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F1, Austria, Leclerc fa mea culpa sull'errore nelle qualifiche. Ma Vasseur: "Stiamo migliorando"

Alla fine del sabato tra Sprint Race e qualifiche la Ferrari fa il bilancio in vista della gara di domani del GP d'Austria. Leclerc ammette l'errore in Q3, Sainz parla della rivalità con Mercedes e Vasseur guarda il bicchiere mezzo pieno

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

La Ferrari concede qualche piccolo segnale ma resta per ora spettatrice del duello tra Red Bull e McLaren, con in più Mercedes ad infilarsi nel ruolo di terza incomoda e Maranello che rischia di essere, al momento, la quarta forza nell’attuale battaglia in F1. Questo in estrema sintesi il bilancio delle qualifiche del GP d’Austria, ma potremmo anche allargare il discorso a questo fine settimana sul circuito di Spielberg in attesa del redde rationem della gara di domani.

GP Austria, Qualifiche: le Ferrari graziate dalla penalizzazione di Piastri

Max Verstappen ha conquistato la quarantesima pole in carriera dopo la vittoria della Sprint Race, davanti a Lando Norris, George Russell (al suo posto doveva esserci Oscar Piastri, poi penalizzato e finito al settimo posto a causa di un’infrazione dei limiti della pista) e quindi Carlos Sainz, quarto. Charles Leclerc finisce sesto, dietro a Lewis Hamilton, pagando in particolare qualche difficoltà con la SF-24 e l’esser andato lungo in curva 9 dopo aver perso il posteriore della sua monoposto.

Quest’ultimo dopo la Sprint aveva ammesso di voler provare qualche esperimento con il set-up, gettando il cuore oltre l’ostacolo per superare il problema di una monoposto non così veloce come vorrebbe. Peccato la sbavatura che ha compromesso la propria qualifica, come ammesso nelle interviste concesse a Sky Sport.

Leclerc spiega l’errore: “Mi assumo le responsabilità. Potevo fare un risultato migliore”

“Io ci voglio sempre provare, ma oggi era troppo e la cosa non ha dato i suoi frutti. In curva 1 e 3 ero soddisfatto perché mi sono trovato due decimi più veloce del giro precedente ed ero ottimista. Ma poi in curva 4 ho frenato tardi bloccando l’anteriore, e quindi sono andato dritto. Nella 6 mi sono lanciato sperando di reggere, ma sono finito comunque nella ghiaia. Nella 7 ho continuato a spingere ma da lì ho capito che la cosa si stava facendo difficile”, questa la disamina del monegasco.

Leclerc ha proseguito: “È stato un peccato perché con la gomma usata il mio primo run in Q3 era buono, avevo un feeling migliore e il team ha fatto ottimo lavoro. Ma poi ho sbagliato io. Mi dispiace soprattutto dopo le ultime gare che sono state difficili. Avrei voluto fare un risultato migliore, magari un terzo posto”.

Sainz: “Domani sarà una gara tirata con le Mercedes”

Sainz invece si è detto soddisfatto della sua qualifica, giudicata “positiva” vista la lotta che ha avvicinato la Ferrari ai primi cinque. “Credo che abbiamo fatto il massimo – ha quindi concluso – . Le Mercedes sembrano più avvantaggiate sul passo gara rispetto alla qualifica dove scontiamo appena dieci millesimi, ma domani sarà una gara comunque tirata contro di loro”.

Vasseur: “Abbiamo fatto un piccolo passo avanti rispetto a ieri”

Frédéric Vasseur, sempre a Sky Sport, ha comunque sottolineato il fatto che sia stato compiuto “un piccolo passo avanti rispetto a ieri”. “Però – ha avvisato – non è sufficiente perché volevamo piazzarci più avanti nella griglia di partenza”.

Tuttavia, ha puntualizzato il team principal, “complessivamente abbiamo fatto un passo avanti”. E sulla qualifica di Leclerc ha detto: “Charles stava facendo un buon giro, ma poi ha avuto un bloccaggio in Curva 4. Comunque era molto più veloce rispetto al tentativo precedente. Questo significa che era un buon giro, poi chiaramente l’obiettivo è concluderlo e non fare un bel giro fino alla Curva 4″.

“Ma – ha ribadito Vasseur – ci troviamo in una situazione migliore rispetto a ieri. Domani credo ci sarà parecchia battaglia al primo giro, e chiaramente la gara sarà diversa rispetto alla Sprint perché sarà più strategica. Ma è chiaro anche che il treno DRS può avere una grande influenza, si parla di 6 decimi per giro, un distacco tra la seconda e la decima posizione. Ciò significa che se prendi il treno giusto puoi rimanere nel DRS ed averne i vantaggi”.

“Abbiamo risolto il problema della temperatura dei freni”

Infine il team principal ha assicurato sul problema della temperatura dei freni: “Lo abbiamo risolto, ma credo che è un problema che hanno avuto tutti stamane perché una volta che ti infili nel treno DRS surriscaldi tutto e devi gestire sia il passo che il lift and coast”. Sull’effetto saltellamento, “ieri è stato eccessivo, danneggiando i piloti nelle curve ad alte velocità tra la 7 e la 10. Abbiamo sistemato un po’ le cose oggi anche se non è abbastanza, ma siamo un po’ più vicini”.

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