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F1, Newey attacca la FIA: "Influenzata da uno o due costruttori. Nuove regole senza senso"

L'ingegnere che ha già dato l'addio alla Red Bull e potrebbe accasarsi in Ferrari, non nasconde le proprie perplessità in merito ai nuovi regolamenti e rifila diverse stoccate alla FIA

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Dopo l’annuncio dell’addio alla Red Bull e gli insistenti accostamenti alla Ferrari, in attesa di comprendere realmente che cosa gli riserverà il futuro, Adrian Newey torna a parlare degli aggiornamenti tecnici al regolamento che verranno introdotti nel 2026 e promettono fin da ora di rivoluzionare le cose nel Circus. L’ingegnere inglese non ha mancato di affondare critiche non proprio leggerissime alla FIA.

F1, Newey commenta il nuovo regolamento

Quello che, con molta probabilità, diventerà il prossimo ingegnere della Ferrari, Adrian Newey, ha svelato le proprie sensazioni personali circa le modifiche al regolamento che dalla stagione 2026 promettono, in un certo senso, di stravolgere dal punto di vista tecnico la F1. In un’intervista rilasciata a Motor Sport Magazine, l’ingegnere britannico non ha mancato di alzare la voce.

Newey ha, infatti, spiegato: “Novità al regolamento? Mi piacerebbe che i regolamenti fossero più aperti e non valutati tenendo conti dei due argomenti che solitamente portano a regole più restrittive. Sto parlando del tenere sotto controllo i costi e della paura che una squadra possa andare a dominare la scena interpretando al meglio il regolamento”.

L’affondo di Newey alla FIA

“Anche arrivando a norme più stringenti, però, – aggiunge Newey – può verificarsi uno squilibrio. Penso sia giusto contenere una ‘corsa agli armamenti’, ma non sono convinto che questo sia il modo migliore per farlo. Perché il tetto ai costi presenta molte carenze e non tutte immediatamente evidenti una volta introdotto”.

Un affondo alla FIA, che diventa ancora più diretto parlando di motori e richieste per il 2026: “Si prospetta un nuovo cambio generazionale. La FIA chiede equilibrio al 50-50 tra motore elettrico e termico e, al contempo, auto più aerodinamiche e leggere, nonostante motori più pesanti e la necessità di lavorare con regolamenti più restrittivi…”.

Newey rompe, poi definitivamente gli indugi e senza mezzi termini spiega: “La Federazione pare essere estremamente influenzata da uno o due costruttori e sembra lavori sperando di accontentarli e di attirarne altri. Audi nel 2026? Un successo ok, ma solo parziale perché, a parte la Ferrari che c’è sempre stata, i costruttori vanno e vengono. Bisogna sempre ricordare che, al pari del pubblico, i Team sono il fulcro di questo business. È fondamentale offrire uno spettacolo degno“.

Nessuna voglia di fermarsi

Infine sul futuro, Newey conferma di non voler cedere la mano: “Durante i weekend di gara, lavoro solo ed esclusivamente sulla F1 e mi aiuta perché poi cerco di riprodurre in fabbrica ciò che noto in pista. È una varietà che mi ha aiutato a rimanere motivato e mi fa alzare la mattina. Provo ancora entusiasmo per questo mondo per il Gp”. Un chiaro messaggio al Cavallino rampante?

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