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F1, la stagione destabilizzante per Chris Horner e Geri Halliwell non è ancora finita: il T-Tray ultimo capitolo Red Bull

Un anno di pressioni, scandali e ancora un nodo da sciogliere dopo l'ultima vicenda che ha travolto la scuderia e il suo team director e CEO appena uscito da una delicata indagine

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Per Christian Horner, geniale artefice del successo della Red Bull delle meraviglie che ha segnato l’ultimo ventennio in F1, questo 2024 ancora in corso può definirsi senza timore di smentita l’annus horribilis della sua esaltante carriera nella scuderia dei bibitari.

Una ascesa folgorante, attraversata in questi ultimi mesi da una tale densità di avvenimenti da richiedere una certa attenzione alla cronologia di eventi che hanno coinvolto anche la sua compagna, Geri Halliwell.

Scandali Red Bull, Horner travolto

Rovinosi e devastanti scandali interni al team, vicende controverse, strappi annunciati e consumati in nuna serie ininterrotta di eventi che hanno condizionato e non poco l’immagine pubblica del manager britannico e anche della di lui consorte, l’artista di fama planetaria Geri Halliwell, profondamente turbata dalla vicenda che li ha investiti entrambi.

L’ultima scandalo, in ordine di tempo è il T-Tray, caso che rischia di compromettere questa fine anno. Ammettiamolo, uno scenario inimmaginabile solo un anno fa quando Max Verstappen e Sergio Perez vinsero praticamente tutto il possibile. Ora, invece, pur essendo ancora in lotta per conquistare entrambi i titoli F1, si contendevano una egemonia totale estesa alla monoposta progettatata dai bibitari.

Dal caso Horner alla recente vicenda del T-Tray, il regno Red Bull sembra vacillare ad ogni colpo dopo 20 anni di puro godimento, nel circus e nel sistema arricchito da nuovi protagonisti. E alla vigilia del GP di Austin che promette nuove schermaglie, in pista.

Lo scandalo Horner: l’inizio di tutto

A febbraio, quando sono state rese note le accuse di molestie sessuali presentate da una dipendente contro il team manager Christian Horner, prodigio della F1 e della scuderia austriaca che si è visto investito da una denuncia per comportamenti inappropriati, resa nota dalla stessa Red Bull. Ne è scaturì un’indagine interna condotta da un legale indipendente e a una dolorosa sequenza di capitoli che videro in primo piano anche la moglie di Horner, Geri Halliwell profondamente turbata. Caso chiuso l’8 agosto con l’assoluzione di Horner, respingendo il reclamo presentato dalla ex dipendente Red Bull la quale era stata sospesa dopo la denuncia.

Fonte: ANSA

Geri e Chris Horner

I media inglesi hanno narrato e riportato dettagli molto privati di come la coppia ha vissuto questa fase della loro storia matrimoniale e a livello pubblico non sono mancate le prove di vicinanza di Geri, che si è mostrata in pubblico comunque tesa, inevitabilmente toccata.

Mercato da effetto domino

Come se non bastasse, ci sono stati poi gli abbandoni dei top verso scuderrie mabiziose e anche danarose, a quanto pare. Adrian Newey ha salutato il team austriaco dopo 18 anni insieme chiudendo un ciclo peer aprirne un altro in Aston Martin, magari di altrettanti successi.

L’effetto domino è arrivato di conseguenza, scompaginando gli equilibri interni: Will Courtenay è passato in McLaren, mentre Jonathan Wheatley, invece, sarà team principal Audi. A dimostrazione che 20 anni insieme hanno una valenza, ma anche stravolgere queste certezze ha una sua valenza.

Fonte: ANSA

Horner con Verstappen a Monza

L’insofferenza di Verstappen

Il tutto mentre Verstappen e suo padre continuavano ad alimentare i dubbi sul matrimonio con la scuderria tedesca, partendo proprio dalla scandalo Horner e proseguendo lungo l’intero arco della stagione.

Una serie di turbolenze che hanno contribuito a rendere l’ambiente della scuderia più vulnerabile o ad essere percepito come tale, dall’esterno. Solo il futuro dirà se, poi, Max rimarrà fedele al team o prenderà decisioni diverse.

L’ultimo nodo legato al T-Tray

Poi le questioni tecniche, come il nuovo articolo sulla frenata anti-simmetrica che ha costretto il team a rivedere u progetto già difficoltoso. La Red Bull applicava una valvola con attacco a T che sfruttava proprio la frenata anti-simmetrica, rendendo la vettura più stabile, ma con la revisione di questo articolo la scuderia e gli ingegneri impegnati hanno dovuto rimaneggiare la monoposto con le conseguenze che sappiamo.

Da ultimo alla Red Bull, e a Chris Horner, è toccato quel che vi abbiamo riportato con ogni dettaglio possibile, ovvero la vicenda del T-Tray. Ad Austin, in Texas, la Fia aveva avviato un’indagine su un sistema con cui un team avrebbe potuto modificare l’altezza da terra della vettura in regime di parco chiuso.

Il team austriaca ha ammesso alla Bbc di aver utilizzato un ammortizzatore per ritoccare il T-Tray, ovvero l’ingresso del fondo, specificando che non si tratta di un’operazione attuata quando la vettura è assemblata definitivamente, e informando la Fia. Insomma, un pasticciaccio per ora che non contribuisce affatto a uscire da questo 2024 lasciandosi definitivamente alle spalle problemi, nodi e anche scossoni che hanno in parte già travolto l’assetto del team. E messo a repentaglio anche il duo Horner-Halliwell, stando ai media inglesi.

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