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F1, Massa rompe il silenzio sul crashgate: "Quel titolo è mio". Domenicali, prove di disgelo: invita Felipe a Interlagos

A 15 anni di distanza da Interlagos 2008, l'ex Ferrari Felipe Massa vuote il sacco su quel Mondiale vinto da Lewis Hamilton per un punto e la sua azione legale contro la FIA e la Formula 1 per il crashgate. Intanto Stefano Domenicali prova a ricucire lo strappo

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Sono passati 15 anni esatti. Quindici quasi quanti i secondi in cui Felipe Massa è stato campione del mondo di Formula 1 del 2008. Ieri come oggi negli occhi e nei ricordi del brasiliano così come in quelli di tutti i tifosi Ferrari c’è quel contrasto di emozioni fino al “maledetto” sorpasso di Hamilton a Glock all’ultima curva che valse il titolo all’inglese. Un Mondiale macchiato dal crashgate, da quel Gran Premio di Singapore manipolato dalla Renault per far vincere la gara ad Alonso.

Scandalo che a conti fatti costò il titolo a Felipe. Sempre più deciso Massa. Vuole chiarezza. Vuole giustizia. E perchè no, vuole quel Mondiale oramai al centro di un’aspra diatriba legale che lo stesso pilota brasiliano ex Ferrari, ha intrapreso.

Nel giorno del quindicinnale di quell’ultima gara, proprio a Interlagos dove oggi inizierà il week end del Gran Premio del Brasile, Felipe Massa ha vuotato il sacco sulla “lotta per la giustizia” in una lunga intervista in cui Felipao ha anche ammesso di essere stato invitato a Interlagos direttamente da Stefano Domenicali anche se non nelle vesti di ambasciatore della F1.

Crashgate, Massa: “Voglio giustizia, Mondiale 2008 manipolato”

In un’intervista esclusiva su PlanetF1, Felipe Massa ha parlato apertamente della battaglia legale che sta portando avanti sull’assegnazione del Mondiale di F1 del 2008 vinto da Hamilton all’ultimo respiro proprio sul brasiliano e “macchiato” dal crashgate di Singapore. E comincia proprio dall’inizio:

“Quest’anno non mi sono svegliato e ho detto ‘devo andare in tribunale perché non credo che sia corretto quello che è successo 15 anni fa’. Tutto è iniziato dall’intervista di Bernie (in cui ammetteva di essere a conoscenza del crashgate di Piquet a Singapore 2008, ndr). Quando l’ho sentito, ho provato un’enorme frustrazione. Successivamente ho detto a molte persone in Formula 1 che non era corretto. Non è giusto.

“Sono andato da solo per cercare di mettere insieme un team legale molto grande in molti paesi diversi – sei paesi – abbiamo un grande ufficio in molti paesi diversi. Hanno iniziato a studiare la situazione e sono molto motivati ​​dal fatto che possiamo combattere, e lo siamo.

“C’è sicuramente una grande possibilità di lottare per la vittoria perché quello che è successo non è giusto. Ecco perché ho deciso di farlo, capisco che a volte le persone non vogliono commentare la situazione, il caso, perché hanno paura, come in Formula Uno. Ma credo davvero che alcune persone dovranno commentare”

Fonte: ANSA

Crashgate, Massa vuole il titolo: “Nessun precedente come Senna-Prost, Hill-Schumacher o Verstappen-Hamilton

Cosa rappresenterebbe per te una vittoria? Si tratta di una compensazione economica o niente meno che del titolo mondiale per il 2008?

FM: “Fin dalla prima intervista ho detto che sono qui per essere riconosciuto Campione del Mondo. Questa è la cosa più importante per me, questo è il nostro obiettivo, questo è il mio obiettivo per cui combatterò fino alla fine per essere riconosciuto Campione del Mondo 2008”.

Sei in qualche modo preoccupato che le tue azioni possano creare un precedente in cui altri piloti decidano di provare a contestare legalmente l’esito di una lotta per il Campionato del Mondo?

