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F1, GP Singapore, Vasseur svela l'errore che è costato alla Ferrari la qualifica. La delusione di Leclerc e Sainz

Grande delusione in casa Ferrari dopo le qualifiche del GP di Singapore. Leclerc e Sainz commentano i loro piazzamenti, tra gomme non in temperatura e incidenti. E Vasseur riconosce un errore

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Non poteva esserci sabato peggiore quello vissuto oggi dalla Ferrari, impegnata nelle qualifiche del GP di Singapore. Un disastro quasi totale che vedrà Charles Leclerc partire domani al nono posto, seguito da Carlos Sainz. Ognuno ha avuto le sue grane, ma nella scuderia tira anche aria di mea culpa come ha ammesso il team principal Frédéric Vasseur.

GP Singapore, Sainz nelle qualifiche tradito dal grip e da un dosso

Dopo l’ottimo venerdì delle libere, la giornata odierna aveva avuto i prodromi del flop nelle FP3 con le gomme soft che, a differenza delle medie di ieri, non hanno dato il contributo giusto. Di conseguenza Leclerc aveva chiuso quinto e Sainz sesto. Poi, nelle qualifiche corse in clima notturno lo spagnolo è andato dritto contro le barriere nella coda finale del Q3. Il pilota ne è uscito integro fortunatamente, ma la sua SF-24 ha accusato il colpo (in tutti i sensi), con un danno notevole al posteriore.

Sainz a Sky Sport ha spiegato così la dinamica della perdita di controllo della vettura: “Ho lasciato passare un po’ di auto nel terzo settore, e così le gomme si sono raffreddate. Mi trovavo sul lato sporco quando stavo per iniziare il giro, e trattandosi del Q3 volevo avere una buona uscita sull’ultima curva. Però ero già molto lento nell’ingresso in curva. Perciò rispetto al Q1 e Q2 ho voluto accelerare prima per poter recuperare, altrimenti rischiavo di perdere un decimo in rettilineo senza neanche poter cominciare il giro”.

In buona sostanza, lo spagnolo ha sottovalutato “la mancanza di grip”. E ha aggiunto: “C’è sempre un dosso in curva-17 che spesso tradisce. Non ho valutato bene la cosa commettendo un errore. Mi scuso perciò con la squadra”. Sainz ha anche riconosciuto una certa discontinuità in questo fine settimana: “Ieri ho avuto dei problemi con i freni e questo non mi ha aiutato nella preparazione. Bisogna infatti fare dei giri perfetti e avere fiducia dalle prime libere al Q3, e questo fine settimana non è successo, ho faticato”.

“La vettura è malandata, bisogna trovare la finestra giusta per le gomme”

Poi Sainz, che l’anno scorso interruppe la striscia di successi di Verstappen vincendo proprio a Singapore, ha parlato delle condizioni della SF-24: “La vettura sembra piuttosto malconcia e non so cosa faremo. Mi auguro domani che possa essere per me una gara normale, di prendere il ritmo di Baku e mostrare un buon passo. L’errore che è commesso non è una cosa così comune, e dimostra che esiste una linea molto sottile tra avere il grip e non averne affatto. Se ti ritrovi con 5 o 10 gradi sotto il livello normale non hai più grip. E se anche se hai 5 o 10 gradi la cosa non cambia. Perciò bisogna trovare la finestra giusta“.

Leclerc tra gomme non in temperatura e il bloccaggio: “Da lì un disastro”

Se Sainz ha dissipato ogni chance per via dell’incidente, Leclerc ha pagato dazio per via delle gomme. E anche in questo caso si parla di temperatura ideale. Nella Q3 il sinistro del compagno di squadra ha imposto le bandiere rosse negli ultimi 8 minuti, con un solo tentativo per provare a conquistare la pole. E il monegasco si è ritrovato con una vettura con gomme non in temperatura (oltre ad un giro depennato nella lista dei tempi a causa di un track limit). Leclerc ha spiegato che i suoi pneumatici “non erano pronti nemmeno al 50%. Uscendo dal box le temperature delle gomme anteriori erano più basse di non so quanti gradi rispetto alle temperature ideali”. Il pilota non comprende come sia potuto accadere ciò, e i suoi tentativi di riportare in temperatura le gomme sono stati vani. Poi in curva-1 ha subito anche il bloccaggio, “è da quel momento è stato tutto un disastro”.

“Sono molto deluso, facciamo di tutto per arrivare al Q3 con la migliore preparazione possibile, e poi tutto salta per un problema“, ha ammesso amareggiato, riconoscendo che c’è poca speranza di ottenere qualcosa domani in gara visto il peso delle qualifiche su una pista come quella di Marina Bay.

Vasseur ammette l’errore ai box. Ma non nasconde l’ottimismo

Delusione anche da parte di Vasseur, che ha ammesso un errore al box per quanto riguarda la qualifica di Leclerc: “Il giro penso sia iniziato con la temperatura giusta, però volevamo che Charles non uscisse per primo un pista. Abbiamo quindi aspettato un po’ più del dovuto, e abbiamo quindi perso la temperatura. Lui ha poi spinto facendo tornare le gomme alla temperatura giusta prima che iniziasse il giro”.

Il team principal ha quindi aggiunto: “Avrei preferito partire nono o decimo in altre piste. Però se riusciamo a dimostrare il nostro passo forte sin dall’inizio e se ripeteremo in gara le prestazioni delle prime due libere, forse potremo fare qualcosa di buono. Dovremo essere strategicamente più aggressivi. Non so se saremmo riusciti comunque a conquistare la pole, ma almeno secondi sì. Perciò siamo tutti un po’ delusi”.

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