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Eurolega, Milano passa in casa dell'Asvel, ma con Gallinari sullo sfondo. E da Trapani dicono: "Mai cercato il Gallo"

La 36enne ala azzurra, svincolata, non pensa alla serie A con Olimpia o Sassari ma vuol restare negli States dopo l'ultima esperienza a Milwaukee

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Il 2025 dell’Olimpia Milano comincia con una bella vittoria in casa dell’Asvel, ma se qualcuno cerca un bel “giallo”, allora questo rimbalza dalla Florida alla Sicilia, ma ha come destinazione Milano. Dove Danilo Gallinari potrebbe sbarcare a stretto giro di posta, se solo Ettore Messina dovesse prendere in debita considerazione l’ipotesi di arruolare il Gallo al roster dell’EA7 Exchange già in questa stagione. Perché una cosa è certa: Danilo ha sempre affermato di voler chiudere la propria carriera lì dove tutto era cominciato, cioè all’Olimpia, la squadra di papà Vittorio, quella nella quale ha mosso i primi passi nel basket che conta dopo i trascorsi nelle giovanili e prima di salpare alla volta dell’NBA.

Gallo, il telefono non squilla e l’Europa è più vicina

Avrebbe potuto tornare a casa già la scorsa estate, il Gallo, che pure ha preferito prendersi tutto il tempo possibile in attesa che una delle 30 franchigia NBA facessero squillare il telefono, pronte ad accoglierlo per la 17esima stagione di fila nella lega. Solo che quel telefono sin qui non ha mai squillato, e visto che capodanno è già un ricordo, ecco che per Danilo sono ricominciate le voci legate a un imminente ritorno in Europa.

In realtà, almeno per un mese Gallinari ha di che essere fiducioso: la trade deadline è fissata per giovedì 6 febbraio, e tecnicamente entro quella data qualcuno potrebbe farsi vivo, deciso a rilevare i servigi dell’ala di Graffignana per provare a inseguire assieme un ultimo ballo play-off.

È il motivo che dallo scorso settembre ha convinto Danilo a starsene buono dall’altra parte dell’oceano, allenandosi per farsi trovare pronto quando il telefono avrebbe squillato. Solo che nel frattempo dall’Europa le sirene hanno continuato a suonare, e una di queste (a detta di qualcuno) sarebbe arrivata nientemeno che dalla Sicilia.

Trapani smentisce, Messina invece prende tempo…

Che Trapani sia una piazza ambiziosa non è un mistero, anche perché gli investimenti fatti dal patron Valerio Antonini sono sotto gli occhi di tutti. Ma proprio quest’ultimo ha risposto con sdegno ai rumors emersi nelle scorse ore, che volevano gli Shark interessati a Gallinari, con tanto di offerta avanzata ma rifiutata. “Non abbiamo mai cercato Gallinari, perché debbo sentire queste falsità?, s’è domandato Antonini su X.

In realtà a rilanciare la notizia è stata La Prealpina, quotidiano solitamente abbastanza informato sulle vicende del basket italiano (è stato il primo a parlare di Mannion all’Olimpia a fine ottobre), ma il patron di Trapani ha liquidato la cosa aggiungendo che “se avessimo voluto prendere Gallinari avremmo fatto un’offerta seria, certo non saremmo passati per un giornaletto di provincia”.

In realtà dall’entourage del Gallo è filtrato che non c’è stato alcun contatto con gli Shark, e che l’unica offerta che verrebbe presa in esame dal giocatore riguarderebbe quella proveniente da Milano. Insomma, se Messina dovesse prendere il telefono, allora nulla sarebbe precluso. Anche se Danilo in tempi recenti aveva spiegato che, qualora non dovessero esserci occasioni in NBA, tra le opzioni in ballo c’era anche quella di diventare da subito dirigente, optando quindi per restare a vivere negli USA.

L’Olimpia apre il 2025 con una vittoria: 75-66 sull’Asvel

Messina però aveva altro a cui pensare: Milano ha infatti debuttato nel nuovo anno nella trasferta di Eurolega in casa dell’Asvel Villeurbanne, che nel finale ha perso contatto e ha consentito all’EA7 di centrare il primo successo del 2025, interrompendo la striscia europea di tre ko. di fila con la quale si era chiuso il 2024.

Vittoria preziosa, seppur “sporca” per come è venuta fuori: non è stata una versione “dominante” dell’Olimpia, ma è comunque bastata per riprendere il cammino nei piani alti della classifica.

Decisive quattro triple firmate da Shields, Ricci e LeDay (due di fila) negli ultimi tre minuti di partita: fino a quel momento l’equilibrio regnava sovrano, con De Colo e Maledon bravi a tenere a contatto la formazione transalpina. Qualche grattacapo in casa EA7 per l’infortunio patito da Dimitrijevic prima dell’intervallo lungo, ma la soddisfazione per aver riportato a casa la prima W dell’anno (per ora) prevale su tutto. Top scorer di serata il solito Mirotic con 18 punti, LeDay ne firma 17.

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