Wimbledon
Campo Centrale, semifinale
Musetti (ITA) | 4 | 6 | 4 | – | – |
Djokovic (SRB) | 6 | 7 | 6 | – | – |
Ultimo aggiornamento:
Wimbledon
Campo Centrale, semifinale
Musetti (ITA) | 4 | 6 | 4 | – | – |
Djokovic (SRB) | 6 | 7 | 6 | – | – |
Re Nole! Il numero due al mondo, dopo aver regolato Berrettini e Sinner nelle precedenti edizioni, regala un dispiacere a un altro italiano come Lorenzo Musetti, bravo ad arrivare fino a questo punto del circuito, ma costretto a inchinarsi al più forte tennista di sempre. Djoko torna quindi per la decima volta in finale a Wimbledon (la trentasettesima in un torneo Slam) dove ritrova Carlos Alcaraz in un remake della passata stagione. Tanti applausi anche per il carrarino che abbandona l’elegante impianto londinese a testa altissima.
Disperazione sul volto di Lorenzo che ha giocato un grande game, creandosi anche una palla break per riaprire i conti con il serbo. Ma sul 30-40 l’azzurro spedisce il diritto in rete e concede il pareggio al tennista di Belgrado. Game, set, match! Novak Djokovic batte in tre set Lorenzo Musetti e torna per la decima volta in finale a Wimbledon dove affronterà come successo nella passata stagione Carlos Alcaraz, campione uscente del circuito e numero tre al mondo.
Con tantissima resilienza Lorenzo Musetti riesce a cancellare tre palle match point nel suo turno di battuta. Nel prossimo game però il serbo avrà l’occasione di obliare il biglietto per la finalissima del circuito londinese.
Apre con una smorzata perfetta Musetti. Djokovic però non accusa il colpo e continua a picchiare con il servizio vincente e torna avanti. Quindi il carrarino approfitta di un diritto troppo profondo dell’avversario e torna sotto, ma non può nulla sul passante chirurgico e di una prima robusta del serbo.
Parte bene Lorenzo che sfrutta il servizio, Novak però non ci sta e trova una pronta risposta nel campo dell’avversario. Quindi Musetti sale in cattedra, sfrutta a proprio piacimento un turno di battuta tutto sommato agevole e torna a mettere pressione al numero due al mondo.
È una sentenza Djokovic al servizio. Il tennista di Belgrado continua a fare quello che vuole, facendo vedere anche alla platea l’ennesima Serve & volley della sua partita. In totale controllo il serbo; Musetti, invece, è ormai alle corde.
Prova a regnare Lorenzo Musetti, ma continua a faticare sulle risposte di uno straordinario Nole. Il carrarino tiene comunque a debita distanza l’avversario, ma fino a questo momento Djokovic sembra imbattibile.
Fa quello che vuole Nole al servizio. Altro turno di battuta rapido e veloce per il numero due al mondo che tiene Lorenzo Musetti a debita distanza e intravede la decima finale nel tempio di Wimbledon.
Buon turno di battuta per Lorenzo che prova a restare in partita, nonostante il break di vantaggio di Nole.
Viaggia sulle ali dell’entusiasmo il sette volte campione del torneo londinese. Djokovic tiene il turno di battuta a trenta punti (due errori inusuali del serbo) e consolida il break di vantaggio.
Inizia bene Nole, Musetti risponde in drop shot e firma il pari quindici. Lorenzo trova sensazioni positive con la prima, ma il tennista di Belgrado forza l’errore con il rovescio dell’azzurro. Sfiduciato e sconfortato il toscano viene travolto dal diritto del numero due al mondo (40-40). In perfetto equilibrio Musetti stecca la risposta, ma cancella rapidamente una pericolosa palla break. Il carrarino prova a chiudere aiuto al servizio, ma il Re lo punisce prontamente e firma il sorpasso nel primo game del terzo set.
Errore gratuito a rete di Musetti che manda la pallina fuori dal rettangolo verde. Quindi Nole sfrutta bene il servizio vincente e approfitta di un altra sbavatura in back del tennista carrarino. Djoko si prende il secondo set e intravede la finalissima contro Carlos Alcaraz.
Inizia con una prima robusta il serbo, Musetti arranca e Nole trova il mini break con il diritto e allunga su un errore dello stesso Lorenzo. Quindi in cabina di regia il tennista di Belgrado provoca il carrarino che recupera un mini break, trovando un grande rovescio a fil di riga (3-1), ma cede su un’altra prima vincente di Novak. Sotto pressione l’azzurro spinge sulle gambe e condiziona l’errore in diritto dell’avversario.
