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F1, Hamilton e Leclerc: il gesto che fa sognare i tifosi, la promessa di Lewis. Perchè il 2025 è l'anno Ferrari

L'alba di un nuovo giorno. La Ferrari si risveglia nel day after il Gran Premio di Abu Dhabi con la mente rivolta al futuro imminente che si chiama Lewis Hamilton in coppia con Charles Leclerc. Il 2025 sarà l'anno di Maranello, ecco il perchè

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Si volta pagina. La F1 va veloce. Nemmeno il tempo di godersi, per chi ha vinto, Verstappen e la McLaren, i titoli che è già 2025 per il circus. Archiviato l’ultimo Gp della stagione ad Abu Dhabi è il giorno del nuovo corso, del pensiero fisso all’anno che verrà. Con tante novità in pista e fuori. La più affascinante riguarda proprio la Ferrari. Lo si sa praticamente da un anno, da quel 1 febbraio che potrebbe aver cambiato la storia, di Maranello e non solo. Lewis Hamilton vestirà di rosso. Con lui Charles Leclerc. Una coppia da sogno, un dream team che però deve dimostrare sull’asfalto che Vasseur ha fatto la scelta giusta. Subito dopo il traguardo di Yas Marina già i primi segnali. Gesti, parole, sensazioni che fanno pensare in grande, che fanno sognare. Perchè il 2025 può e deve essere l’anno della Ferrari.

F1, Hamilton e Leclerc: il gesto a fine gara carica i tifosi Ferrari

E’ bastata un’immagine a evocare il 2025 della Ferrari e caricare i tifosi della rossa delusi dal mancato trionfo nel Mondiale Costruttori. A fine Gp di Abu Dhabi, Hamilton e Leclerc si sono ritrovati uno vicino all’altro sul traguardo del circuito di Yas Marina. Deluso Charles per la mancata rimonta sulla McLaren, emozionato Lewis per il saluto dopo la sua ultima gara con la Mercedes.

Hamilton e Leclerc si sono guardati: una pacca sulla spalla reciproca e poi una stretta di mano forte, vigorosa. In quel momento è stata sancita una sorta di “Nuova Santa Alleanza” per la Ferrari da parte dei due piloti che ne difenderanno i colori il prossimo anno. Un momento che ha gasato non poco i tifosi della rossa che dalla fine della gara non stanno facendo altro che postare questa immagine, questo screenshot come sfondo ideale per i loro sogni che da troppo tempo non si avverano.

La promessa di Hamilton: “Ferrari, voglio dare tutto”

“Sono emozionato, non vedo l’ora di incontrare tutto il team. Voglio davvero dare il mio contributo”. Queste le prime parole da ferrarista di Hamilton. L’inglese dopo aver reso omaggio in tutti i modi alla Mercedes che gli ha fatto vincere 6 dei 7 titoli, si è finalmente lasciato andare sulla Ferrari che sarà la sua nuova casa: “Sono stato molto riservato finora, ho molto rispetto per la Mercedes, quindi ho evitato di parlare della Ferrari ma hanno fatto un grande lavoro, compreso Carlos, quindi spero e non vedo l’ora di dare il mio contributo”.

Credici Ferrari, perchè il 2025 è l’anno buono per vincere come Red Bull nel 2021

Tutti, Ferrari compresa, a pensare al 2026 quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti. Eppure è il 2025 l’anno che può essere quello della rinascita Ferrari. Che in parte è già avvenuta. Grazie alla rivoluzione di Fred Vasseur. Che in due anni ha stravolto Maranello riportando la rossa al successo e stabilmente al successo. Cinque vittorie tra Leclerc e Sainz quest’anno e la lotta per il Mondiale Costruttori con la McLaren.

Le basi della Ferrari sono ottime. L’inserimento di Loic Serra sarà fondamentale, sia in chiave 2o26 ma anche sul progetto che sta per andare in fabbrica per il prossimo anno. Se la rossa dovesse fare un ulteriore step in avanti con questa tipologia di monoposto, come dimostrato nella seconda parte della stagione allora sì che la vittoria del Mondiale, piloti e costruttori potrebbe davvero essere alla portata.

Del resto la storia insegna che dopo il lungo dominio della Mercedes nell’era dell’ibrido con Hamilton, e un anno con Rosberg, la Red Bull con Verstappen riuscì a mettere fine all’egemonia di Lewis nel 2021, l’ultima anno prima del cambio di regolamento e di monoposto sfruttando una crescita esponenziale negli anno precedenti. Ecco perchè sull’inezia presa quest’anno la Ferrari può e deve puntare al titolo il prossimo anno. Nel 2026 si vedrà ma l’occasione grossa è ora, adesso.

Ferrari: Hamilton per cambiare la storia, rinverdire il 2007

L’alba di un nuovo giorno. La Ferrari si risveglia nel day after il Gran Premio di Abu Dhabi che ha chiuso la stagione con l’aria nuova di quello che sarà il 2025. Le novità non mancheranno. La più importante sarà ovviamente quella di Lewis Hamilton.

Sono ormai 17 lunghi anni quelli trascorsi dalla Ferrari senza conquistare un titolo Mondiale piloti. Un record decisamente negativo, che il team di Maranello non è ancora riuscito a spezzare. L’ultimo trionfo risale al 2007, quando Kimi Raikkonen riuscì a salire sul tetto del mondo in una stagione rimasta nel cuore di migliaia di tifosi e appassionati di corsa beffando la Mercedes di Alonso e proprio Hamilton compagni e acerrimi nemici. Iceman seppe approfittare della rivalità tra Fernando e Lewis per vincere quello che ad oggi è l’ultimo titolo piloti della storia della rossa.

Hamilton per battere Schumacher dove Alonso e Vettel hanno fallito

A Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, sarà affidato il ruolo di trascinatore. In pista e a Maranello. La ciliegina che mancava alla torta. Riuscire laddove altri prima di lui hanno fallito. Anche con le stellette di pluricampioni del mondo. Perchè prima di quel successo isolato di Raikkonen c’era stato il quinquennio d’oro di Michael Schumacher. Da allora, però, il Cavallino Rampante ha visto sfumare più volte il ritorno al successo iridato. Ci hanno provato in tanti, ci sono andati vicino Felipe Massa, Fernando Alonso e Sebastian Vettel.

Massa è stato campione del mondo 2008 per pochi secondi prima che Hamilton riuscisse a passare Timo Glock nelle ultime curve di un incredibile Gran Premio del Brasile finito sotto la pioggia e con le lacrime di tutto il popolo ferrarista e brasiliano. Alonso ci è andato vicinissimo due volte: nel 2010, fu l’errore del muretto Ferrari a regalare a Vettel il primo titolo suo e della Red Bull (episodio riscattato da Andrea Stella campione costruttori con la McLaren, allora ingegnere di pista dello spagnolo), nel 2012 la rimonta sempre di Nando sul tedesco rimase un’incompiuta in Brasile. Ed invece fu lo stesso Vettel a provare a rompere la maledizione ma un altro dominio, quello Mercedes e di Hamilton in particolare resi vani tutti gli sforzi di Maranello e del tedesco.

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