La Formula 1 piange Eddie Jordan. A 76 anni se n’è andato dopo aver lottano strenuamente contro la malattia: un tumore alla vescica e alla prostata, che nel frattempo s’era diffuso anche nella colonna vertebrale e nel bacino. Uno degli ultimi garagisti, amanti del motorsport, capace come pochi di creare dal nulla una scuderia e arrivare a competere con i grandi team. La sua monoposto gialla era riconoscibilissima. Fu lui a scoprire e far esordire in F1 Michael Schumacher. Ha fatto la storia del circus, personaggio iconico e sulle righe, grande competente. Per lui hanno corso grandi piloti: Rubens Barrichello, Martin Brundle, Damon Hill, Heinz Harald Frentzen, Giancarlo Fisichella e Jean Alesi
- La battaglia contro il male di Eddie Jordan
- L'annuncio della famiglia Jordan: "Ha lavorato fino all'ultimo"
- Se ne va un pezzo di storia di F1, Eddie Jordan
- Le vittorie di Jordan in F1: Hill, Frentzen e Fisichella
- La fine dell'avventura in F1, Jordan opinionista
- Il saluto di Stefano Domenicali: "ciao Eddie"
- Eddie Jordan, il cordoglio della Ferrari
La battaglia contro il male di Eddie Jordan
Eddie Jordan aveva rivelato qualche mese fa di essere stato colpito da un tumore alla vescica e alla prostata, che nel frattempo s’era diffuso anche nella colonna vertebrale e nel bacino. “A marzo mi era stato diagnosticato questo male, direi piuttosto aggressivo per come si è dimostrato essere nel corso della terapia. Per fortuna adesso le cose stanno andando meglio: il tumore sta regredendo, gli ultimi controlli hanno dato l’esito sperato. È una battaglia lunga, però ad oggi va tutto come sperato e ho soltanto una gran voglia di continuare a combattere”.
E nonostante la malattia aveva continuato a “lavorare” sfornando podcast sulla F1 insieme al suo amico ed ex pilota David Coulthard. La scorsa primavera è stato il manager a cui Adrian Newey si è affidato per curare le trattative per la sua nuova squadra che poi sarebbe stata la Aston Martin. Nelle ultime settimane le sue condizioni si erano aggravate fino al decesso.
L’annuncio della famiglia Jordan: “Ha lavorato fino all’ultimo”
La famiglia di Jordan ha dichiarato la morte di Eddie con questo messaggio intenso: “È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa di Eddie Jordan OBE, ex proprietario di un team di Formula 1, opinionista televisivo e imprenditore. Si è spento serenamente, circondato dalla famiglia, a Città del Capo nelle prime ore del 20 marzo 2025, all’età di 76 anni, dopo aver lottato per 12 mesi contro una forma aggressiva di cancro alla prostata”.
La tempra di Jordan si legge nella prosecuzione del messaggio della sua famiglia: “Ha lavorato fino all’ultimo, avendo comunicato il giorno di San Patrizio le sue ambizioni per il London Irish Rugby Football Club, di cui era diventato da poco patrono. EJ ha portato un’abbondanza di carisma, energia e fascino irlandese ovunque andasse. Abbiamo tutti un enorme vuoto mancante senza la sua presenza. Mancherà a così tante persone, ma ci lascia con tonnellate di grandi ricordi per farci sorridere nel nostro dolore”.
Se ne va un pezzo di storia di F1, Eddie Jordan
Nato a Dublino, in Irlanda, Eddie Jordan è sinonimo di sport motoristici. Pilota emergente in gioventù, tra gli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, Jordan ottenne il successo nell’Irish Kart Championship e corse in categorie quali Formula Ford, Formula 3 e Formula 2, oltre ad apparire nella prestigiosa 24 Ore di Le Mans.
Ma già durante la carriera da pilota inizio quella di proprietario e manager. Verso la fine degli anni ’70, Jordan aveva fondato la sua omonima squadra nel mondo delle monoposto, scalando costantemente la classifica fino ad assicurarsi un posto in F1 nel 1991. La Jordan è famosa per aver fatto esordire Michael Schumacher durante la stagione del ’91, e molti altri piloti di grande fama, tra cui Rubens Barrichello, Martin Brundle, Damon Hill e Jean Alesi, hanno gareggiato per la squadra nel corso degli anni.
Le vittorie di Jordan in F1: Hill, Frentzen e Fisichella
Hill segnò la prima vittoria della Jordan nel Gran Premio del Belgio del 1998, durante un drammatico Gran Premio del Belgio sotto la pioggia (per intenderci quello dello scontro prima in pista e poi ai box tra Schumacher e Coulthard), con il compagno di squadra Ralf Schumacher che lo seguì fino al traguardo, realizzando una doppietta e completando un risultato storico per la squadra.
Jordan vinse altre gare con Heinz-Harald Frentzen nel 1999, quando il pilota e il team emersero come sorprendenti contendenti al titolo, prima di un quarto e ultimo trionfo, per gentile concessione di Giancarlo Fisichella, nel caotico Gran Premio del Brasile del 2003.

La fine dell’avventura in F1, Jordan opinionista
Jordan vendette la sua squadra all’inizio del 2005 e il nome, ormai famoso, scomparve dalla griglia di partenza la stagione successiva, ma non sarebbe stata l’ultima volta che gli appassionati di F1 lo avrebbero visto o sentito parlare. Nel 2009 è diventato opinionista per la copertura della F1 della BBC, trascorrendo diversi anni intrattenendo gli spettatori e raccontando storie come lo shock del passaggio di Lewis Hamilton dalla McLaren alla Mercedes alla fine del 2012.
In seguito ha assunto un ruolo simile in F1 su Channel 4, mentre appariva come conduttore nel famoso programma televisivo britannico Top Gear e conduceva un popolare podcast, Formula For Success, con l’ex collega della BBC David Coulthard. Più di recente, ha ricoperto il ruolo di manager di Adrian Newey, facilitando il rapido distacco del guru del design dalla Red Bull per assumere un nuovo incarico nel team di F1 in crescita dell’Aston Martin.
I due condividevano infatti l’interesse per la vela. Jordan era anche un appassionato di musica, aveva formato una sua band e suonava la batteria e i cucchiai, oltre ad avere altri interessi come il golf, il ciclismo e le arti, e vantava un vasto portafoglio di attività commerciali.
Il saluto di Stefano Domenicali: “ciao Eddie”
“Siamo profondamente addolorati nell’apprendere della scomparsa improvvisa di Eddie Jordan”, ha affermato il presidente e CEO della F1 Stefano Domenicali. “Con la sua inesauribile energia sapeva sempre come far sorridere le persone, rimanendo sempre genuino e brillante. Eddie è stato un protagonista di un’era della F1 e ci mancherà moltissimo. In questo momento di dolore, i miei pensieri e quelli dell’intera famiglia della Formula 1 sono con la sua famiglia e i suoi cari”.
Eddie Jordan, il cordoglio della Ferrari
Tutti alla Ferrari sono addolorati nell’apprendere della scomparsa di Eddie Jordan. Che fosse un caposquadra o un commentatore televisivo, ha portato tanta vita e colore alla Formula 1. Dietro il carisma, il sorriso e le battute era un astuto uomo d’affari e un temibile concorrente. Ci mancherà moltissimo a tutti nel nostro sport. Ai suoi cari porgiamo le nostre più sentite condoglianze.