Questo flirt, assolutamente presunto, tra Romelu Lukaku e la Juventus con interferenze arabe e qualche timido tentativo inglese non seduce affatto i tifosi bianconeri nonostante i facili entusiasmi – pare – di Max Allegri all’idea e una indubbia ritrosia, ormai, degli interisti.
Beffati, traditi e offesi dall’attaccante belga, non si spendono più in alcuna difesa nei riguardi del giocatore che volle l’ex allenatore Antonio Conte, a tutti i costi. Anche Massimo Moratti, ex presidente del club, si dichiara apertamente in quel club che può riassumersi negli “anti” Lukaku.
- Moratti, l'anti Lukaku
- Il flirt con la Juventus, è davvero incominciato a marzo?
- Moratti fissa gli obiettivi e dà un consiglio
Moratti, l’anti Lukaku
L’ex numero uno della società, che guidò anche suo padre e che ha segnato un’epoca grazie a José Mourinho che vinse quel magico Triplete un decennio fa, ha parlato a Notizie.com affidando a delle parole forti il suo personale e incontestabile giudizio sulla scelta del giocatore di prendersi la scena così. Con uno schiaffo che ha deluso i tifosi e deluso profondamente anche lui:
“Se n’è andato un bel centravanti come Dzeko – ha ammesso Moratti – e non sarà facile sostituirlo. Adesso ci manca un bell’attaccante per completare la rosa e dare l’assalto allo scudetto. Lukaku? Sì, c’era anche lui, ma non l’ho citato volutamente. Quello che aveva promesso, prendendo degli impegni mentre parlava con gli altri, non mi è piaciuto come non è piaciuto a ogni tifoso dell’Inter. Sono rimasto delusissimo dal suo atteggiamento. Meglio che non sia all’Inter uno così, non ci si comporta in quel modo. E non conta con chi ha fatto cosa, nel senso che non importa se sotto la mia gestione non ci sia stato uno che si sia comportato così… Non si fa in quel modo e basta”.
Il flirt con la Juventus, è davvero incominciato a marzo?
Se è vero, come sostiene Gianluca Di Marzio, che i contatti tra l’entourage del belga e la società sono incominciati in tempi non sospetti attorno a marzo, non solo vi sarebbero delle evidenti violazioni delle regole che disciplinano le operazioni di trasferimento ma anche una indubbio e doloroso voltafaccia, da parte di Lukaku, che buona parte della tifoseria interista non apprezza affatto.
E che però non spiega affatto come l’attaccante avrebbe rinunciato ai soldi arabi e a ricongiungersi al Chelsea, pur contemplando che le variabili perché si propenda per l’una o l’altra soluzione siano spesso incomprensibili.
Moratti fissa gli obiettivi e dà un consiglio
Sull’Inter, provvista per ora di un centravanti di peso come fu Dzeko e anche Lukaku, la questione è solo di tempo: Beppe Marotta non lascerà che il nome giusto si affidi a altri club con la consapevolezza di non possedere un portafogli infinito.
“Per storia che ha alle spalle, l’Inter ogni stagione deve lottare per lo scudetto, ma quest’anno credo che debba andare a dama. Non voglio responsabilizzare nessuno più di quanto già non lo sia, ma mi sembra che ci sia tutto per fare bene e andare a vincere”, ha detto Moratti.
La finale di Champions League, persa dal Manchester City per 1-0, non ha però mostrato un gap incolmabile anche ai massimi livelli e sognare è legittimo: “Penso che noi e il Napoli siamo lì, alla pari, ma noi dobbiamo fare qualcosa di più. Mi fido di Inzaghi: finora ha fatto benissimo, sa far giocare bene le squadre e io l’ho sempre sostenuto. E’ un bravo ragazzo e un ottimo allenatore”.