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Djokovic padre severo: “Niente cellulare ai miei figli”. Intanto la moglie Jelena reagisce al “furto” di Sinner

Djokovic svela i segreti del suo recupero lampo dopo l'infortunio al Roland Garros e il perché non voglia dare il cellulare ai suoi figli, mentre la moglie Jelena ha commentato simpaticamente l'annuncio di Sinner

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Matteo Morace

Matteo Morace

Live Sport Specialist

La multimedialità quale approccio personale e professionale. Ama raccontare lo sport focalizzando ogni attenzione sul tempo reale: la verità della dirette non sono opinioni ma fatti

In un’intervista rilasciata alla televisione serba Blic, Novak Djokovic ha raccontato quali sono stati i suoi primi pensieri dopo l’infortunio rimediato al Roland Garros e come abbia fatto in tempo a recuperare per Wimbledon ed essere pronto per le Olimpiadi, poi vinte e che hanno salvato la sua stagione senza slam e altri titoli (per ora). Nole ha poi parlato anche del suo ruolo di padre e di cosa vorrebbe per i suoi figli, mentre la moglie Jelena ha commentato in maniera simpatica il posto di Jannik Sinner in cui venivano presentati i nuovi membri del suo staff, Marco Panichi e Ulises Badio, due vecchie – ma nemmeno troppo – conoscenze del campione serbo.

Djokovic sul recupero record dopo l’infortunio Roland Garros

Dopo l’infortunio al Roland Garros molti temevano che Novak Djokovic non riuscisse ad arrivare ai Giochi Olimpici di Parigi nelle migliori condizioni, ma Nole ha stupito tutti recuperando addirittura per Wimbledon. Il come lo spiega il campione il serbo: “Il primo pensiero dopo aver scoperto che mi ero infortunato quella parte del menisco al Roland Garros e che mi sarei dovuto operare, è stato immediatamente che sarei arrivato pronto per le Olimpiadi. Wimbledon è da sempre il mio sogno da bambino, ho sempre desiderato disputarlo come torneo, ma visto che l’avevo già conquistato ho pensato che avrei potuto saltarlo se mi avesse permesso di essere in condizioni migliori alle Olimpiadi. Anche se quasi tutti erano contrari al fatto che giocassi Wimbledon mi sono reso conto che era un obiettivo realistico e con un professionista per la riabilitazione del ginocchio, suggeritomi dal dottore che mi ha operato a Parigi, ho iniziato a lavorare giornalmente per esserci. E’ rimasto 3-4 settimane a casa mia in Serbia e ogni giorno facevamo due sedute per un totale di 5 ore di terapia e lavoro al giorno. Ammetto che mia moglie Jelena non è stata felice in quel periodo e si è lamentata tanto con me: ‘Sei qui con noi ma è come se non ci fossi. Ti vedo meno di quando sei ai tornei’. Ma io ero calmo, fiducioso mi sono detto: ‘è il mio momento, posso farcela’. Ed effettivamente è stato così”.

Djokovic: “Voglio che i miei figli non seguano il gregge”

Oltre a essere il tennista con più titoli slam in bacheca, Djokovic è anche padre di due bambini di 10 e 7 anni, che intende crescere a modo suo: “Stefan e Tara mi dicono che a scuola tutti possiedono un cellulare tranne loro e se ne lamentano con me. Io gli spiego invece che così ci distinguiamo dagli altri, perché siamo testardi sia in senso positivo che negativo. È importante che acquisiscano un po’ più di consapevolezza su quello che accade intorno a noi, non è necessario seguire il gregge. Oggi ci sono le sfide dei social network, disprezziamo i giovani e diciamo che sono incompetenti, che non sanno niente… È inevitabile, viviamo nell’era digitale. Sono genitore di due bambini piccoli e anch’io mi pongo gli stessi interrogativi. Voglio che i miei figli imparino a non seguire il gregge. Molte persone hanno problemi esistenziali e quando hai problemi del genere tutto il resto perde d’importanza. Negli anni Novanta vivevamo duramente, i miei genitori hanno faticato molto. Non ho problemi esistenziali adesso, posso permettermi quello che voglio, grazie a Dio. La fiducia in me stesso e nelle mie capacità mi ha sempre portato lontano e l’altra mia fortuna è stata quella di essere circondato da persone che hanno sempre creduto in me anche più di me”.

La reazione della moglie Jelena all’annuncio di Sinner

Nella giornata di ieri lunedì 16 settembre, Jannik Sinner ha ufficializzato sui propri canali social l’ingresso nel suo team di Marco Panichi e Ulises Badio, ex collaboratori proprio di Djokovic, e sotto il post è arrivato anche il commento di Jelena, moglie di Nole, che ironicamente ha scritto “Io non lo mollo!”, in riferimento al marito, con tanto di faccine sorridenti a rendere l’ironia del simpatico messaggio.

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