Con tutto il cuore possibile la Roma è riuscita a difendere il vantaggio della gara d’andata e conquistare così l’accesso alla finale di Europa League. Eliminato il Bayer Leverkusen dopo lo 0-0 del ritorno in Germania, è rimasta decisiva la rete del giovanissimo Edoardo Bove all’Olimpico. Per i giallorossi è la seconda finale consecutiva europea con José Mourinho in panchina, il 31 maggio a Budapest ci sarà il Siviglia.
- Roma, Mourinho esalta i suoi ragazzi
- Roma, due finali in due anni per Mourinho
- Roma, per Pellegrini è una piccola impresa
Roma, Mourinho esalta i suoi ragazzi
Dopo la partita, José Mourinho ha parlato così a Sky con un pensiero anche a quello che sta succedendo in questi giorni: “C’è un messaggio che voglio mandare all’Emilia-Romagna, forza. Nelle difficoltà riesci a trovare il meglio di te stesso, è un momento di grande festa a Roma ma non possiamo dimenticare la tristezza della gente. Noi non possiamo evitare questo. La mia squadra è questa, nei piccoli dettagli”.
Mourinho è davvero soddisfatto della sua squadra: “I ragazzi danno tutto, questa partita è il risultato del nostro lavoro, delle esperienze, della saggezza tattica e di sapere stare nelle partite. È una squadra incredibile, se posso chiedere qualcosa di più ai romanisti. Questi ragazzi meritano qualcosa di speciale lunedì, partendo da Trigoria per arrivare alla gara”. Messaggio in vista della gara con la Salernitana.
Roma, due finali in due anni per Mourinho
Conference vinta lo scorso anno e ora la finale di Europa League. Un traguardo che porta Mourinho nella storia del club giallorosso. Ma lui non la vede così: “La mia preoccupazione non è stare nella storia della Roma, ma aiutare i ragazzi a crescere e fare cose importanti. Aiutare i romanisti che mi hanno dato tanto sin dal primo giorno. Questa è una gioia molto grande per arrivare a un’altra finale”.
Sulla sua partita ha poi detto: “L’agilità c’è ancora, non è un problema. L’esperienza non gioca un ruolo, perché la pressione e la gioia si sentono uguale. Per me è molto difficile giocare contro i miei amici, durante la partita si dimentica. Non mi piace festeggiare in faccia. Xabi Alonso è uno dei miei e faccio fatica”.
Roma, per Pellegrini è una piccola impresa
Ai microfoni di Sky Sport, è intervenuto anche il capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini: “Ci sono moltissime cose in cui la Roma deve e può migliorare, ma il sacrificarsi così, con un’identità forte da gruppo vero, non ce l’ha nessuno. Il Bayer è una squadra forte, con individualità importanti e palleggio, stava perdendo e doveva attaccare. Ci siamo messi lì come una famiglia e siamo riusciti in questa piccola impresa”.
Dopo la scorsa Conference vinta, ora c’è la finale di Europa League sempre con Mourinho in panchina: “Quando è arrivato ci aspettavamo questo salto di qualità, poi non è sempre così, ma lui è l’artefice di questa nostra identità – ha concluso -. La mia sensazione, da dentro, era che ci mancasse sempre un pezzettino per arrivare lì, anche gli anni prima. Mourinho ci ha dato un bel pezzo, non un pezzettino”.