappa del Giro d’Italia numero 106, la Capua-Gran Sasso d’Italia, di 218 km. Una tappa che, se non dirà che vincerà il Giro d’Italia, darà indicazioni su chi non potrà giocarsi la maglia rosa a Roma. Una tappa in cui il maltempo potrà avere un peso pari alle salite che affronteranno i corridori. Il meteo, infatti, mette temperature a Campo Imperatore intorno ai 3°C e pioggia mista a neve.

    A contendersi la vittoria oggi saranno i big della Corsa Rosa: Primoz Roglic (Jumbo-Visma), la coppia della Ineos Grenadiers formata da Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart, Joao Almeida (UAE Team Emirates). Lungo i 4mila metri di dislivello della tappa si verificherà anche la reale condizione di Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step): partito con una grandissima condizione, mercoledì è caduto per ben due volte nella Atripalda-Salerno e ieri nella tappa di Napoli ha ben pedalato. Il grande interrogativo, però, è come reagirà in una tappa difficile come quella odierna.

    Attenzione anche alle possibili azioni di Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe), attualmente settimo con 1’26” di distacco dalla maglia rosa Andreas Leknessund (Team DSM), alla maglia azzurra Thibaut Pinot (Groupama FDJ), Warren Barguil (Arkéa Samsic). Tra gli italiani possibili protagonisti Damiano Caruso (Bahrain Victorious) e Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa).

    I precedenti arrivi a Campo Imperatore hanno visto la vittoria in maglia rosa di Simon Yates (2018) e l’arrivo solitario di Marco Pantani (1999).

     

Giro d'Italia: Campo Imperatore incorona Bais. Leknessund mantiene la rosa Fonte: Gettyimages
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