Musetti parte con un quindici, Nole lo riprende rifilando nel campo dell’avversario due diritti sensazionali. Quindi il serbo su un errore di Lorenzo si crea un preziosissimo set point il quale viene cancellato prontamente dal toscano. Sul pari quaranta il carrarino trova una risposta vincente, una prima solida e conquista il tie break.
Musetti costringe al doppio errore con il diritto il serbo e si porta su un inedito 0-30. Novak però si affida al servizio, mette nel campo della carrarino quattro prime consecutive, di cui tre ace e tiene con tantissima padronanza ed eleganza il turno di battuta.
Musetti parte bene, ma quando scocca la seconda Djokovic la finalizza prontamente (pari quindici). L’azzurro trova quindi un buon diritto che manda fuori giri il serbo, allunga con un ottimo back a rete e approfitta dell’errore dal fondo di Novak.
Djokovic fa Djokovic. Il serbo, infatti, continua a comandare e dettare legge; Musetti, invece, prova a impensierire la serrata retroguardia dell’avversario accelerando sul diritto, ma senza risultato. Il tennista di Belgrado lascia quindi l’azzurro a quindici punti e torna avanti nel set.
Bene Lorenzo in cabina di regia che trova il secondo ace della partita e rimane aggrappato al set. Dall’altra parte, invece, continua a rispondere alla grande il serbo, ma Musetti continua ad avere un ottimo feeling con le prime palle. L’azzurro chiude avanti il game in drop shot.
Turno di battuta a quindici punti per Nole che consolida il contro break ed effettua il sorpasso. Urlo liberatorio del serbo che sembra aver ritrovato lo smalto giusto per mettere in difficoltà il carrarino.
Turno di battuta complicato e in affanno per Lorenzo. Djoko trova due punti consecutivi, comandando in entrambi i casi lo scambio. Quindi Musetti spedisce sul fondo un passante in diagonale, concede tre palle break al serbo il quale non si fa scappare l’occasione e finalizza. Il match torna in equilibrio, brutto contraccolpo psicologico per l’azzurro.
Fatica Djoko per fare il punto a un Lorenzo Musetti in stato di grazia. Lorenzo risponde alla grande sul servizio dell’avversario, il serbo si rifà prontamente trovando un angolo impossibile. Quindi il tennista di Belgrado allunga e tiene il turno di battuta.
Deliziosa la smorzata a rete di Lorenzo per aprire avanti il game, il quale approfitta anche di un diritto poco convinto del tennista di Belgrado. Quindi Djoko sbaglia nuovamente, Musetti ne approfitta e tiene il turno di battuta a quindici punti con una prodezza da fuoriclasse (palla incrociata che bacia l’incrocio delle righe del campo del serbo).
Si è sciolto il tennista toscano. Djokovic parte bene, Lorenzo lo tallona con un diritto in contropiede. Nole trova una seconda robusta, ma sbaglia poco dopo spedendo il passante sul fondo. Sul pari trenta il serbo si esibisce con la Serve & volley e chiude il game avanti.
Il carrarino apre con la prima robusta e successivamente replica in veronica (applausi di Nole). Il serbo però non ci sta e rifila una risposta micidiale nel campo dell’avversario e chiude una volèe a rete che vale il pari trenta. Quindi Musetti apre troppo il diritto e concede la palla break al sette volte campione di Wimbledon la quale viene cancellata dal servizio vincente dell’azzurro. Il toscano tiene bene il campo, annulla la seconda chance di contro break e mette tra lui e Djoko due game di vantaggio.
Sbaglia Nole in apertura, ma il serbo rifila prontamente un ace micidiale. Musetti però riesce a duettare con il sette volte campione di Wimbledon e firma il sorpasso con un grande diritto. Quindi Djokovic commette il primo doppio fallo e concede due palle break al carrarino. Il tennista di Belgrado annulla la prima, ma non può nulla sulla prodezza dal fondo di uno straordinario Lorenzo.
Turno di battuta complicatissimo per Lorenzo che va sotto di tre punti nel personale turno di battuta (nel game anche un doppio fallo). Il carrarino annulla il primo set point, ma sbaglia poco dopo con la palla corta e regala il parziale al tennista di Belgrado.
