Dopo aver centrato tre podi (sempre il terzo posto) nei tre GP che hanno dato il la alla stagione 2023 della F1, la AMR23 è chiamata a reggere l’urto degli aggiornamenti su Ferrari e Mercedes e Fernando Alonso rivela la sua fisiologica determinazione: “Il 2023 era una stagione sulla carta di apprendimento e assestamento per arrivare a sfidare Ferrari e Mercedes nel 2024, ma già in Bahrain siamo stati pronti e adesso le previsioni volgono al roseo, ma da Baku in avanti ci saranno aggiornamenti sulle vetture e dovremo dare risposte da top team. In quest’anno la Aston Martin ha il dovere di imparare parecchio. La pausa va sfruttata, ma avrei preferito continuare a lavorare in pista: in fondo sono in una squadra nuova, vorrei rivedere un paio di aspetti”.
Il direttore delle performance Tom McCullogh predica attenzione: “E’ tutta una questione di ritmo rispetto alla posizione, se Ferrari e Mercedes fossero 2 o 3 decimi più veloci, la situazione sarebbe differente. Ci dobbiamo soffermare sul divario dai primi: ci sono alcune squadre che possono avere i nostri valori, quindi siamo virtualmente secondi, o terzi. Non pensavamo di essere così all’altezza, ma è una bella sensazione: non sarà semplice mantenere la posizione, occorre il giusto sviluppo; Alonso ha dato la spinta che serviva con la sua conoscenza, la sua esperienza e la sua motivazione. Prima battagliavamo per la quarta e la terza piazza iridata e per il podio nei GP, adesso abbiamo ricucito il distacco sul ritmo. Quando la macchina non è competitiva, tendi a cercare la prestazione sul singolo fine settimana e corri il rischio di incartarti; aumenta la pressione, ma se sei competitivo approcci meglio gomme, pista e vettura”.
Il bottino migliora già di 10 lunghezze quello dell’intero campionato 2022 e all’orizzonte si intravede la prima vittoria: “Patron Stroll ci ha chiede quando arriverà” racconta il team principal Mike Krack “Apprezza i nostri miglioramenti, ma lui è esigente e ambizioso”.