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F1, GP Usa riscritto: Hamilton e Leclerc squalificati, Sainz sul podio. Cosa sono i pattini e come cambia l'ordine di arrivo

Clamorosa doppia squalifica al Gran Premio degli Stati Uniti: dopo la gara, nella notte italiana, Hamilton e Leclerc, rispettivamente 2° e 6° sono stati squalificati per pattini irregolari, Sainz sale quindi sul podio ad Austin

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Primo Verstappen davanti a Hamilton e Norris, Sainz a ridosso del podio e Leclerc 6°. Tutto giusto, tutto sbagliato. Chi si è andato a dormire con questo ordine d’arrivo del Gran Premio degli Stati Uniti di F1 si è risvegliato con qualcosa di diverso. Anzi, brusco risveglio sicuramente per Hamilton e Leclerc che si sono visti squalificare qualche ora dopo la corsa (in piena notte italiana), dolce invece per Lando Norris e Carlos Sainz che si vedono “donati” dalla direzione corsa rispettivamente il 2° e il 3° con lo spagnolo che guadagna un podio insperato.

Tutto a causa dei pattini irregolari riscontrati sul fondo piatto delle loro vetture al termine del Gran Premio di Austin, rispettivamente la Mercedes dell’inglese 7 volte campione del mondo e la Ferrari del monegasco. Scopriamo cosa sono i pattini delle monoposto di F1 e come cambia l’ordine d’arrivo della gara del Texas

F1, caos al Gp di Austin: Hamilton e Leclerc squalificati, perchè

Lewis Hamilton e Charles Leclerc sono stati entrambi squalificati dal Gran Premio degli Stati Uniti. Dopo la gara di Austin, le loro vetture sono state ispezionate e il team tecnico della FIA ha individuato irregolarità dopo aver effettuato un’ispezione sull’usura delle assi.

La motivazione dell’irregolarità. Nella Relazione del Delegato Joe Bauer si legge che: “l’usura del fondo piatto è stata trovata non conforme all’articolo 3.5.9 e) del regolamento tecnico, il quale prevede che il plank delle vetture debba avere uno spessore minimo di nove millimetri”. Entrambi i piloti sono stati quindi immediatamente segnalati alla direzione corsa.

Il reclamo di Mercedes e Ferrari che hanno inviato un rappresentante tecnico per parlare agli steward, affermando che “l’elevata usura dei pattini è stata probabilmente il risultato della combinazione unica tra la pista sconnessa e il programma della gara Sprint che ha ridotto al minimo il tempo per impostare e controllare la vettura prima della gara.”

La squalifica. Tuttavia, i Commissari Sportivi hanno sottolineato che “è a carico del concorrente garantire che la vettura sia conforme alle norme in ogni momento durante un evento. In questo caso particolare, “la misura del fondo nella zona definita nel rapporto del Delegato Tecnico era fuori delle soglie delineate nell’articolo 3.5.9 e) del Regolamento Tecnico FIA di Formula Uno, che include una tolleranza per l’usura.”

Gp USA F1: Norris e Sainz sul podio, due Williams a punti

Hamilton aveva concluso con un brillante secondo posto dopo aver ripreso in gara sia le due Ferrari che la McLaren di Lando Norris e nel finale aveva anche provato ad insidiare il vincitore Max Verstappen fino al traguardo. Leclerc invece ha tagliato il traguardo al sesto posto dopo essere partito dalla pole ma aver condotto una gara di sofferenza per l’usura delle gomme e con una strategia completamente sbagliata da parte della Ferrari a una sola sosta.

La squalifica di Hamilton fa salire la McLaren di Lando Norris al secondo posto e promuove la Ferrari di Carlos Sainz sul podio. Sergio Perez si porta al quarto posto mettendo una seria ipoteca sul 2° posto nel mondiale piloti. Per effetto anche della squalifica di Leclerc, Geroge Russell balza dal settimo al quinto posto, due posizioni in più anche per Pierre Gasly 6° e Lance Stroll 7°.

Yuki Tsunoda si è classificato ottavo, con il pilota giapponese che ha anche conquistato il punto bonus per il giro più veloce. Infine fa festa grande la Williams che mette entrambe le vetture a punti: Alex Albon al nono posto e soprattutto il padrone di casa Logan Sargeant sale al decimo posto ottenendo così il suo primo punto in F1 che potrebbe essere determinante per conservare il posto in griglia per il 2024 specie dopo il “collasso” in Qatar.