FM: “Penso che sia una domanda molto importante perché la gente deve capire che il mio caso è manipolato. Nel mio caso era già stato accertato che quella gara fosse stata manipolata. Altri casi sono forse arbitrali o forse sportivi. Se ti stai riferendo agli scontri in pista tra Damon Hill e Michael Schumacher, Ayrton Senna con Alain Prost, Hamilton e Max Verstappen 2021… questi sono casi diversi, sportivi, in cui uno ha spinto l’altro fuori gara come Senna e Prost, Hill e Schumi, ma la manipolazione… no. Dico solo che il mio caso è diverso da tutti gli altri”

Massa, l’intervista: Felipe tira in ballo Hamilton e gli altri piloti

Hai avuto modo di parlare con Lewis Hamilton riguardo la situazione, dato che è il suo titolo che insegui?

FM: “No, non abbiamo avuto alcuna comunicazione. Tutto ciò che stiamo facendo non è contro Lewis. Voglio dire, rispetto davvero Lewis come pilota per tutto quello che ha fatto, è uno dei migliori piloti nella storia della Formula Uno. Ma quello che sto facendo è contro il risultato di una gara manipolata. Nel punto della gara in cui è avvenuta la manipolazione, ero in testa, ero il primo in quella gara. Quindi non c’è niente contro Lewis. Mi piace molto Lewis come pilota e sta facendo moltissime cose per la giustizia, tanti diversi tipi di giustizia nel mondo. Penso che, un giorno, avrà bisogno di parlare di questa cosa. Penso che sia abbastanza chiaro che non sto facendo nulla contro di lui”.

Durante la conferenza stampa in Brasile, a molti piloti è stato chiesto il loro parere sull’azione legale, nessuno però ha voluto commentare. Quanto sostegno hai sentito per la tua causa all’interno del paddock della F1?”

FM: “Ho molto supporto, a dire il vero, da parte dei piloti, molti piloti. Anche quelli che c’erano all’epoca, a dire il vero. Ma anche dalla gente comune che incontro per strada, all’aeroporto, al ristorante, nel centro commerciale, al supermercato, ovunque, ovunque vada, le persone mi fermano e mi spingono dicendo che devo lottare per la giustizia dello sport”.

Massa ripensa a quel GP del Brasile 2008: “Orgoglio Ferrari!”

Quella gara di Interlagos di 15 anni fa Felipe Massa la vinse in grande stile dopo un week end perfetto per lui e per la Ferrari. Fino alla bandiera a scacchi. Il brasiliano è stato campione del mondo per una manciata di secondi fino al famoso sorpasso di Hamilton su Glock rallentato dall’essere rimasto con gomme asciutte su pista bagnata. Massa ricorda quella gara così:

Un fine settimana perfetto, io e tutta la squadra Ferrari. Tutto era semplicemente perfetto. Nelle prove, nelle qualifiche, in gara. Ricordo così tanto quando ero in griglia, potevo sentire l’energia delle persone che mi spingevano. Quindi il rumore, la gente che cantava, urlava per quella situazione. Sull’asciutto, sul bagnato, non importa, tutto è stato semplicemente perfetto. È stato il nostro fine settimana, abbiamo fatto un lavoro perfetto. Penso che sia stata una gara fantastica, una lotta fantastica, direi. Cerco sempre di usare tutto ciò che sentivo nel mio cuore su quel podio, anche per la mia gente e per i media”.

Massa vs F1, prove di disgelo: “Domenicali mi ha invitato a Interlagos”

Nelle ultime ore si era diffusa la voce che Felipe Massa non sarebbe stato presente a Interlagos per il “suo” Gran Premio del Brasile nonostante sia ancora “ambassador” ossia ambasciatore della F1 nel mondo. Già a Monza, come confermato dallo stesso Felipe, la FIA lo aveva dichiarato come “ospite indesiderato” consigliandogli di non presentarsi in autodromo, idem era successo in Giappone. Si era pensato che sarebbe stato uguale in Brasile, ma Massa spiega cosa è successo nelle ultime ore:

“Non ho mai detto che non andrò! Ho sempre detto che non sapevo se sarei andato oppure no. Da ambasciatore, sicuramente, mi è stato chiesto di non andare a Monza. Qui, a Interlagos, sono stato invitato, ma non per lavorare come ambasciatore ma solo come ospite. Sono stato invitato e ho ricevuto un invito da Stefano Domenicali per me e la mia famiglia. Penso che andrò”.

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