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F1, Sainz svela il segreto della pole in Messico tra i rally di papà Carlos e i videogame ma occhio alla partenza

Una magia quella con cui Carlos Sainz ha conquistato la pole position in Messico, il segreto dell'impresa tra la guida da rally di papà Carlos e i videogame di Norris. E tra la pole e l'ultima vittoria con la Ferrari c'è l'ostacolo partenza e il lungo rettilineo iniziale

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Una pole magica. Carlos Sainz ha tirato fuori il classico coniglio dal cilindro nelle qualifiche del Gran Premio del Messico. Un tempo spaziale. Lo spagnolo è stato l’unico a scendere sotto l’1.16 rifilando nell’ordine quasi tre decimi a Verstappen e poi a salire nei confronti di Norris, Leclerc e le due Mercedes. Un vero capolavoro che ha un segreto, anzi due. Uno risiede nell’esperienza di papà Carlos pluridecorato campione di rally e l’altro nella conoscenza dei videogame. Adesso c’è la gara (stasera ore 21). Tra Sainz e la vittoria, forse l’ultima con la Ferrari, il primo ostacolo importante sarà la partenza e quel lungo rettilineo…

F1, la pole magica di Sainz: Genè cita papà Carlos senior

“Penso che sia stata come una manovra di suo padre, dei rally, qualcosa di completamente diverso, così lui ha avuto una marcia in più”. Così un entusiasta Marc Gené ha commentato ai microfoni di Sky Sport F1 la pole position firmata da Carlos Sainz al Gran Premio del Messico. Due tempo quasi in fotocopia, prima leggermente al di sopra dell’1:16.0 e poi sotto, in 1:15.946, sbaragliando la concorrenza di Verstappen, Norris, Leclerc e le Mercedes, tutti battuti e staccati.

Ma c’è dell’altro nella pole di Sainz in Messico. Lo spagnolo ha sorpreso tutti facendo qualcosa di mai visto al circuito dedicato ai fratelli Rodríguez, è uscito dall’ultima curva, dall’arena, molto stretto, quasi colpendo il muro all’ingresso del traguardo, andando sulla parte sporca della pista e tagliando la curva dopo aver superato i cordoli. Un percorso sorprendente, per nulla improvvisato e mai visto prima.

Il segreto della pole di Sainz è nei videogame

Sono stati due giri molto buoni, quasi perfetti. Due o tre decimi davanti a Charles, Max e Lando – le parole di Sainz dopo la pole – sentivo che a Singapore e in alcune delle altre ultime qualifiche non stavo massimizzando il potenziale della macchina e allora ho provato a dare il massimo sul cordolo della curva 2 e sulle curve veloci per avere quel decimo in meno sul tempo“.

Sainz ha spiegato dove e perchè ha pensato a quella traiettoria diversa in uscita dall’ultima curva che gli ha fatto risparmiare strada sul traguardo, e ha riconosciuto di aver ricevuto il trucco dal suo amico Lando Norris e dai videogiochi. “È semplicemente una cosa che normalmente a Lando piace fare. Penso che venga dall’iRacing o qualcosa del genere. Gli piace percorrere brevi distanze sul traguardo. E ho detto, beh, non perdo nulla se ci provo, forse è più veloce, forse chiudendo un po’ il divario. Forse mi dà mille o due millesimi di secondo per assicurarmi la pole, e sì, ricordo dai tempi della McLaren che lo facevo spesso” ha detto lo spagnolo divertito.

Sainz e la vittoria: c’è l’ostacolo partenza e quel rettilineo

La pole in Messico consente a Sainz di salire nella top-50 dei poleman in F1 con 6 partenza al palo, raggiungendo campioni del calibro di Phil Hill, Emerson Fittipaldi, Jean-Pierre Jabouille, Alan Jones, Carlos Reutemann e Ralf Schumacher. Tra quelli della Ferrari eguaglia Hill e Fangio in una classifica guidata da Michael Schumacher con 58, Charles Leclerc poi con 26, Niki Lauda a pari merito a 23 e Felipe Massa con 15.

L’obiettivo di Carlos è ovviamente la vittoria, quella che potrebbe essere l’ultima con la Ferrari prima di lasciare il volante a Lewis Hamilton e abbracciare la causa Williams scuderia dove difficilmente il prossimo anno almeno possa tornare a essere competitivo per il podio o il successo.

Per vincere in Messico Sainz dovrà superare già dalla partenza un ostacolo duro. Quel rettilineo lunghissimo, infinito dove per ovvi motivi di scia chi parte alle spalle del poleman è logicamente favorito. Ma non sarà fondamentale girare in testa alla prima curva, la gara è lunga e la Ferrari con le gomme medie e dure rende molto meglio che con le soft. Quindi Sainz, da buon stratega potrebbe anche accontentarsi di lasciare il comando ad altri e riprenderli sul passo gara. Staremo a vedere…

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