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Djokovic con zero vittorie sulla terra, Mouratoglou lancia l’allarme sul Roland Garros: “Non è motivato”

Le zero vittorie sulla terra rossa alimentano i dubbi sulle condizioni di Novak Djokovic in vista del Roland Garros, con Mouratoglou che punta il dito sulla mancanza di motivazione

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Matteo Morace

Matteo Morace

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A distanza di venti giorni dall’inizio del Roland Garros aumentano le incognite attorno a Novak Djokovic, che dopo un buon inizio di stagione in cui ha raggiunto la semifinale agli Australian Open e poi la finale al Masters 1000 di Miami ha visto il proprio rendimento calare drasticamente, tanto da non essere riuscito a raccogliere nemmeno una vittoria nei due tornei da lui disputati sulla terra rossa.

Incognite alimentate anche dalla separazione da Andy Murray e che fanno sorgere molti dubbi nella testa del famoso coach Patrick Mouratoglou, secondo il quale Nole si ritroverebbe senza motivazione, un aspetto per lui fondamentale, soprattutto ora che ha 37 anni.

Djokovic, zero vittorie sulla terra rossa

Per la prima volta nella sua lunghissima carriera Novak Djokovic si presenterà al Roland Garros senza aver vinto nemmeno una partita nei Masters 1000 sulla terra rossa. Nole ha infatti perso all’esordio sia a Montecarlo – dove è stato eliminato da Alejandro Tabilo – che a Madrid – dove a batterlo fu invece il nostro Matteo Arnaldi.

Mouratoglu lancia l’allarme sul Roland Garros

Questa è dunque una situazione inedita per Djokovic, che si presenterà al Roland Garros pieno di incognite e senza un allenatore vista la recente separazione da Andy Murray. Aspetti che preoccupano lo storico allenatore di Serena Williams Patrick Mouratoglou, che è rimasto impressionato in negativo dall’atteggiamento di Nole nell’ultimo periodo:

Novak Djokovic si separa da Andy Murray. Nessuna vittoria sulla terra battuta. Grandi domande davanti al Roland-Garros. Sono rimasto molto sorpreso dall’atteggiamento di Novak a Monte-Carlo e Madrid. Non sembrava nemmeno che gli importasse di vincere. Non sembrava fisicamente pronto o mentalmente impegnato. E per un giocatore come lui, se la motivazione non c’è, non ha davvero senso essere in campo. Lo dico da molto tempo ormai: la motivazione è tutto per Novak. Ha bisogno di giocare alcune partite con la giusta mentalità e la chiara intenzione di vincere. La sua decisione di giocare a Ginevra ora ha senso. Vuole sentire di nuovo quel ritmo vincente, anche solo un po’, prima di mettere piede a Parigi”.

Djokovic in campo a Ginevra per guadagnare fiducia

Proprio l’assenza di vittorie finora sui tornei sulla terra rossa potrebbe essere la ragione che avrebbe spinto Djokovic a una decisione certamente insolita preludi, ovvero quella di iscriversi a un torneo di categoria 250 che va in scena la settimana precedente all’inizio di un grande slam. Nole sarà infatti in campo grazie a una wild card a Ginevra, dove oltre a lui saranno presenti altri giocatori di spessore come Taylor Firtz e Casper Ruud. Chissà se il serbo riuscirà a sbloccarsi sulla terra prima di prendere parte al French Open.

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