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F1, Felipe Massa fa sul serio sul Crashgate: va in causa per ottenere il Mondiale 2008, è guerra alla FIA

L'ex pilota della Ferrari Felipe Massa è passato alle vie di fatto: vuole essere risarcito per lo scandalo del Crashgate al Gp di Singapore che conti alla mano costò al brasiliano e alla Ferrari il Mondiale piloti 2008 vinto poi da Hamilton per un solo punto.

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Felipe Massa a 42 anni non ha smesso di correre. In pista e non solo. Attualmente, infatti, il pilota brasiliano è impegnato nel campionato della Stock Car Pro Series. In passato ha vinto tanto, rappresentando a lungo il colore rosso della Ferrari: soltanto Michael Schumacher e Kimi Raikkonen hanno disputato più stagioni con la scuderia di Maranello.

Ma lo sportivo di San Paolo non ha dimenticato, così come i tifosi Ferrari, il titolo sfuggito per un solo punto nel 2008. Anche a causa di quel Crashgate al Gran Premio di Singapore che conti alla mano costò quel Mondiale, che Felipao sente di aver vinto sebbene gli almanacchi raccontino altro. Ecco perchè Massa è pronto alla battaglia, pur di farsi giustizia.

Via all’azione legale: chiesto risarcimento danni

Felipe Massa non si è limitato ad una protesta via social o fatta esclusivamente di parole. Anzi, il pilota brasiliano ha dato mandato ai suoi legali per intervenire in maniera concreta e ridiscutere i fatti accaduti in quell’anno. Così il suo team di legali è passato all’azione, avviando una causa contro la Formula 1 e la FIA nel tentativo di ottenere un risarcimento danni per lo scandalo Crashgate di quel tempo. A diffondere la notizia è stata l’agenzia di stampa Reuters che ha fornito anche tutti i dettagli del caso. Ricordiamo che il titolo fu assegnato a Lewis Hamilton, con la Ferrari che si accontentò di quello costruttori.

La lettera dei legali di Massa ai presidenti di Formula 1 e FIA

La sorpresa di Ferragosto è arrivata puntuale negli uffici dei numeri uno di Formula 1 e FIA, Stefano Domenicali e Mohamed Ben Sulayem. Ad inviargliela è stato lo studio legale londinese Enyo Law che ha composto una lettera formale di otto pagine che va ad anticipare l’inizio del procedimento giudiziario. Il contenuto della missiva, nella sua parte più essenziale, recitava così:

Il signor Massa è stato vittima di una cospirazione commessa da individui ai massimi livelli della F1, FIA e FOM. In poche parole, il signor Massa è il legittimo campione piloti del 2008, e la F1 e la FIA hanno deliberatamente ignorato la cattiva condotta che lo ha privato del titolo. Il signor Massa non è in grado di quantificare completamente le sue perdite in questa fase, ma stima che esse possano superare le decine di milioni di euro: questo importo non copre le gravi perdite morali e di reputazione subite dal signor Massa“.

Cos’è il Crashgate, uno dei più grandi scandali della F1

Ma che cos’è Crashgate? Si tratta di uno dei più grandi scandali mai avvenuti in Formula 1, confermato pure dalla Giustizia Sportiva che lo ha ritenuto un illecito. Nel 2008 Massa era in lotta per il titolo insieme ad Hamilton. Alla fine a vincere fu proprio quest’ultimo anche se determinante fu il GP di Singapore che inaspettatamente, contro ogni pronostico, finì nelle mani di Fernando Alonso.

In quella gara Massa era in testa con la sua Ferrari. Ma poi il box Renault di fatto ordinò al proprio pilota Nelson Piquet junior di andare a muro per far passare al primo posto Fernando Alonso, che aveva già effettuato il pit-stop. Poi lo spagnolo vinse la gara davanti a Nico Rosberg e lo stesso Hamilton. Massa, invece, si fermò dopo essere ripartito dai box con il bocchettone della benzina attaccato alla vettura. Quei punti persi rispetto ad Hamilton furono alla fine decisivi per il titolo. Lo stesso Bernie Ecclestone ha svelato che tutti ai vertici della FIA sapevano di questo incidente orchestrato dalla Renault.

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