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F1, Ferrari a caccia dell'affidabilità: il nuovo motore fa già sognare

Mentre dalla Germania arrivano retroscena sull'annuncio "tardivo" dell'arrivo di Vasseur, in casa Ferrari si lavora alacremente al banco dinamico si lavora al banco dinamico: il motore 2023 promette bene

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L’inizio dell’era Vasseur in Ferrari è previsto per il 9 gennaio, primo giorno ufficiale di lavoro per il nuovo team principal e general manager del Cavallino, al quale è stata affidata la guida della Gestione Sportiva dopo le dimissioni di Mattia Binotto.

L’annuncio dell’ingaggio di Frédéric Vasseur, proveniente dall’Alfa Romeo, è stato dato da Maranello in data, in anticipo rispetto alle previsioni e alle indicazioni arrivate direttamente dai vertici della Ferrari dopo l’addio di Binotto, secondo le quali la scelta del nuovo team principal avrebbe richiesto più tempo.

Affidabilità e velocità: la doppia missione della nuova Ferrari

In realtà il nome di Vasseur era iniziato a girare negli ambienti della Formula 1 addirittura prima delle dimissioni di Binotto, del cui possibile addio, al netto delle smentite ufficiali, si era iniziato a parlare già durante le battute finali del Mondiale 2022, concluso dalla Ferrari al secondo posto tra i piloti con Charles Leclerc e tra i costruttori alle spalle dell’imprendibile Red Bull grazie al felice weekend di Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione, durante il quale per le Rosse tutto ha funzionato alla perfezione, in pista come a livello di strategie.

Una sorta di beffa al termine di un’annata a due facce, con l’inizio straordinario a livello di risultati grazie alle due vittorie di Leclerc nei primi tre GP e alle sei pole position del monegasco nelle prime otto gare, e di affidabilità, prima che la luce si spegnesse lentamente e inesorabilmente per una concausa di motivi, dallo stop allo sviluppo ai cronici problemi di affidabilità che hanno azzerato i sogni iridati di scuderia e tifosi. In questo senso, però, buoni motivi per sperare arrivano dalle prime indiscrezioni circa i primi “vagiti” della monoposto 2023, sulla quale ingegneri e progettisti di Maranello starebbero lavorando alacremente anche a livello di motore.

F1, il motore della Ferrari 2023 sarà più potente

Pur sotto il regime di congelamento delle power unit, iniziato dal 1° settembre 2022, data limite per i possibili aggiornamenti della parte ibrida dei propulsori, i costruttori possono infatti lavorare sull’affidabilità, esigenza primaria per Maranello ripensando ai punti persi nel 2022 al Montmelò e a Baku. Ebbene, secondo quanto riportato dalla testata tedesca ‘Racingnews365’, la power unit Ferrari 2023 avrà una potenza superiore di 30 cavalli rispetto alla versione 2022 e i lavori in corso al banco dinamico, e concessi dal regolamento, si sono concentrati sui miglioramenti del sistema di iniezione al fine di ottenere il massimo riempimento possibile delle camere di combustione.

Addirittura il motore Ferrari, sempre secondo quanto riportato dalla Germania, potrebbe tornare ad essere “il migliore”, come stato appunto a inizio 2022, proprio dopo che saranno stati i risolti i problemi di affidabilità che avevano determinato conseguenze negative anche sul piano aerodinamico, comunque uno dei punti di forza complessivi della F1-75 almeno fino al GP di Francia, quando il pacchetto di aggiornamenti introdotto determinò un peggioramento progressivo delle prestazioni.

Ferrari, il retroscena sul ritardo nell’annuncio di Vasseur

Del resto poter contare su una monoposto affidabile è il primo requisito per puntare al Mondiale, non solo per l’elementare equazione che una macchina in grado di arrivare sempre o quasi alla fine dei Gran Premi ha altissime possibilità di portare a casa punti ad ogni weekend, ma anche perché affidabilità significa più potenza senza conseguenze negative sull’integrità dell’unità motrice.

Durante la scorsa stagione, come dichiarato a più riprese da Binotto nella scorsa stagione, la ricerca dell’affidabilità era stata trascurata per puntare sulle prestazioni, con risultati negativi per tutte le scuderie motorizzate Ferrari, quindi Alfa Romeo e Haas.

Nel 2023 a Maranello si volterà pagina anche grazie alla nuova era che si aprirà con Frédéric Vasseur, sul cui approdo in Ferrari arrivano retroscena da Michael Schmidt. Secondo il giornalista di ‘Auto, Motor und Sport’ la scelta di puntare sull’ex Alfa Romeo era stata presa da tempo dai vertici Ferrari e il ritardo sarebbe stato dovuto solo alla necessità da parte del diretto interessato di “incastrare” e derogare le proprie altre attività in vista di un incarico che lo porterà di fatto ad essere a Maranello 24 ore su 24.

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