Le reazioni di Ferrari e Mercedes alla squalifica

Con un lungo video postato sui social la Ferrari ha provato a spiegare i motivi della squalifica con il suo direttore sportivo Diego Ioverno:

“Il regolamento parla chiaro, la parte inferiore della macchina deve rispettare certe misure alla fine della gara. Il nostro fondo era di poco sotto la misura prevista dal regolamento, di poco ma abbastanza per essere considerata irregolare dai commissari sportivi. Abbiamo alzato la vettura durante le libere e pensavamo di essere a posto, ma evidentemente abbiamo scelto una configurazione troppo al limite. Potevamo alzare la vettura ancora di più, ma avremmo perso prestazione. Il weekend Sprint è molto particolare, Austin, inoltre, è una pista piena di saltellamenti, che la rendono molto complicata per piloti e macchine, in passato sono spesso saltate sospensioni o ci sono stati danni al telaio”.


Sulla stessa lunghezza d’onda anche Toto Wolff team principal della Mercedes:

“Le regole non lasciano spazio a dubbi. Dobbiamo accettare il verdetto, definire l’assetto dopo una sola sessione di prove libere è sempre una sfida, ancor di più su un circuito dall’asfalto irregolare e accidentato come quello di Austin”.

F1, Mondiale piloti e costruttori: Ferrari a -22 dalla Mercedes

Ovviamente la ridistribuzione dei punti nell’ordine d’arrivo del Gran Premio degli Stati Uniti ha un impatto anche sulle classifiche generali. Nella classifica piloti Perez dal perdere guadagna 12 punti su Hamilton e ipoteca il 2° posto alle spalle di Verstappen già campione del mondo. Sainz invece guadagna punti su Alonso ed è a -12 dal 4° posto. Perde decisamente terreno Leclerc che viene superato da Norris al 6° posto.

Nella classifica costruttori nella corsa al 2° posto la Ferrari passa da -31 a -22 dalla Mercedes, mentre la McLaren supera l’Aston Martin al 4° posto e l’AlphaTauri si porta a soli due punti dalla Haas.

GP Usa: il nuovo ordine d’arrivo, Sainz sale sul podio

POS PILOTA Auto TEMPO
1 Max Verstappen Red Bull Honda 1:35:21.362
DQ Lewis Hamilton Mercedes +2.225 s
2 Lando Norris Mclaren Mercedes +10.730 s
3 Carlos Sainz Ferrari +15.134 s
4 Sergio Perez Red Bull Honda +18.460 s
DQ Charles Leclerc Ferrari +24.662 s
5 George Russel Mercedes +24.999 s
6 Pierre Gasly Alpine +47.996 s
7 Lancia Passeggiata Aston Martin +48.696 s
8 Yuki Tsunoda Alpha Tauri Honda +74.385 s
9 Alessandro Albon Williams Mercedes +86.714 s
10 Logan Sargeant Williams Mercedes +87.998 s
11 Nico Hulkenberg Haas Ferrari +89.904 s
12 Valtteri Bottas Alfa Romeo Ferrari +98.601 s
13 Zhou Guanyu Alfa Romeo Ferrari +1 giro
14 Kevin Magnussen Haas Ferrari +1 giro
15 Daniele Ricciardo Alpha Tauri Honda +1 giro
NC Fernando Alonso Aston Martin DNF
NC Oscar Piastri Mclaren Mercedes DNF
NC Esteban Ocon Renault Alpina DNF

F1, prossima gara: c’è subito il Gp Messico, poi Brasile

La Formula 1 non si ferma in questa trasferta oltreoceano. Dopo la gara di Austin il circus si sposta immediatamente al Centro America per il Gran Premio del Messico che si correrà domenica prossima. A 4 gare dalla fine il “back-to-back-to-back” si chiuderà la settimana successiva in Brasile. Poi mancheranno solamente 2 gare alla fine, Las Vegas e Abu Dhabi con un Verstappen che non sembra mai sazio…

  • 29 OTT – Gran Premio di Città del Messico – Città del Messico (Messico)
  • 5 NOV – Gran Premio di San Paolo – San Paolo (Brasile)
  • 18 NOV – Gran Premio di Las Vegas – Las Vegas (California – USA)
  • 26 NOV – Gran Premio di Abu Dhabi – Isola di Yas (Abu Dhabi)

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