Musetti c’è! Rovescio a una mano sensazionale di Lorenzo per aprire avanti il game; Novak però continua a tenere il livello altissimo e con il Serve & volley pareggia i conti. Il serbo scende nuovamente a rete e firma il sorpasso, ma il carrarino non ci sta, cancella due set point e pesca dal cilindro due risposte che valgono il pari quaranta. Quindi il toscano forza l’errore di Nole dal fondo e si crea una palla break la quale viene finalizzata con il diritto vincente.
Nole fa quello che vuole sul centrale di Wimbledon. Il serbo inizia subito forte e in diritto sgretola la retroguardia di Musetti; Nole replica poco dopo con una risposta sensazionale sul servizio violento dell’azzurro. Quindi il carrarino prova a riaccendere la luce (15-30) e trova la parità col recupero in rovescio che bacia la riga del campo avversario. Djoko sbaglia una smorzata a rete e Lorenzo tiene vive le speranze di rimonta grazie a una prima robusta.
Novak consolida il break di vantaggio. Perfetto il serbo che sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori; Lorenzo Musetti, invece, deve provare a far vedere qualcosa di diverso con il fine di non compromettere anticipatamente la sua esperienza sul centrale di Wimbledon.
Prima iniziativa di Novak che con lo smash si porta avanti sul servizio di Lorenzo. Musetti, sotto pressione, allarga troppo il diritto e manda il serbo sul doppio vantaggio. Quindi Djokovic fa il fenomeno, chiude con il back una giocata a rete e si crea tre palle break. Il tennista carrarino annulla la prima, ma non può nulla sul diritto strepitoso del sette volte campione di Wimbledon.
Tiene bene il servizio Novak. Il sette volte campione di Wimbledon trova due buone prime a una palla corta, Musetti però torna nel game, sfruttando un errore a rete del serbo e un diritto vincente. Quindi Djokovic chiude il gioco con lo smash.
Apre con un back vincente e profondo Lorenzo Musetti. L’azzurro replica poco dopo inchiodando la retroguardia di Novak in contropiede, trovando il doppio vantaggio nel game. Quindi il carrarino sbaglia prima un lob e successivamente manda fuori orbita il diritto. Sul pari trenta l’azzurro trova un’ottima prima di servizio e chiude avanti mettendo nel campo dell’avversario la seconda robusta.
Turno di battuta perfetto per Nole che inizia ad alzare i giri del motore e mettere sotto pressione il carrarino. Musetti, infatti, prova a palleggiare, ma il serbo è bravo ad accelerare, trovare due ace consecutivi e tenere il servizio.
Turno di battuta solido per Lorenzo che lascia Nole a distanza di sicurezza, trova il primo ace della partita e riporta il set in equilibrio. Diversi errori in risposta, invece, per il numero due al mondo.
Inizia bene Nole che trova una buona prima, Musetti alza subito il ritmo e trova la parità con la smorzata a rete. L’azzurro accelera, ma il recupero del serbo è fenomenale (rovescio incrociato che bacia la riga del campo avversario). Quindi Djokovic, sbaglia prima una palla corta e poco dopo un diritto. Sul pari quaranta il sette volte campione di Wimbledon non sbaglia più niente e chiude il game avanti.
Sarà Re Nole a servire per primo; Lorenzo Musetti, invece, ha vinto il sorteggio e deciso di rispondere.
Musetti e Djokovic fanno in questo momento l’ingresso sul Campo centrale di Wimbledon. Qualche minuto di riscaldamento e la seconda semifinale maschile può finalmente iniziare.
La semifinale tra Lorenzo Musetti e Novak Djokovic è in programma sui canali di Sky Sport e in streaming su Now Tv e SkyGo. Come sempre sul nostro sito potete trovare la diretta testuale dell’evento.
Chi vince il match tra Lorenzo Musetti e Novak Djokovic affronta il campione uscente del torneo Carlos Alcaraz, il tennista di El Palmar ha ribaltato la resistenza del russo Daniil Medvedev in quattro set (6-7, 6-3, 6-4, 6-4). Il numero tre al mondo va a caccia del secondo titolo consecutivo a Wimbledon.
Lorenzo e Novak si ritrovano faccia a faccia per la settima volta in carriera. Il bilancio sorride all’ex numero uno al mondo che ha avuto la meglio sull’azzurro per ben cinque volte. L’incontro più recente risale al Roland Garros 2024, partita infinita nella quale Djokovic riuscì a battere la resistenza di un super Musetti solamente al quinto set (7-5, 6-7, 2-6, 6-3, 6-0). L’unico successo firmato dal tennista carrarino fu al Masters 100 di Monaco del 2023, dove il toscano superò Nole in tre set (4-6, 7-5, 6-4).
