I frammenti di verità che si alternano a presunti segnali di turbamento, mancate risposte e allusioni alquanto dense di riferimenti a un ambiente di serpi. Il non detto nella relazione tra Jannik Sinner e Anna Kalinskaya (o anche ciò che non si può verificare, in ultima distanza) costituisce una materia ormai corposa, pur ammettendo che le radici della presunta crisi nel loro rapporto affondano in tempi antecedenti alle Atp Finals 2024, a Torino, quando la tennista russa non apparve e affidò ai social contenuti paradossali.
Stavolta le serpi, che poi hanno costituito anche oggetto di una domanda diretta al numero 1 della classifica mondiale da parte di Piero Chiambretti, paiono riconoscibili. O almeno una, con il quale Anna ha in corso un dissing ormai annoso e da imputare a uno strappo che ancora adesso ha alcuni, sgradevoli effetti. No, non sono le conseguenze dell’amore. Al contrario, si tratta dell’opposto.
- Sinner e Anna Kalinskaya, un rapporto da decifrare
- Serpi e veleni, chi turba Anna Kalinskaya
- Il silenzio di Sinner
- Il dissing tra Anna Kalinskaya e Nick Kyrgios
- La volontà di Kalinskaya, il metodo Sinner
Sinner e Anna Kalinskaya, un rapporto da decifrare
Nel contenuto che dal 5 dicembre scorso è stato pubblicato sui social e si è trasformato da allora in un oggetto di analisi, ben oltre probabilmente le intenzioni della stessa Daria Kasatkina, Anna Kalinskaya sottolinea con estrema attenzione alla sua stessa cifra la parola in questione parafrasando quanto la stessa protagonista del vlog le dice, mentre scherza anche con Camila Osorio.
Siamo nel pieno di quella crisi presunta, tra la tennista e Jannik Sinner che ha centrato l’obiettivo delle ATP Finals 2024 e si gode la Coppa Davis (la seconda consecutiva). In sua assenza.
Uno scambio di battute tra le giovani protagoniste che nulla ha di divergente rispetto al tono amicale che si avverte e che sarebbe poi la cifra di questa conversazione. Ma fino a un certo punto.
Jannik Sinner vincitore di ATP Finals e Coppa Davis, numero 1 del ranking ATP
Serpi e veleni, chi turba Anna Kalinskaya
Il senso dell’umorismo potrebbe essere intuita o percepito dal tono adottato dalla tennista russa, la quale non si sottrae affatto alla domanda di Daria, replicando con un gioco di parole neanche così criptico che sì,
“Ci sono molti serpenti nel circuito, siamo onesti”.
Serpi e veleni, dunque soggetti dagli intenti malevoli o avvertiti come tali per via delle loro esternazioni. Di quanto sta avvenendo nella loro relazione, di una storia che ha conosciuto una propria pubblica ammissione prima in conferenza stampa e poi con il bacio al termine e alla vittoria degli Us Open che ha suggellato un patto, lato pubblico tra Kalinskaya e Jannik Sinner.
Il silenzio di Sinner
Quello stesso numero 1 del ranking mondiale che si è schermato quando, provocato sullo stesso tema da Piero Chiambretti in occasione dei «SuperTennis Awards», aveva evitato di rispondere con una non replica. “Non ho capito la domanda”. Elegante, corretto, da autentico fair play.
L’indiziato principale di simili allusioni, lato Kalinskaya, rimane la controparte di questo dissing dalla durata interminabile e contratti anche elastici, esasperati per l’iperbole che hanno assunto le ultime dichiarazioni francamente disturbanti per via dei continui attacchi a Jannik, alla vicenda Clostebol, le insinuazioni sulla presunta assunzione di sostanze proibite. E anche quell’auto esaltazione che è preliminare al ritorno in campo di Nick Kyrgios.
Sinner e Anna Kalinskaya
Il dissing tra Anna Kalinskaya e Nick Kyrgios
L’ex compagno di Anna Kalinskaya potrebbe interpretare (e con convinzione) questo ruolo per via delle dichiarazioni non smentite su doping, sostanze proibite e allusioni a Sinner oltre ai suoi messaggi sui social che coinvolgono la stessa tennista russa la quale, legittimamente, non ha più alcun legame con l’australiano.
La loro relazione si è interrotta alquanto bruscamente dopo due anni; Anna all’epoca non aveva affidato a un comunicato le ragioni dell’interruzione della loro storia ma anche allora – siamo nel 2020 – aveva preferito rispondere sui social sulla vicenda con contenuti diretti che non lasciavano spazio a possibilità di recupero.
“Ci siamo lasciati. Non siamo amici. Capisco che sono una sua collega, ma non voglio parlare di lui. Vi chiedo di rispettare questa decisione. Grazie”, aveva scritto Kalinskaya.
Le cronache riportano di componenti, incontri e serate relative alla vita privata di Kyrgios, tornato single, diventate di dominio pubblico. Della sua relazione con Chiara Passari conosciamo anche l’epilogo, davanti al tribunale di Canberra. Della sua decisione di lasciare e di tornare a breve a giocare da pro, dopo questa sospensione della sua carriera tennistica. La sua fama da ragazzaccio deriva, in parte, anche da quanto riferito.
La volontà di Kalinskaya, il metodo Sinner
Anna Kalinskaya non ci sta. Non lo ha subito e non intende incominciare adesso a ritrovarsi travolta dall’aggressività via social o da veleni non noti da parte dell’ex compagno che, comunque, le ha riservato in via diretta ed indiretta (riferendosi a Sinner) frasi non certo lusinghiere e moderate.
Jannik non si allontana dal suo metodo, almeno nella gestione del suo privato e continua a rispettare quelle caratteristiche, quelle sue regole che abbiamo imparato a conoscere e a rispettare.
Kyrgios ripartirà da Brisbane, dal 29 dicembre, dopo un anno e mezzo di inattività per poi partecipare agli Australian Open a partire dal 12 gennaio 2025.
Ci saranno anche Sinner e Anna Kalinskaya, è sicuro. Se anche a Melbourne si dovessero vedere serpi e annessi veleni, allora non ci sarebbe da dubitare.