Una notte di riflessioni, probabilmente insonne, a rivedere mentalmente schemi, diagonali, marcature preventive, rinterzi (parola che piace assai al ct) e calci piazzati, a immaginare sovrapposizioni e posizioni a palla coperta e a palla scoperta, poi la scelta finale, che è completamente diversa da quella ipotizzata ieri. Luciano Spalletti ha deciso la formazione che stasera alle 21 a Lipsia affronterà la Croazia nella gara che vale gli ottavi di Euro2024.
- Quattro cambi per l'Italia di Spalletti
- Il discorso motivazionale, occhio ai quattro diffidati
- Il tabù Croazia da battere
- Le formazione ufficiali di Croazia-Italia
- Donnarumma fiducioso sul passaggio del turno
Quattro cambi per l’Italia di Spalletti
Il modulo lo si scoprirà in campo, ma dovrebbe essere un 3-5-2 si ipotizzava Dimarco fuori con Cristante-Barella più avanzati rispetto a Jorginho e Cambiaso ala destra con Chiesa dall’altra parte. Retegui centravanti, Darmian terzino sinistro al posto di Dimarco, ovvero quattro novità rispetto all’undici iniziale schierato contro la Spagna ma probabilmente era solo pretattica. Si giocherà con la difesa a tre con Darmian a destra e a sinistra Dimarco che ha recuperato. Confermato a centrocampo Pellegrini assieme a Jorginho come play ed anche Di Lorenzo a destra, nonostante le ultime prove poco convincenti. Davanti non c’è Chiesa ma Raspadori al fianco di Retegui.
Il discorso motivazionale, occhio ai quattro diffidati
Nel pomeriggio Spalletti ha tenuto l’ultima riunione tecnica prima di dirigersi in pullman verso la Leipzig Arena. Chiesa il primo a salire sul bus, Bastoni l’ultimo tra i giocatori, seguito dal capodelegazione Buffon, accolto da un’ovazione da parte dei numerosi tifosi presenti all’esterno. Prima di salire sul pullman, partito poco dopo le 19.10, Spalletti ha ringraziato la folla, mandando un bacio per ringraziarli dell’incitamento. Una raccomandazione particolare è stata rivolta ai diffidati, due dei quali sono titolari, ovvero: Donnarumma, Calafiori, Cristante e Pellegrini. Al primo giallo infatti scatta la diffida, al secondo arriva lo stop per un turno. La diffida permane fino agli ottavi (compresi), poi dai quarti i cartellini vengono azzerati.
Il tabù Croazia da battere
C’è da sfatare il tabù croato, nazionale che, da quando è stata nominata Repubblica indipendente dopo la disgregazione della Jugoslavia nel 1991, gli azzurri non hanno mai battuto. La Croazia è arrivata allo stadio con diversi minuti di anticipo rispetto agli azzurri.
Le formazione ufficiali di Croazia-Italia
Queste le formazioni ufficiali:
Croazia (4-3-2-1): Livakovic; Stanisic, Sutalo, Pongracic Gvardiol; Kovacic, Modric, Brozovic; Pasalic, Susic; Kramaric. Ct Dalic.
Italia (3-5-2): Donnarumma; Darmian, Bastoni, Calafiori; Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Pellegrini, Dimarco; Raspadori, Retegui. Ct. Spalletti.
Donnarumma fiducioso sul passaggio del turno
Gianluigi Donnarumma ha parlato in diretta a Sky Sport prima del match: “E’ difficile da spiegare, indossare questa maglia, venire allo stadio è un’emozione indescrivibile. Farlo da capitano lo è ancora di più. Sono emozionato ma bisogna avere la testa lucida e bisogna pensare a gestire la partita. Ce la faremo? Sicuramente”.
Spalletti spiega le sue scelte di formazione
Nel pre-partita ha parlato anche Spalletti a Sky: “Già in America e a Empoli abbiamo giocato così, le convocazioni facevano intendere queste scelte, ne avevamo parlato, avevo l’esigenza di mettere un uomo più vicino alla prima punta e l’esigenza di coprire i tagli centrali ai centrocampisti, hanno due terzini che spingeranno moltissimo e troveranno due che li aspettano mantenendo inalterata qualità in mezzo al campo, con Jorginho che sa dialogare e che saprà far alzare gli esterni. Nell’ultima gara non siamo stati capaci di fare quello che avevamo previsto, ci sono stati comportamenti che non voglio rivedere ma stiamo bene e abbiamo le carte in regola per tenere la partita in equilibrio. Voglio dire che tutti hanno fatto il loro dovere fin qui, era duro qualificarsi, poi abbiamo trovato questo girone della morte come l’avete definito voi e ci giochiamo la vita con la Croazia per capire se saremo protagonisti o comparse in questa storia”.