Non le manda a dire Corrado Barazzutti sul confronto tra Sinner e Alcaraz, mettendo in risalto le qualità del tennista carrarino Lorenzo Musetti: ““Tutti fanno il confronto con Jannik, ma secondo me con un occhio molto superficiale e poco obiettivo. Musetti, secondo me, è uno dei giocatori che sul piano tecnico ha più capacità di generare tennis, insieme probabilmente ad Alcaraz. Con molta superficialità si tiravano giù critiche nei suoi confronti e anche verso il suo staff. Tutto condito con molta ignoranza”.
Montepremi scintillante e da capogiro quello messo in palio dagli organizzatori di Wimbledon. Le cifre ufficiali, diramate nelle settimane precedenti, indicano infatti un tesoretto complessivo di 60 milioni di euro.
Eroica e fortissima. Jasmine Paolini nel pomeriggio di ieri ha superato la resistenza di Donna Vekic, conquistando per la prima volta in carriera la finale a Wimbledon. Una crescita esponenziale della ragazza di Castelnuovo di Garfagnana capace di incantare e impressionare il parterre del tempio londinese a suon di prestazioni roboanti. L’azzurra domani affronterà la ceca Barbora Krejcikova, numero 32 della classifica WTA che con i prati ha sempre avuto un feeling decisamente migliore.
Avventura pressoché perfetta anche per il numero due al mondo. Novak, infatti, ha approfittato di un tabellone più semplice rispetto a Lorenzo e ha travolto Kopriva, Fearnley e Popyrin. Quindi l’assolo su Holger Rune (vittoria schiacciante in tre set) che ha sollevato qualche critica dal parterre londinese alla luce dei comportamenti inusuali dell’atleta di Belgrado (sviolinata finale con tanto di racchetta alla Rudi Garcia). Queste le parole di Nole al termine della sfida contro il danese: “A tutti i tifosi che hanno rispetto e che sono rimasti qui stasera, dico grazie mille dal profondo del mio cuore. Lo apprezzo. E a tutte quelle persone che hanno scelto di mancare di rispetto al giocatore auguro buonanotte. Sono nel circuito da più di 20 anni, conosco tutti i trucchi. So come funziona. Va bene. Mi concentro sulle persone rispettose, che hanno rispetto, che hanno pagato un biglietto per stasera e amano il tennis”. Djokovic, inoltre, alla semifinale arriva più riposato rispetto all’azzurro, visto che non ha disputato i quarti di finale contro Alex De Minaur a causa del ritiro anticipato dell’australiano.
È da stropicciarsi gli occhi la cavalcata che ha portato Lorenzo a centrare uno storico traguardo come quello della prima semifinale Slam in carriera. Il tennista carrarino, infatti, ha eliminato dal torneo volti noti come Lestienne, Darderi, Comesana e Mpethesi Perricard. Quindi la prova sensazionale contro l’erbivoro e tre volte vincitore di Eastbourne Taylor Fritz ha permesso a Musetti di approdare al penultimo atto dell’elegante competizione. Adesso però lo scoglio si chiama Novak Djokovic, quello stesso Nole già affrontato nell’ultima battaglia sulla terra rossa del Roland Garros dove l’azzurro si arrese solamente al quinto set (match terminato alle tre di notte). Ma se la storia è fatta per essere cambiata, perché non invertire il corso degli eventi sul Green del tempio londinese? Provaci Lorenzo!
Lorenzo alla corte del Re Novak per tentare l’impresa titanica. Musetti, dopo aver disintegrato in cinque set Taylor Fritz, affronta Djokovic con la concreta possibilità di eguagliare quello che ha fatto Matteo Berrettini nell’estate del 2021. Il tennis italiano sogna a occhi aperti, visto che nel pomeriggio di ieri ha già portato Jasmine Paolini (prima donna a riuscirci) all’ultimo atto del Championship e in caso di successo del carrarino può avere due atleti azzurri in una finale Slam. Dall’altra parte della rete c’è un signore che non ha bisogno di presentazioni, il quale in carriera ha conquistato ventiquattro titoli del circuito maggiore, sette ATP Finals e quaranta Masters 1000 (record).
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