È stato un Gran Premio caratterizzato dalla pioggia e dalla confusione quello di Montecarlo, gara dove la Ferrari alla fine si è trovata a cedere altri punti importanti alla Red Bull.
- Ferrari, Binotto sta con Sainz
- Ferrari, Binotto guarda avanti
- Ferrari, troppi punti persi nonostante una buona macchina
Ferrari, Binotto sta con Sainz
La scuderia austriaca ha infatti chiuso l’appuntamento di Monaco mettendo Perez e Verstappen rispettivamente sul primo e terzo gradino del podio.
In mezzo, la Ferrari è riuscita a piazzare Carlos Sainz il quale per, nonostante il piazzamento di tutto rispetto, è finito vittima di pesanti critiche per la sua condotta in gara. A stemperare la situazione ci ha pensato direttamente Mattia Binotto che in merito alle scelte e al comportamento dello spagnolo ha minimizzato rivelando come sono andate veramente le cose.
“Inizialmente Carlos è stato chiamato via radio, ma a poche curve del suo rientro ci siamo accorti che ormai Perez stava andando talmente forte che comunque gli sarebbe stato davanti e, quindi, abbiamo deciso di tenerlo fuori con un secondo ordine” ha ammesso il TP della Rossa confermando come il madrileno abbia quindi seguito gli ordini di scuderia.
Ferrari, Binotto guarda avanti
Il numero uno del Cavallino è parso poi consapevole della necessità di limitare gli errori e velocizzare la crescita di tutta la scuderia: entrambi gli aspetti, visti le ultime prestazioni in chiaroscuro, sono di vitale importanza per puntare al titolo.
“Quanto accaduto in Spagna è stata una storia completamente diversa: ovviamente abbiamo avuto problemi di affidabilità mentre eravamo saldamente in testa alla gara. Qui ci sono state delle circostanze in cui ci siamo resi la vita più difficile, non siamo stati bravi a decidere” ha affermato Binotto a Formula1.com.
“Sono abbastanza sicuro che sia una situazione che ci renderà più forti. Siamo abbastanza consapevoli: essere competitivi è un dato di fatto; vincere è un altro compito ed è un altro livello di difficoltà. E penso che come squadra stiamo ancora progredendo, imparando e forse ci vorrà ancora un po’ di tempo”.
Ferrari, troppi punti persi nonostante una buona macchina
Quella del tempo è però una variabile che potrebbe condannare, o quantomeno fortemente penalizzare, la Ferrari nel breve-medio termine.
La scuderia di Maranello, nonostante i 194 giri condotti al comando da Leclerc contro i 142 di Verstappen, negli ultimi tempi ha raccolto troppo poco per quanto dimostrato in pista (nelle ultime quattro gare il pilota monegasco ha lasciato per strada ben 55 punti) e se questo trend venisse confermato la rincorsa al titolo mondiale, tanto tra i piloti quanto tra i costruttori, potrebbe farsi oltremodo impervia.