L’amarezza di Carlos Sainz può apparire paradossale, quasi incomprensibile considerando il momento storico, in questo Mondiale, che sta affrontando la Ferrari. Nel GP del Canada, nono appuntamento della stagione, lo spagnolo Sainz ha chiuso al secondo posto preceduto per una manciata di centesimi dal leader del campionato Max Verstappen.
Questa si è rivelata la prestazione migliore del ferrarista, eppure Carlos ha manifestato una sorta di rammarico quasi incomprensibile.
- Lo strano episodio di Sainz
- Le interviste denotano il suo malessere
- La frustrazione del pilota spagnolo
Lo strano episodio di Sainz
L’ingegnere di pista di Sainz si è congratulato con lui, ha espresso l’emozione via radio dopo una gara densa di difficoltà, ancora molto controversa sul versante della strategia, rendendo ancora più solido il loro rapporto. Anche con l’impresa appena realizzata, il pilota della Rossa ha espresso una sensazione di delusione:
“Non potevo fare di più, mi dispiace!”.
Le interviste denotano il suo malessere
Questo senso di insofferenza, Sainz lo ha ribadito anche nelle interviste post gara:
“Ero al limite ovunque, non credo che avessi potuto sbattere più forte sui cordoli o che avessi potuto andare ancora più vicino al muro. Ovviamente sono deluso, ma so anche che ho dato tutto”, ha spiegato sottolineando l’inevitabile paragone con Verstappen.
Uno sforzo che non ha consentito a Charles Leclerc, decisamente poco incline a esternare se non con un sorriso che allude a degli errori innegabili. Il monegasco ha chiuso quinto, non poco viste le premesse:
“Alla fine è stato divertente, ma all’inizio è stato frustrante: si rimaneva nel treno DRS e lì non si poteva fare niente solo aspettare fine gara. Purtroppo poi mi sono ritrovato anche Ocon davanti che aveva gomme molto più fresche e facevo fatica con la trazione che non era abbastanza per superare. Poi abbiamo avuto il problema al pit-stop che mi è costato tanto perché mi sono ritrovato dietro macchine con il DRS e lì ho spinto, divertendomi e ho dato il massimo. Quinto, considerando tutte queste cose era il migliore risultato oggi, anche se non possiamo essere soddisfatti di un quinto posto”.
La frustrazione del pilota spagnolo
La frustrazione di Sainz ha radici e motivazioni profonde: ha perso l’occasione per centrare una vittoria che avrebbe appagato il pilota e indirizzato meglio la Scuderia, una sorta di obiettivo inafferrabile che sta diventando una questione epr Carlos molto più che una questione da Ferrari. Sta diventando, per dirla in altri termini, un tema personale, di primato individuale.
Il team principal Mattia Binotto. in un intervento che ha svelato molto più del dovuto, ha cercato di sollevare i piloti della Rossa, in particolare Sainz: “Bravo Carlos. È mancato poco” ha detto infatti il numero uno del muretto del Cavallino facendo riferimento proprio a quel trionfo atteso.