Nonostante vada per i 38 anni, Novak Djokovic non ha ancora mai dato segnali di pensare al ritiro e di voler appendere la propria racchetta al chiodo. D’altronde, perché dovrebbe fermarsi. Nole si sa, è un cannibale, di vittorie e di record, e rimane tutt’ora uno dei giocatori più forti del circuito, come dimostra il percorso all’Australian Open, dove si è fermato in semifinale solamente a causa di un infortunio.
Gli infortuni sempre più frequenti nonostante Djokovic tratti il proprio corpo con la stessa cura che si riserva normalmente a un tempio e l’annata 2024 senza titoli ATP, hanno però portato molti a pensare che ormai il momento per Nole di dire basta sia arrivato, tra cui a sorpresa il padre del 24 volte campione slam come rivelato da Novak stesso in un’intervista rilasciata a GQ.
- Djokovic e la rivelazione sul padre
- Djokovic: “Papà vuole che mi ritiri”
- Un 2024 senza titoli e gli infortuni sempre più frequenti
Djokovic e la rivelazione sul padre
Visto il livello di tennis che riesce a esprimere e il fisico bionico – che solo ora inizia a perdere colpi – che si ritrova, forse Novak Djokovic non ha ancora davvero realizzato che a maggio le candeline che dovrà spegnere saranno ben 38. Un’età in cui normalmente gli sportivi si ritrovano già in pensione, come sembra volergli ricordare il padre stando alle parole del serbo: “Avverto che la gente già da qualche tempo scrive su di me il ‘necrologio’ tennistico. Il primo che ha iniziato a farlo è mio padre, anche se non so fino a che punto lui sarà contento che io ne parli”.
Djokovic: “Papà vuole che mi ritiri”
Nole ha poi spiegato che il desiderio del padre è quello che lui ponga fine alla sua carriera da atleta, suggerendogli di iniziare a pensare a quella che sarebbe la seconda parte dell’asta vita: “Papà sta cercando di convincermi a porre fine alla mia carriera. Già da un po’ di tempo cerca di convincermi a ritirarmi, ma non insiste. Capisce e rispetta la mia decisione, ma spesso mi chiede che cos’altro voglio conquistare. E’ consapevole dello stress e della tensione che influiscono sulla mia mente e sul mio corpo. Mio padre mi è sempre stato vicino e l’altro giorni mi ha detto di cominciare a pensare come vorrei che tutto quello che sto facendo finisca”.
Un 2024 senza titoli e gli infortuni sempre più frequenti
A far affiorare l’idea del ritiro di Djokovic al padre e agli appassionati di tennis potrebbe essere stato sicuramente il crescente numero di infortuni che stanno colpendo Nole – l’anno scorso durante il Roland Garros, quest’anno all’Australian Open -, oltre al fatto che la passata stagione sia stata avara di soddisfazioni per il serbo a esclusione della medaglia d’oro alle Olimpiadi.
L’impressione però è che Nole sia ancora molto competitivo, come dimostrato nell’Happy Slam, e che finché sarà così non smetterà di dare la caccia al suo 25esimo slam in carriera, che lo renderebbero il più vincente nella storia del tennis, staccando Margaret Court Smith.