Il team principal della Ferrari Mattia Binotto in un’intervista a Sky Deutchsland ha confermato che la scuderia di Maranello ha finalmente imboccato la strada giusta per il futuro: “La macchina è migliorata rispetto all’anno scorso, non ci sono dubbi. A livello aerodinamico abbiamo fatto passi avanti che sono evidenziati dalla correlazione dati. Abbiamo migliorato la power unit, la distanza rispetto agli avversari sotto questo aspetto è diminuita. Il prossimo anno credo che avremo di nuovo una power unit forte”.
“Stiamo lavorando nella giusta direzione con gli strumenti adeguati e questo mi rende ottimista per il futuro. Di sicuro le differenze a livello di motore saranno sempre più sottili in termini di prestazioni”.
La Ferrari ha dimostrato in Bahrain di poter lottare con McLaren, Aston Martin, Alpha Tauri e Alpine per il terzo posto: “Mi sento sollevato certamente perché possiamo lavorare in posizioni migliori e questo è salutare per la squadra. È importante per il team, che lavora in condizioni migliori, rimanendo calmi e positivi. Venire qui, vedere l’auto che ha progredito con il team in serenità, lasciatemi dire, dove possiamo lavorare in modo ancora migliore, è stato importante”.
Le possibilità di podio restano però ancora remote: “Penso che il divario che ci manca rispetto ai migliori, in gara sia ancora grande. Quindi la strada è ancora lunga. Sappiamo che non lavoreremo molto sullo sviluppo di quell’auto perché siamo già concentrati sulla macchina del 2022 in termini di design e sviluppo a Maranello”.
“Sono abbastanza sicuro che sia lo stesso per le altre auto e gli altri concorrenti. Tuttavia, penso che se guardiamo alla nostra gara, ora abbiamo un feedback da parte dei piloti, stanno iniziando a imparare a conoscere la macchina. Iniziano a sapere quali sono i limiti della monoposto e alla fine possiamo affrontarli, o potremmo migliorarla. Penso che le prossime tre, quattro gare indicheranno le vere prestazioni e potenzialità della nostra vettura rispetto alle altre. Le aspettiamo prima di dare un giudizio”.