La vittoria di Euro 2020 è una vera e propria rivincita per Federico Bernardeschi, protagonista di una stagione davvero difficile con la maglia della Juventus. Poche presenze, prestazioni negative e la sensazione di essere rimasto una sorta di oggetto incompiuto, un talento mai davvero espresso completamente nel calcio Europeo. Ma Roberto Mancini ha sempre creduto nell’ex Fiorentina, convocandolo sempre e dandogli fiducia, ed alla fine è stato ripagato con i due rigori freddissimi contro Spagna e Inghilterra.
Con un lungo post su Instagram, il numero 20 della Nazionale si è scaricato da tutta la tensione e ha espresso la sua felicità per la vittoria di Euro 2020:
“Questa è la storia di un viaggio incredibile iniziato molto prima degli europei. E’ un viaggio che parla di sogni e di incubi, di folli visionari, di rinascite, di aggregazione e di distanziamenti. E’ il viaggio di una nazionale che ha aspettato per anni di riscattare le delusioni del passato ma è anche il viaggio di una nazione che ha vissuto il suo momento più buio nel 2020, che per prima è stata costretta ad affrontare la pandemia e a contare le sue perdite, che ha aspettato con pazienza e dedizione di rialzarsi, stringendo i denti e spremendosi il cuore in attesa della fine dell’incubo. Un viaggio che parla di sacrifici, di desideri collettivi, di riscatti personali e soprattutto della necessità del popolo italiano di mettere passione e speranza nelle imprese che compie. L’Italia aveva bisogno della nazionale e la nazionale aveva bisogno dell’Italia intera.
Abbiamo voluto con tutti noi stessi ed insieme a tutti voi che questo viaggio durasse il più a lungo possibile. Ci siamo stretti intorno alla maglia azzurra con profondo rispetto e con la coesione e l’unione del nostro gruppo, che sono state le nostre armi più forti fin dal primo giorno e siamo arrivati a giocare la finale sapendo di aver già compiuto un’impresa epica ma desiderando ancora e con ogni energia possibile che questo viaggio finisse con la coppa tra le nostre braccia, con le lacrime di gioia, con le urla di felicità, e con il tricolore portato in trionfo nella notte italiana più magica di tutte. E ci siamo riusciti, l’impresa è compiuta, siamo campioni d’Europa, abbiamo preso il dolore, le frustrazioni, il ricordo di un’Italia chiusa che cantava e si faceva forza dai balconi e li abbiamo trasformati in qualcosa di bellissimo e di indimenticabile da regalare ad ogni folle, nostalgico, sognatore, appassionato italiano nel mondo”.