Mentre Ferrari e McLaren si giocano il Mondiale Costruttori all’ultima gara di Abu Dhabi con le papaya favoritissime anche visti gli ultimi sviluppi di Yas Marina, il mercato piloti ruota tutto intorno alla decisione della Red Bull sul secondo pilota da affiancare a Max Verstappen nel 2025. Perez ha le ore contate e Christian Horner ha deciso di giubilare il messicano per promuovere in prima squadra Liam Lawson. Dall’altra parte del box il sempre pacato Jos Verstappen, padre di SuperMax ha bastonato alla sua maniera chi pensa che suo figlio con la futura paternità possa diventare più lento e non solo.
- F1, la Red Bull congeda Perez
- Red Bull, servono 20 milioni per liberarsi di Perez
- La Red Bull ha scelto: Lawson al fianco di Verstappen nel 2025
- Jos Verstappen solito fiume in piena: "Max papà lento? Stronzate"
F1, la Red Bull congeda Perez
Il dado è tratto. Quella di oggi ad Abu Dhabi sarà l’ultima gara di Sergio Perez con la Red Bull e forse anche in F1. Nonostante le continue rassicurazioni di Checo e del sempre più delirante papà Antonio, la scuderia di Milton Keys è pronta a stracciare il contratto del messicano per il 2025.
Lo stesso Horner in questi giorni ad Abu Dhabi ha spoilerato la decisione di appiedare Perez per il 2025 ammettendo l’errore del rinnovo: “All’epoca stava regalando degli ottimi risultati, con quattro podi nelle prime cinque gare. Avevamo perciò deciso di rinnovargli il contratto per anticipare le cose e dargli fiducia per il resto della stagione. Ma la cosa non ha funzionato. A volte va così”.
Un impegno importante da parte di Red Bull dopo un finale di stagione deludente già lo scorso anno. Una fiducia ripagata solo a inizio stagione. Dopo aver ottenuto 85 punti nei primi cinque weekend di gara, con 4 podi e ben tre secondi posti, nei gp successivi Perez ha ottenuto pochissimi punti e tante eliminazioni in Q1 e Q2, un rendimento all’antitesi di quello di Verstappen che con la stessa monoposto ha vinto il suo 4° mondiale. Un peso che si è riversato nel campionato costruttori con Red Bull fuori dai giochi alle spalle di McLaren e Ferrari.
Red Bull, servono 20 milioni per liberarsi di Perez
Come riportato da Marca, se Red Bull decidesse di licenziare Checo Pérez, dovrà pagargli tra i 20 e i 30 milioni di dollari di penale. Pare peraltro che il messicano abbia anche rifiutato un sedile in Racing Bull il prossimo anno. Horner e Marko hanno proposto al messicano un ruolo di ambasciatore del Team nel suo paese e in tutto il Sudamerica dove va detto Red Bull prende parecchi soldi dagli sponsor legati al pilota.
La Red Bull ha scelto: Lawson al fianco di Verstappen nel 2025
Sarà dunque Liam Lawson il nuovo pilota Red Bull per il 2025 al fianco di Max Verstappen. Secondo quando riportato da Roberto Chinchero su motorsport.com. L’annuncio potrebbe arrivare subito dopo il weekend di Abu Dhabi una volta definita la modalità della separazione da Perez. Subito dopo sarà formalizzato il passaggio in prima squadra di Lawson, preferito in volata a Yuki Tsunoda che resterà in Racing Bulls.
Non Franco Colapinto dunque le cui possibilità sono scemate di pari passo con il rendimento nelle ultime gare dopo gli exploit iniziali. L’argentino, chissà, potrebbe rientrare in gioco per un posto in Racing Bulls a questo punto l’ultimo tassello da definire per la griglia 2025 a meno che Helmut Marko non imponga un pilota dell’Academy RB, Hadjar per esempio che ha debuttato in qualche prova libera quest’anno, una proprio ad Abu Dhabi.
Jos Verstappen solito fiume in piena: “Max papà lento? Stronzate”
E poi c’è lui che in Red Bull è di casa, volente o nolente essendo padre del 4 volte campione del mondo Max Verstappen. Stiamo parlando di Jos Verstappen che presente ad Abu Dhabi ha tirato qualche freccia avvelenata ad usual. La prima sulla futura paternità di Max dopo l’annuncio della dolce attesa da parte di Kelly Piquet e alla domanda se questo possa influire sulle prestazioni del 4 volte campione del mondo, Jos esce al naturale: “Stronzate! Max sa da tempo che diventerà padre. Questo pensiero non lo ha mai disturbato. Basta vedere come ha vinto la gara in Brasile. Lo sapeva già allora e lo sapevo anch’io”.
Poi l’ex pilota di F1 e compagno in Benetton di Michael Schumacher ha fatto un bilancio della stagione legato ai tanti veleni di casa Red Bull sin dallo scandalo Horner scoppiato a inizio anno: “Dal punto di vista sportivo, è stato un anno meno divertente con tutte le cose che sono successe intorno alla squadra. E fino a che punto tutto il rumore che c’è stato intorno alla squadra abbia avuto un impatto sulle prestazioni sportive, è sempre difficile da stabilire”.