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F1, Gp Las Vegas: Leclerc parla di pole speciale, Sainz è ancora arrabbiato, Vasseur teme la Safety Car

Festa grande in casa Ferrari dopo la "doppietta" nelle qualifiche del Gp di Las Vegas, anche se Sainz ce l'ha ancora per la penalizzazione. Verstappen s'accontenta (per ora).

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Due Ferrari davanti a tutti a Las Vegas: è un colpo alla roulette quello delle Rosse, anche se domani sulla griglia di partenza accanto a Charles Leclerc non ci sarà Carlos Sainz, ma il solito Max Verstappen, che s’è accontentato del terzo posto nelle qualifiche ben sapendo che il pilota spagnolo scivolerà indietro di 10 posizioni, consentendogli di prendere posto in prima fila accanto al monegasco.

Gp Las Vegas, passo gara da decifrare

Le qualifiche del discusso GP di Las Vegas hanno sostanzialmente confermato quanto emerso nei precedenti turni di prove libere: le Ferrari, su una pista con temperature basse e lunghi rettilinei, hanno saputo sfruttare molte delle indicazioni già ricevute nel corso del fine settimana di Monza, riproponendo il profilo piatto e caricando leggermente l’ala inferiore, aggiungendo anche un secondo elemento ai profili aerodinamici in carbonio posizionati nella zona dello scarico posteriore (i cosiddetti “beam wing”).

Una scelta che ha pagato in termini di velocità, ma che domani in gara dovrà trovare adeguata conferma, sebbene il passo con le medie è sembrato decisamente convincente nei turni del venerdì e del sabato pomeriggio (ma resta da capire quanto Red Bull si sia nascosta).

Ferrari, Leclerc e una pole “speciale”

Leclerc ha accolto con grande favore la quinta pole stagionale, sperando che questa possa essere la volta buona e riuscire a confermare il primo posto anche nella gara domenicale, cosa che non gli è mai riuscita nei precedenti 4 week-end nei quali è partito davanti a tutti.

Sono ovviamente felice, prima di tutto perché qui a Las Vegas stiamo respirando un’atmosfera speciale e c’è grande eccitazione. È un evento incredibile e partire dalla pole è una bellissima sensazione. Tuttavia non sono del tutto soddisfatto: il miglior giro l’ho fatto durante il Q2, poi nel Q3 non sono riuscito a spingere come avrei voluto, sebbene alla fine il risultato è stato quello desiderato.

Ora bisogna solo concentrarsi bene sulla gara, su come affrontare la gestione delle gomme e provare a mettere tutto assieme. Di solito la domenica facciamo un po’ più fatica rispetto alle prestazioni che riusciamo a offrire sul giro secco, spero solo che questa possa essere la volta buona in cui si possa davvero riuscire a vincere. Sui circuiti cittadini non sai mai cosa può succedere, pertanto è bello essere davanti. Anche se avere Max vicino non è mai una cosa troppo rassicurante.

Sainz secondo, ma l’umore resta pessimo

Carlos Sainz ha il volto corrucciato, di quelli che non possono sprigionare tutta la gioia che vorrebbero. Un po’ perché quei 44 millesimi gli hanno (avrebbero) negato la pole, un po’ perché sapere di dover retrocedere di 12 posizioni sulla griglia non è certo il modo migliore di concludere la giornata.

Non lo faccio vedere, ma sono ancora di pessimo umore per quanto successo venerdì e per la storia della penalizzazione. Sarebbe stato meglio partire 11esimo anziché 12esimo, perché avrei avuto il lato meno sporco della pista, ma cercherò di fare il massimo per recuperare posizioni. Ci sono tanti rettilinei, sul passo gara possiamo dire la nostra, ma è chiaro che la partenza sarà fondamentale, così come la gestione delle gomme.

E non sono così sicuro che sarà semplice superare, tanto che raggiungere Charles e Max sarà assai complicato. L’importante era rimettere assieme i pezzi dopo la giornata difficile di venerdì e direi che ci siamo riusciti, con la squadra che ha fatto un lavoro eccezionale per mettermi nelle condizioni di poter competere con i migliori. La prima fila è tutta rossa, non sarà certo una penalizzazione a dire il contrario.

Verstappen il “cannibale” pensa alle gomme

Max Verstappen una volta tanto ha preferito lasciare la scena alle Ferrari, tanto lui sa perfettamente che la giornata che conta deve ancora arrivare. E ha persino rinunciato all’ultimo giro in Q3, accontentandosi della terza piazza che poi è diventata la seconda.

Non è facile correre in queste condizioni, perché fa freddo e la pista è scivolosa. È stato però divertente spingersi oltre i propri limiti, andando spesso a sfiorare i muretti. Sul giro secco la Ferrari è molto competitiva, forse sul passo gara abbiamo qualcosa in più noi, e allora vediamo di pensare a domani, soprattutto cercando di capire a come gestire il degrado degli pneumatici che sarà la chiave di volta del gran premio. Poi i rettilinei ci sono, quindi non credo che superare possa rivelarsi tanto complicato.

Vasseur e la variabile Safety Car

Anche Frederic Vasseur ha mostrato soddisfazione dopo aver portato entrambe le rosse in prima fila, al netto della penalizzazione di Sainz che ha vanificato la doppietta ottenuta in pista.

Ci viene negata questa opportunità da una penalizzazione ingiusta, e non è una cosa di poco conto, perché avere due macchine in prima fila ci avrebbe consentito di avere una strategia differente. Nel complesso è un risultato assai positivo quello che abbiamo raccolto, e adesso bisognerà mantenere la giusta concentrazione per confermare quanto fatto al sabato anche in gara. Non mi aspetto un gran premio “lineare”: la safety car sarà un fattore, conterà la strategia, ma conteranno anche tempismo e attenzione. Essere così veloci è una buona base di partenza, ma ripeto, abbiamo fatto solo un piccolo passo e quello più grande lo dovremo fare domani.

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