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Diritti tv, Lega Channel sempre più probabile, Oaktree si offre: tutti gli scenari

I presidenti di A decideranno se rovesciare il tavolo delle offerte o proseguire con le trattative private. Oaktree pronto a sostenere il Canale Lega

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Chi trasmetterà le partite di serie A del prossimo quinquennio? La deadline per il futuro dei diritti televisivi della Serie A è fissata per il 15 ottobre prossimo. Secondo la Lega Serie A le offerte formulate dai tre broadcaster in corsa , ovvero DAZN, Sky e Mediaset, sono ben lontane dalla cifra minima richiesta fissata a 1,2 miliardi di euro. L’ipotesi canale della Lega diventa sempre più plausibile. Oaktree, intanto, si dice pronta a insediarsi nella trattativa mentre la Rai monitora attentamente la questione.

Le 3 possibili soluzioni per l’assemblea del 15 ottobre sui diritti tv

Nell’assemblea di metà ottobre i presidenti dei club di Serie A dovranno decidere se rovesciare il tavolo e percorrere la via del canale della Lega Serie A, ipotesi su cui spinge forte Aurelio De Laurentiis, oppure prediligere la soluzione ‘conservativa’ a costo di incassare meno soldi, seguendo l’orientamento di diverse società. La terza opzione è quella di proseguire le trattative private, con l’inserimento però di altri possibili broadcaster, chiedendo deroga all’Agcom.

Attualmente, le proposte sono le seguenti: Dazn ha presentato un’offerta di 700 milioni di euro, Sky ha offerto 110 milioni di euro, mentre Mediaset ha proposto 60 milioni per la gara in chiaro del sabato sera. In totale, queste offerte ammontano a 870 milioni di euro, circa sessanta milioni in meno rispetto agli incassi annuali attuali delle società televisive, che si attestano a 927,5 milioni di euro.

Le difficoltà per l’Ad De Siervo e segnale pirata ancora non spento

La trattativa per i diritti TV della Serie A è stata definita “estremamente complessa” da Luigi De Siervo. Tuttavia, De Siervo ha sottolineato che il lavoro della commissione ha gradualmente aumentato le offerte dei broadcaster nel corso del tempo. La Lega Serie A si augura che questo ulteriore round di trattative possa portare ad un aumento significativo delle offerte. Intanto, la Lega ha sviluppato un centro di produzione a Lissone che si occupa direttamente della produzione live delle partite e ha lanciato una radio con RDS. Il passaggio tecnico al Canale non rappresenterebbe un ostacolo significativo.

De Siervo ha anche evidenziato la complessità del contrasto alla pirateria, sottolineando che l’Italia è il Paese più colpito da questo fenomeno. Nonostante una legge sia stata approvata, la piattaforma per contrastare la pirateria non è ancora operativa, causando problemi significativi e scoraggiando gli attuali broadcaster in corsa ad offrire ancora più soldi.

La Lega Serie A cerca fondi in caso di creazione del suo Canale Tv

La sfida è stata lanciata alle televisioni: la Lega Serie A ha già sei fondi e banche interessate a diventare partner per la creazione del Canale. Tra loro, spicca il fondo americano Oaktree, che ha presentato un’offerta da 1 miliardo di euro garantiti a stagione per la creazione del Canale.

Tuttavia, al momento, la priorità è accordarsi con i broadcaster, e solo in caso di mancato accordo si apriranno le buste contenenti le proposte per la commercializzazione dei diritti TV. La Rai monitora attentamente tutta la soluzione, un domani forse potrebbe a sorpresa anche reinserirsi all’interno delle trattative.

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