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Michael Schumacher, particolari inquietanti sul ricatto alla famiglia: rubati file privati, chiesti 15 milioni

Nuovi e inquietanti particolari emergono intorno al tentativo di ricatto subito dalla famiglia di Michael Schumacher, la moglie Corinna e i figli Mick e Gina Maria. L'ex guardia del corpo con i complici aveva chiesto 15 milioni di euro per non divulgare foto e video privati rubati a casa Schumi

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Oltre 1.500 file privati, immagini e video intimi di famiglia. Questo è il “bottino” trafugato dalla casa di Michael Schumacher e oggetto poi di ricatto alla famiglia del grandissimo 7 volte campione del mondo di F1 immobilizzato nel letto da oramai oltre 10 anni a causa di quella maledetta caduta sulle nevi di Meribel nel 2013. La moglie di Schumi, Corinna, ed i figli Mick e Gina Maria, sono stati così vittima di un tentativo di estorsione di cui emergono i dettagli: un riscatto milionario chiesto da tre persone, una delle quali era una guardia del corpo licenziata dopo otto anni e che adesso è sotto processo.

Cosa c’è nei 1.500 file intimi rubati alla famiglia Schumacher?

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al centro del tentativo di ricatto ci sarebbe la guardia del corpo di casa Schumacher, Markus Fritsche che avrebbe rubato qualcosa come oltre 1.500 file familiari riservati , che erano archiviati su quattro dispositivi USB e due dischi rigidi e che Markus avrebbe portato fuori dalla villa di Schumacher quando si rese conto che sarebbe stato licenziato.

Sempre il media inglese riferisce che questi file personali includevano fotografie, video, elenchi di farmaci e la storia medica completa di Michael Schumacher che vive in isolamento dopo il gravissimo incidente sugli sci subito il 29 dicembre 2013 sulle nevi di Meribel e dal quale non si è mai ripreso completamente.

Chiesti alla famiglia Schumacher 15 milioni di euro: gli arresti in estate

Markus Fritsche, insieme alla guardia di sicurezza Yilmaz Tozturkan e a suo figlio Daniel Lins , hanno chiesto alla famiglia Schumacher 15 milioni di euro in cambio del fatto che non rendessero pubblici tutti quei file sul dark internet. La polizia tedesca ha arrestato i tre presunti ricattatori tra giugno e luglio scorsi nel parcheggio di un supermercato dopo che Tozturkan avrebbe utilizzato un numero nascosto per chiamare e minacciare gli Schumacher di ricatto il 3 giugno.

A settembre il pubblico ministero di Wuppertal, Wolf-Tilman Baumert , ha annunciato che l’indagine era conclusa. La procura di Wuppertal ha sporto denuncia contro i tre detenuti, che se giudicati colpevoli potrebbero essere condannati fino a quattro anni di carcere.

Come sta Schumacher: il giallo sulla presenza al matrimonio della figlia Gina

Intanto le condizioni di salute di Michael Schumacher sono sempre avvolte nel mistero e nel silenzio. Nei giorni successivi alle nozze di Gina Maria Schumacher con Iain Bethke si sono rincorse, soprattutto sui media tedeschi rumors della possibile, per alcuni improbabile, per altri sicura, presenza di Michael Schumacher al matrimonio della figlia.

A spegnere qualsiasi entusiasmo sulle reali possibilità che Michael Schumacher fosse presente, per la prima volta in pubblico dall’incidente, in quella cerimonia, ci ha pensato Jussi Posti, responsabile di neurochirurgia e lesioni cerebrali traumatiche presso l’ospedale universitario di Turku in Finlandia, in una dichiarazione al quotidiano Iltalehti, il neurochirurgo escluse quasi tassativamente che le condizioni di Schumacher dopo l’incidente sciistico del 2013, potessero consentirgli anche solo di affrontare un viaggio così complesso in Spagna dalla Svizzera, dove risiede da quando fu dimesso dalle strutture sanitarie post incidente.

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