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F1, Minardi al vetriolo su Vasseur e la Mercedes

L'ex costruttore: "I test avevano già detto tutto, la Ferrari è in ritardo, ma senza affidabilità è ancora peggio".

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Giancarlo Minardi ne ha viste di ogni in quasi mezzo secolo di F1, in cui ha regalato la grande chance a giovani italiani rampanti come Alessandro Nannini, Pierluigi Martini, Giancarlo Fisichella e Jarno Trulli e lanciato nel ‘Circus’ quel Fernando Alonso che si è dimostrato proprio in Bahrain un ‘veterano’ ancora in grado di graffiare, arrivando al 99^ podio in carriera. Le riflessioni di colui che presiede la Commissione Automobili FIA e supervisiona la Scuola Federale, palestra tra i kart e (si spera) la F1, ai microfoni di ‘OASport’ trasudano perciò di competenza e sincerità.

Minardi, Vasseur saprà aiutare la Ferrari?

Giancarlo Minardi non è sorpreso dal problema gomme della Ferrari, ma dalla tranquillità di Frederic Vasseur: “I test avevano evidenziato difficoltà sui long-run, la macchina degrada troppo gli pnemautici. Lui ha un numero di dati sotto gli occhi maggiore dei miei, ha detto che ha capito tutto: lo spero.. Ma Leclerc non ha tagliato il traguardo e Sainz è arrivato dietro Alonso”.

La rottura di Charles Leclerc rischia di essere un danno maggiore del distacco rifilato dalla Red Bull: “Una macchina che non arriva a fine corsa preoccupa, così come il tipo di problema che ne ha messo a repentaglio l’affidabilità, la centralina; potrebbe esserci anche un surriscaldamento di alcune componenti, a quel punto l’intero corpo vettura andrebbe messo in discussione”.

Minardi, la filosofia perdente della Mercedes

Se Atene piange, Sparta certo non sorride: la Mercedes ha concluso al quinto e al settimo posto e rincorre l’Aston Martin, cui fornisce il motore, Toto Wolff è nei guai: “Un bello smacco, ma in F1 non ci sono sconti e se i pezzi non sono tutti al loro posto, fatichi: la Mercedes arriva da anni di vittorie, ma adesso ne deve prendere atto”.

L’analisi di Giancarlo Minardi prova ad andare oltre la pista: “Con ogni probabilità ci sono instabilità interne alla Mercedes e il progetto segue scelte sbagliate; la W14 segue una filosofia ancora perdente, la riprova è l’Aston Martin, il motore è lo stesso, ma la parte anteriore sfrutta una differenza di aerodinamica”.

Minardi, un genio dietro il progetto Red Bull

La Red Bull e Max Verstappen ripartono da dove si erano fermati e dove li avevano proiettati invece i test: “C’era una indicazione precisa e i riscontri cronometrici parlano chiaro, Verstappen e Perez hanno persino rallentato a fine GP e avevano sul giro quasi 1″ di margine sui competitori. Nel mondo delle corse nulla è scontato, ma la superiorità degli austriaci è evidente”.

Un punto di forza Red Bull secondo Giancarlo Minardi è Adrian Newey, che ha riproposto un sistema di sospensioni simile a quelle ‘attive’ targate Anni 90: “E’ il migliore tra i progettisti, ha esperienza ed è un vincente. La RB19 segue come filosofia altre monoposto che ha ideato”.

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