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F1, frasi razziste: Leclerc e la Ferrari dalla parte di Hamilton, la Red Bull tace

Il pilota monegasco e la scuderia del Cavallino non hanno tardato a prendere una posizione netta sulle frasi rivolte da Nelson Piquet all’inglese.

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Non è stato un inizio settimana tranquillo per la Formula Uno e, in particolare, per Lewis Hamilton : il pilota inglese infatti è stato apostrofato con una serie di appellativi razzisti da parte di Nelson Piquet e la vicenda, come era inevitabile, ha finito per scuotere tutto il circus.

Razzismo Piquet-Hamilton, il sostegno di Leclerc

Questo però ha reagito immediatamente manifestando al sette volte campione del mondo tutta la propria solidarietà e vicinanza.

Tra coloro che non hanno mancato di schierarsi dalla parte del nativo di Stevenage vi è stato anche Charles Leclerc , il quale via social ha condannato duramente l’accaduto.

“Conosco Lewis da quando sono arrivato in F1 ed è sempre stato estremamente rispettoso con me e con tutte le persone che ha incontrato” ha scritto il monegasco sui propri canali ufficiali.

“Questo comportamento dovrebbe essere lo standard per tutti nel mondo. Le parole espresse nei suoi riguardi non devono essere tollerate e dobbiamo continuare ad impegnarci per far sì che la F1 accolga la diversità diventando uno sport sempre più inclusivo. Linguaggio e comportamenti razzisti e discriminatori vanno rimossi non solo nel nostro sport, ma anche all’interno della società”.

Razzismo Piquet-Hamilton, la posizione della Ferrari

La Ferrari, come ci si poteva attendere, si è allineata alle posizioni di condanna assunte tanto dal suo pilota quanto dalla FIA dichiarandosi apertamente contraria ad ogni espressione razzista.

“Siamo al fianco della F1, di Lewis Hamilton e della Mercedes contro ogni forma di discriminazione ” sono state le parole rilasciate dal Cavallino.

Razzismo Piquet-Hamilton, il silenzio della Red Bull

Nell’unità e nella disapprovazione generali dimostrate dal paddock di fronte al caso Piquet-Hamilton, spicca l’assenza di una presa di posizione da parte della Red Bull .

Il fatto è singolare visto che proprio per una vicenda simile ieri la scuderia austriaca ha annunciato di aver risolto il contratto del giovane talento Juri Vips , coinvolto pure lui in un riprovevole episodio di razzismo .

Stando al giornalista Chris Medland, da Milton Keynes non dovrebbero arrivare commenti sul caso nemmeno nelle prossime ore. I motivi? Il fidanzamento attualmente in corso tra Max Verstappen e la figlia di Nelson Piquet Kelly e soprattutto il rischio di danneggiare ulteriormente l’immagine della scuderia dopo il caso Vips.

F1, frasi razziste: Leclerc e la Ferrari dalla parte di Hamilton, la Red Bull tace Fonte: Getty

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