Anche Lionello Manfredonia ha vissuto purtroppo ciò che è accaduto a Eriksen. L’ex giocatore della Roma ha ricordato quel momento: “Il mio e il suo caso sono molto diversi – spiega -. Oggi la medicina è molto avanti rispetto a 30 anni fa. Sono stati momenti molto intensi. Per fortuna però, da quel che ho capito, Eriksen, a differenza del mio caso, è arrivato in ospedale che respirava già da solo. Io sono stato messo in coma farmacologico per vari giorni. Poi venni risvegliato lentamente”.
Manfredonia manda un messaggio alla famiglia di Eriksen: “L’importante è che stia bene, spero possa riprendersi come mi sono ripreso io. Il resto non conta. Mi auguro possa essere sereno e godersi l’amore dei suoi cari”.